Ciao Puntino, mi dispiace tanto, ora salutami Yoda e Striscia, quando eri piccolo dormivate sempre insieme.
È la prima volta che accompagnò un peloso tenendogli la zampa e l'ho fatto in una giornata particolarmente stancante e complessa. Ho pensato che avrei potuto aspettare domani ma quando ti ho sentito miagolare così profondamente, cosa che hai fatto assai di rado, mi sono fatta forza.
Che brutta cosa. Ma devo dire che il coraggio poi lo si trova.
Il vet per fortuna era deserto. Marco mi ha chiesto se ero lì per quello che dovevamo fare e mi ha mezzo rimproverato per essere andata nel giorno in cui era di turno lui e non Alessandro. Mi ha detto che a volte si rifiuta di addormentare i piccoli amici (non posso sapere se mentiva o meno) ma che non aveva più speranze. Con altre flebo forse avremmo tirato qualche altro giorno ma a che pro? Da venerdì a casa non aveva toccato cibo e solo pochissima acqua e stava solo immobile ad aspettare. Non so come affrontino le situazioni molto critiche i cani, ma dai gatti c'è molto da imparare. Marco mi ha chiesto di nuovo se ero sicura e per fortuna aveva già su l'ago in vena da domenica mattina (mi avevano aperto lo studio solo per lui). Non credo si sia accorto di nulla e il liquido bianco che gli ha iniettato prima era sicuramente lo stesso che hanno dato a me questa mattina come pre anestetico. Mi sono assopita in un attimo pensando che avrebbe fatto così anche lui. Poi il resto.
Non ho avuto la forza di riportarlo a casa e ho chiesto di cremarlo, poi sistemerò le ceneri in giardino. Non c'è la posso fare a seppellire il secondo nel giro di un mese e mezzo.
Non ho pagato nulla, mi ha detto che ci sistemiamo poi è, a dire il vero, avevo pagato solo martedì, primo giorno di terapia.
Stella, la mia bimba, l'ha presa ben male, era molto affezionata ai mici. I grandi gli erano stati più vicini di me in questi giorni perché lui dormiva su con loro in mansarda.
Abbiamo promesso a Stella che prenderemo un'altra gattina e vedremo.
Scusate lo sfogo ma avevo bisogno di condividere e, non vi preoccupate, ho dettato.
Un abbraccio ragazzi