Quoto Titty e quotissimo Renato! Infatti non ho intenzione, come non ho fatto, di rompere le scatole ai due. Li ho tranquillizzati circa il mio stato di salute anche ieri per telefono. Spero che siano certi che non ho intenzione di “perseguitarli” per l’accaduto.
Ho sulla coscia un lividone dolorante di 10 cm di diametro, ma non rischio infezioni come per un morso su una mano, esposto a ogni genere di batteri.
Peraltro spero di poter consigliare loro, se non di rivolgersi a un educatore cinofilo bravo, meglio un comportamentalista, almeno di guinzagliare la cana ogni volta che si fermano in gruppo. Perché, come ha morso me, la loro cana può arrivare a mordere altri. A lei scoccia che cani estranei si avvicinino. E che non mi vengano a dire che un po’ di responsabilità ce l’ho io che mi sono frapposta. Può darsi che la mia posizione eretta a braccia aperte abbia suscitato nella cana qualche cattiva reminiscenza: ha interpretato male la mia postura, forse pensando a una minaccia. Chiederò al mio istruttore (sapete chi è ed è uno che i cani li legge), per quel che mi compete.
Ma voleva mordermi. Io l’altro giorno non avevo scelta di passaggio per potermi allontanare. Stavo uscendo da un terreno con la Maebh al guinzaglio e loro stavano sotto, fermi in gruppo con altri, non mi vedevano. Devono fare più attenzione. Dovrebbero anche cambiare spesso passeggiata, perché i cani si “appropriano” dei territori a loro molto noti. Io lo faccio spesso, di cambiare. Le mura scaligere sono belle, ma così non va. Prendo la Maebh e me ne vado altrove, anche se quel paradiso sta a tre passi da casa mia.