Autore Topic: PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)  (Letto 2339 volte)

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Offline Pepetto

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PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« il: 27 Agosto 2017, 20:13:46 »
Ciao a tutti, non so se conoscete "Forum Cani", ma è lì che un utente ha scritto un messaggio di aiuto che ritengo molto importante. Il forum sopra citato è praticamente vuoto quindi vi prego di aiutarmi nella risposta che potrei dargli. Per ora gli ho consigliato di trattare dolcemente il suo cucciolo (che è un incrocio)durante le sue crisi e di rivolgersi immediatamente ad un comportamentalista, fatto bene?
Ecco il suo post:

"Ciao a tutti,

da quasi 6 mesi ho ormai una cucciola meticcia, di genitori sconosciuti che era stata abbandonata. Non ha vissuto in un canile e quando è stata trovata era molto piccola, non particolarmente spaventata, ma sicuramente di una dolcezza incredibile quasi malinconica. Questa malinconia si è trasformata poco a poco in esuberanza e quando sta assieme ad altre persone è estremamente vivace e vogliosa di coccole. Sembrerebbe che debba restare di piccola taglia, le voglio un bene dell'anima e le sono stato dietro a lungo per educarla. Ho tentato di lasciarle lo spazio necessario affinché conservasse un po' della sua natura, ma allo stesso tempo le ho insegnato tutte le norme basilari di convivenza. Nella sua prima fase di vita ha vissuto assieme a me e ad altre 5 persone che non sono comunque membri della mia famiglia, ma che ovviamente per lei erano divenuti piuttosto importanti. Durante quel periodo purtroppo temo che però abbia appreso una serie di atteggiamenti che spero siano recuperabili, poiché ahimé me la rendono ogni giorno più odiosa e nemica. Ciò non toglie che la ami incondizionatamente e che non faccia altro che cercare di rieducarla e di farle capire che cerco di aiutarla e di farla stare bene. Dopo essermi trasferito (per ragioni di vita ed economiche) ho vissuto per un periodo a casa dei miei ed è stato il periodo di convivenza più bello tra me e la cucciola, ogni volta che mi vedeva scodinzolava, mi leccava, quasi in preda alle convulsioni, veramente una gioia, bastava un mio fischio per farla venire da me, anche se era fuori in giardino. Nella vecchia casa questo non succedeva, anzi ogni volta che io la sgridavo quando faceva qualcosa di sbagliato correva da un altro dei coinquilini per ottenere coccole e carezze e per quanto io tentassi di spiegare agli altri che era la cosa più sbagliata che potessero fare, non la smettevano. Durante quel periodo ha appreso a piangere anche se la toccavo per scappare dagli altri coinquilini dai quali otteneva coccole, raramente mostrava un vago interesse per me. E' stata veramente dura onestamente, perché ricordavo la frottole del cane migliore amico dell'uomo, invece questa canina sembrava volesse da me solo il cibo. A volte diventava aggressiva con me quando la lasciavo da sola, una cosa mai sentita. Persino quando la coccolavo era peggio dei gatti. Non le ho mai fatto assolutamente nulla, a parte insegnarle tutte le regole basilari, permetterle a volte di scorrazzare libera, insegnarle a stare al passo, impedirle di mangiare la sua stessa cacca e tutto ciò che ho un po' appreso in un manuale, un po' da reminiscenze dei cani che avevo quando ero un bambino. Sono sempre andato molto d'accordo con