Erba bagnata di rugiada sotto le zampe,
soffice tappeto che accompagna i miei passi,
poco lontano una polla d'acqua su cui dissetarmi,
inizia una nuova giornata, e una leggera brezza mi arruffa il pelo,
vago cosi' a caso evitando quegli esseri umani che troppo spesso mi tiran pietre,
che mi scacciano urlando, non faccio un pasto decente da piu' di tre giorni,
ma continuo a camminare, sembra cosi' che la fame non mi faccia piu' compagnia,
il sole inizia a brillare alto nel cielo, i colori si risvegliano,
lontane le ombre della notte che odio cosi' tanto perche' arriva il sonno,
con esso i sogni e chissa' perche' mi rivedo semmpre dentro quella casa,
coccolato, sfamato, ed ignaro del motivo per il quale all'improvviso mi hanno abbandonato.