Autore Topic: Vegetariani, vegani od onnivori?  (Letto 7749 volte)

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Offline Gi

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #15 il: 04 Settembre 2013, 00:07:59 »


Mi dispiace che tu non possa sentire la frase catena alimentare..ma basta vedere che anche gli animali si nutrono dei loro simili..e' così, poi ognuno libero di fare ciò che crede ci mancherebbe, ma se vogliamo proprio andare per il sottile anche veder crescere la verdura , innaffiarla con amore, vederla crescere per poi reciderla e mangiarla e' una cosa ingiusta...

Beh allora nutriamoci tutti di crocchette e risolviamo il problema alla base  :P

Io il pollice verde non ce l'ho quindi mangio verdure senza problemi ;)

Offline elisavalli

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #16 il: 04 Settembre 2013, 00:39:59 »
Io come ho già detto nel precedente contributo  ;)  sono onnivora al 99% nel senso che sono aperta a mangiare più o meno qualsiasi cosa, ecco a parte gli insetti magari (che pure pare siano buonissimi e in tanti paesi li mangiano abitualmente).
Per me conta come l'animale che ho nel piatto ha vissuto. Se ha avuto una vita e una morte dignitose (che per me vuol dire no allevamenti industriali) io sto a posto e mangio senza sensi di colpa.

Offline Annared (aggiornare e-mail)

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #17 il: 04 Settembre 2013, 01:00:45 »
E fin qui siamo tutti più o meno d'accordo.
Quello su cui volevo focalizzarmi è: possiamo dire di amare gli animali se li mangiamo?
Senza tirar fuori catene alimentari, necessità per malattie/intolleranze/allergie, dicendo così non manchiamo di coerenza?
Una mia amica, vegana, mi ha chiesto: mangeresti un essere vivente che ami?

Il succo è questo: amiamo gli animali, ma mettiamo su piani diversi il loro diritto di vivere. Spendiamo soldi per operare e salvare il nostro cane, ma mangiamo pollo/tacchino/quello che è senza sensi di colpa.
Perché i nostri cani hanno diritto di vivere e loro no? Solo perché sono più intelligente, allora possono morire?

Applicando questo discorso agli umani, potremmo disfarci di chi è meno intelligente per un vizio (perché la carne essenziale non è... Come detto sopra tralasciando malattie varie) e non per una necessità?

Ovviamente, essendo io un'onnivora, non lo dico con tono accusatorio, più che altro, sono profondamente convinta che l'intera umanità sia incredibilmente incoerente.

Offline Silu

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #18 il: 04 Settembre 2013, 01:33:41 »
Premesso che bisogna rispettare le scelte che ognuno fa in piena libertà.

Trovo però difficoltoso riuscire a collegare l'essere amante degli animali con il proprio regime alimentare. :icon_confused:
Sarebbe opportuno capire cosa significhi amare gli animali e, probabilmente, ognuno di noi avrà darà delle risposte differenti. D'altronde, l'amore è un argomento molto soggettivo già nel rapporto tra due persone.
Anche ammettendo che si possa arrivare ad un definizione più o meno accettabile da tutti, come collegarla con il regime alimentare?
Forse non bisognerebbe mangiare gli animali perché esseri viventi?
Ma anche le piante lo sono e, infatti, ci sono pure i "fruttariani" che non mangiano nemmeno le verdure perché ritengono, correttamente da un punto di vista scientifico, esseri viventi anche loro e preferiscono nutrirsi solo di frutti.
Io non riuscirei a sopravvivere mangiando solo frutta  :laugh:  ma è una loro scelta.
Che tutto ciò però possa c'entrare con il rispetto (racchiudiamo in questo termine il concetto di "amore per gli animali" che sembra più attinente alla questione della scelta del regime alimentare) verso altri esseri viventi, mi appare un tantino illogico.
Vuoi per motivi strettamente naturali: tutti gli animali, noi compresi, fanno parte di una catena alimentare.
Vuoi anche per motivi etici. Per me rispettare gli animali, infatti, vuol dire rispettare innanzi tutto noi stessi perché, volenti o nolenti, facciamo parte e condividiamo la stessa terra, lo stesso pianeta.
Dunque, curare per quanto possibile l'ambiente in cui essi vivono e preservarlo dal nostro inquinamento, evitare e bandire abusi, commercializzazioni illegali, bracconaggio, maltrattamenti, e possibilmente evitare di giocare "con il cibo". Ogni animale è infatti una risorsa per un intero ecosistema e non andrebbe sprecato.