ogni tipo di animale, infatti i miei gatti selvatici paradossalmente salutano solo a me, come fossero dei cani, quando rientro a casa dei miei genitori. Subito dopo il periodo passato in casa dei miei, ho finalmente ripreso una casa, questa volta da solo ed è nuovamente finito l'idillio. Mi rendo conto che molto potrebbe dipendere dal fatto che la casa è molto piccola, ma ha persino un terrazzino in cui rifugiarsi e d'altronde è la stessa casa in cui vivo anche io. Praticamente la porto assieme a me quasi sempre, persino quando esco di sera a prendere una birra e non dovrebbe soffrire così tanto per la casa. Non vedo perché dovrebbe farlo, se non lo faccio io visto che passa il 98% del suo tempo in compagnia. Eppure il modo in cui si comporta mi atterrisce, mi deprime, mi fa sentire un buono a nulla, mi fa sentire cattivo dentro. Proprio pochi istanti fa, ho preso il suo gioco per farla giocare (fino ad una settimana fa, quando ero ancora a casa dei miei, giocava come una folle con me) e ha iniziato a tremare tutta, poi ha fatto la pipì guardandomi tra lo spaventato e l'aggressivo e all'improvviso ha preso a ringhiare. Ho ripulito la pipì, con la massima calma possibile, non ero teso né niente, poiché ormai mi sono abituato al fatto che abbia paura di me senza una ragione. L'ho presa in braccio per portarla in terrazzo e toglierla da quello che rimaneva della pipì e ha iniziato a strillare come un'ossessa come se qualcuno la stesse riempendo di calci e a fare pipì di nuovo per poi rintanarsi in terrazzo appena scappata dalle mie mani. Ci tengo a precisare che questo atteggiamento non è nuovo, è un atteggiamento che ha appreso quando vivevamo nella vecchia casa e che sembra essere connesso esclusivamente a me. Una volta mi è stato persino chiesto dal mio vicino se il mio cane stesse bene e per quanto tentassi di spiegarle che aveva iniziato a ringhiare e ad abbaiare senza una ragione, sembrava che ci fosse dello scetticismo nello sguardo del mio vicino. Credo che quella volta in me si sia rotto qualcosa nei suoi confronti, anzi mi ero quasi convinto che lo stesse facendo per ottenere le attenzioni di chiunque altro che non fossi io. Non riesco a rintracciarne le cause e mi sento veramente al limite, non credo di poterla aiutare più di tanto eppure non capisco perché in alcune occasioni mi vuole bene. Potrei farla vivere con i miei, ma onestamente non mi va di far vivere un peso del genere ai miei genitori, d'altronde che posso farci se non le sto simpatico, oltre a fare già tutto quello che faccio. Non mi va di deprimermi assieme a lei e per di più senza una ragione e sta tirando fuori il lato peggiore di me. Ogni volta che si comporta così, mi crea una rabbia che devo reprimere uscendo di casa manco fosse la mia ragazza. Adesso, per favore, piuttosto che venirmi a dire che non sono un buon padrone e che c'è qualche ragione subliminale per la quale il cane prova questo odio/paura nei miei confronti, come è già accaduto con diverse possessori di cane a cui ho chiesto consiglio, vi prego di consigliarmi, di aiutarmi a migliorare il suo stato, a capire se c'è qualche possibilità di ristabilire un rapporto che non dipenda solo dalle cause esterne, ma che sia solido, poiché non posso continuare a trattarla con i guanti di velluto solo per paura che abbia paura di me. Ho bisogno di trovare una soluzione poiché sarebbe veramente complesso separarmene. Grazie per l'eventuale risposta."



