Io ad Angelo, sostanzialmente, mi permetto di consigliare una analisi attenta e scrupolosa di tutta la situazione. Per intenderci, il discorso di Tiziana non fa una grinza: i primi gg…le prime settimane…sono fondamentali per strutturare caratterialmente un cucciolo. Gia’ decidere di condividere la vita con un peloso presuppone una meditazione a priori seria, che porti serenamente ad accettare le ( molte) rinunce, il diverso stile di vita, un reset generale del quotidiano. Se poi si decide , o gioco forza si e’ costretti, a lasciare il piccolo molto tempo solo…diventa ancor piu’ fondamentale dedicarsi anima e corpo a lui nelle ore libere. E decidere una strategia anche logistica attenta. La famosa qualita’ del tempo insieme: ecco, quella non deve mancare. Comprese quelle ore che per noi umani son di sonno , in quanto il piccolo quando sara’ solo dormira’ molto probabilmente spesso…e la sera o la notte puo’ benissimo darsi che sia vispissimo. Vedi la nostra Kira. Noi dormivamo a turni, lei stava tutta notte sveglia e vispa…e di rimando la seguivamo ! Disporre lo spazio a lui adibito in maniera che limiti al massimo i pericoli: noi in cucina abbiamo fatto sparire cavi, ammenicoli, coperto le prese, smussato angoli di mobili e zoccolini, disposto i divani ad hoc, limitato accesso a scale e altri locali, giochi solo in ns presenza fatto salvo per Kong puppy puntualmente controllato a livello usura, ecc. Le normali accortezze si debbon decuplicare. Il tempo lo si deve trovare ! E lo si trova rinunciando al ( nostro) riposo a favore dei momenti con il tatino. Angelo…fare si puo’. Pero’ sappi che concordo sul NO al giardino ( la nostra stava in casa) per i millemila pericoli che possono minacciare il piccolo. Che…appunto perche’ cucciolo…e’ piu’ a rischio . E No alò kennel per i motivi che la Tizi tio ha ben spiegato.E ancora consiglio l’occhio attento di un dog sitter. Magari che venga solo un’ora per spezzare, ma che partecipi attivamente alla stimolazione del tatino. Segetti solide fondamenta, tutto sara’ piu’ solido poi. Noi ci siamo spesi in maniera sovrumana, credimi. Pur di limitare il deficit delle tante ore di nostra assenza. Si poteva appunto faticar meno….