Infine, molti allevamenti odierni stanno adottando tecniche più rispettose verso gli animali che vanno a finire sulle nostre tavole, in modo da ridurre al minimo lo stress e il dolore secondo gli studi fatti dalla dott.ssa Temple Grandin.
Allevamenti con tecniche rituali e religiosi, come quelli islamici e ebraici, hanno regole ancora più rigide per l'allevamento (che siano condivisibili o meno è un'altra questione, ma hanno tali regole). Ad esempio, è vietato far soffrire l'animale in qualsiasi modo, infatti se l'animale mostra segni di sofferenza prima della macellazione non verrà ucciso; fino a giungere, addirittura, a vietare che gli altri animali assistano alla macellazione dei loro compagni.


Il cane è un predatore, per quanto molto opportunista, se vede un coniglio o una quaglia potrebbe partire e ucciderla (se è randagio lo fa sicuramente). Senza le nostre sovra-strutture, i cani (ma qualsiasi altro animale) ci mostra che non c'è nulla di immorale in questo, perché mangiare è un'azione proprio a-morale. Mangiare è un istinto che, come il sesso, la sopravvivenza, è al di fuori del campo della morale.
Piuttosto è l'uso che se ne fa del cibo che può avere una connotazione etica.
"Non è possibile neanche immaginare una permanenza, una perseveranza nell'esistenza, senza degli uomini disposti ad attestare ciò che è e che appare loro perché è"
H. Arendt

Offline Gi

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #19 il: 04 Settembre 2013, 08:49:07 »
Vi lancio uno spunto di riflessione che è stato dato da Luigi lombardi vallauri (prof di filosofia del diritto) : anche l'uomo è un animale ma è innegabile che sia superiore agli altri animali perché oltre all'istinto ha la ragione. Proprio per questo non dovrebbe avere un dovere di protezione nei confronti degli altri animali?

preciso che la mia non è assolutamente una critica a chi mamgia tutto ma solo uno spunto di riflessione su un argomento che io ritengo molto stimolante ma anche un campo minato perché tocca scelte super personali. Preciso anche che io non mangio carne ma non sono una rompipalle che a tavola cerca di convertire i commensali :)

Annared, se ti interessa c'è un libricino che parla proprio di quello che dici tu. È di Melanie Joy: "perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche". 

Offline elisavalli

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Re:Vegetariani, vegani od onnivori?
« Risposta #20 il: 06 Settembre 2013, 01:17:55 »
Dipende dal significato che dai alla parola amore e che cosa questo comporta per te.
Io infatti non reputo di essere una persona che ama gli animali in senso stretto, in senso "animalistico". Non mi scandalizza la caccia se fatta secondo regole sensate, sono favorevole agli abbattimenti di specie esotiche dannose e a tante altre pratiche che gli "animalisti doc" aborrono.
Io amo i miei cani. Perché sono i MIEI cani, membri della mia famiglia, persone con cui condivido un tratto del cammino. E ovviamente morirei di fame piuttosto che mangiare il mio cane. Ma....non ti garantisco che farei la stessa cosa di fronte a un cane sconosciuto se fossi in condizioni estreme e critiche (guerra, mio figlio che muore di fame...). Del resto in condizioni critiche si arriva a mangiare davvero di tutto... [font=.HelveticaNeueUI]http://en.wikipedia.org/wiki/1972_Andes_flight_disaster[/font]
Forse dovrei direi che "rispetto" gli animali allora, perché il verbo amare si resta a troppe interpretazioni  ;)


 


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