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Offline Pepetto

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #1 il: 27 Agosto 2017, 20:35:24 »
Ah e non ha soldi per portare il cane dal comportamentalista!!! Io lo voglio aiutare (soprattutto per la cana) ma mi sembra assurdo che uno prenda un cagnolino senza avere abbastanza soldi!

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Offline Arizona

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #2 il: 27 Agosto 2017, 20:48:13 »
Mah! Strano messaggio quello di questa persona...
Comunque, da quello che leggo a me sembra che questo tipo antropomorfizzi troppo il cane e che riversi eccessive aspettative su questa cagnolina. Sembra quasi che lui si aspetti amore incondizionato e che non "digerisca"  il fatto che la cucciola dia attenzioni e affetto anche ad altri. Poi il modo in cui scrive dell'educazione che le ha impartito mi fa venire in mente che in questo sforzo di insegnarle le regole della convivenza - come dice lui - le modalità siano state confuse, contraddittorie e poco comprensibili per il cane. Magari in certe occasioni è anche stato troppo duro, incutendo paura invece che fiducia e rispetto.
In ogni caso, la rabbia e la frustrazione che prova verso la cagnolina per la situazione che si è creata sono la spia di un rapporto morboso e di un modo di vivere il cane profondamente sbagliato.
Che cosa si può consigliare? Affidarsi a un ottimo educatore, a un vero professionista. Se non può, regalare la cagnolina a qualcuno perché non mi sembra una persona equilibrata, forse l'unica dote necessaria per avere un cane nella propria vita.

Offline Pepetto

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #3 il: 27 Agosto 2017, 20:51:58 »
Sono perfettamente d accordo

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Offline Arizona

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #4 il: 27 Agosto 2017, 20:57:14 »
Dato che vuoi aiutare la cagnolina, prova a parlare con lui con grande calma, senza prenderlo di petto o dargli l'impressione di giudicarlo, altrimenti chiuderà qualunque comunicazione con te e non potrai fare più nulla per la piccola.

Offline Pepetto

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #5 il: 27 Agosto 2017, 21:14:31 »
Io ora gli ho scritto questo, secondo te va bene? :

Forse lei è spaventata per qualcosa che hai fatto involontariamente, magari durante l addestramento, e tu la devi tranquillizzare. Non ti abbattere se ti rifiuta, mettiti nei suoi panni:ha un padrone che (ragionevolmente)non capisce i suoi problemi, quando lei è spaventata lui esce di casa, quando lei fa le feste ad altre persone sente che lui è arrabbiato e deluso. I cani sentono i nostri sentimenti ma spesso non li sanno interpretare né capirne il motivo e tu devi fare sì che lei non ti tema per ciò che senti ma che sappia che non deve avere paura!



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Offline Arizona

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #6 il: 27 Agosto 2017, 21:25:00 »
Sì, quello che hai scritto è giusto. Speriamo che ti ascolti. Ma soprattutto che vada da un bravo professionista che, beninteso, dovrà lavorare su di lui, non sulla cagnolina. Povera piccola...

Offline LaMaria

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PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #7 il: 27 Agosto 2017, 23:53:34 »
Quoto Arizona in tutto e per tutto. La canina stava bene nella casa dei genitori perché probabilmente lì lui era più rilassato e viveva lì "da figlio", quindi il suo atteggiamento la stressava meno. Quando stava con i coinquilini probabilmente ha avuto atteggiamenti "educativi" che per lei sono stati oltremodo traumatici. Il fatto che lui fosse così rigido e che lei cercasse rifugio altrove non ha fatto altro che alterare il rapporto fra loro. Non voglio nemmeno immaginare il modo in cui lui intendeva punirla, e il motivo per cui lei si rifugiava dagli altri. Vedo malissimo una convivenza a due in cui la canina manifesta una così profonda paura di lui.
O lui si ammorbidisce e impara a non stressarla con continue richieste, e anche a ignorarla, a essere meno esigente, oppure lei continuerà a stare male. In pratica sembra che lei non abbia mai capito qual è il comportamento che lui reputa corretto.

Offline Pepetto

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #8 il: 28 Agosto 2017, 11:32:20 »
Grazie mille ad entrambi, lo stiamo aiutando assieme a vari utenti e sta capendo:grazie a voi sta facendo grandi passi avanti su di lui e, di conseguenza, sulla cana.

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Offline Hélène & Ariel

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #9 il: 28 Agosto 2017, 12:39:49 »
Brava Emma, piccola ma sul pezzo !


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Offline Pepetto

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Re:PROBLEMA GRANDISSIMO (NON MIO)
« Risposta #10 il: 28 Agosto 2017, 13:05:20 »
Brava Emma, piccola ma sul pezzo !


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Grazie!

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