Tocca a me.E' una storia complicata.
Ultimi mesi di Scott; lui si spegneva, lentamente. E noi altrettanto.Cercavo annunci e visionavo le pagine degli allevamenti di Golden, ma ero frenato. Nel limbo in attesa delll'inesorabile, che arrivava lentamente, lentamente. Se ne ando' e fu tragedia.Mary non stava in casa, impazziva di dolore. Accellerai al limite i tempi. Due gg dopo andammo a vedere una golden cucciola. A Lecco, in un allevamento. Conoscemmo quella che per anni e' stata una ns grandssima amica, per me una sorella. Aveva una femminuccia ed un maschietto, di 3 mesi. Il maschio fece le feste a entrambi , la femmina corse tra le braccia di Mary e inizio' a leccarle le lacrime. Che versava da tre giorni. Si chiamava Bordeaux. Mary si innamoro' della femminuccia ( noi non avevamo preferenze di sesso) ma ce'ra un problema: era promessa ad una famiglia con bimbo problematico, l'avevano prenotata appena nata pero' non si eran fatti piu' sentire. Il maschietto invece l'avrebbe ritirato una famiglia la sera stessa. Quel giorno, eran le 17.00...era il termine ultimo. L'allevatrice , che fu molto scossa dalla ns storia, ci disse: " Io la voglio dare a voi, pero' apsettiamo domani. Per corettezza". Venimmo via felici di aver incontratto una persona vera, umana, che pianse con noi. Mary pareva aver trovato una luce, in quella tatina. Che in mezz'ora l'aveva copeta di baci e non si staccava da lei. Panino veloce al Mexicali, eravamo tesi ma ...a tratti...felici ed il dolore per Scott spaccava meno. Le 20.30, mentre stavamo rientrando a casa, suona il telefono: quella che poi divenne una cara amica ci stava chiamando. Voce rotta dal dispiacere. Impacciata prima, incazzaqta poi. " Hanno chiamato 10 minuti fa, dopo due mesi! Vengono domani mattina a perenderla. Non so cosa dirvi....ci sto male anche io". Ero in viva voce, Mary balbettava...farfugliava...poi scoppio' a piangere. "Ragazzi fatemi chiamare una mia amica, dovrebbe aver una cucciolata. La conosco...vi chiamo domani...mi dispiace tanto, tanto" . E sentii piangere. Fu un pianto a tre,in auto. Il mondo eplose di nuovo, come ad aggiungere disperazione al dolore. Non si dormi'. Non si parlo'. Ora non ricordo se ero in ufficio o cosa stessi facendo , il gg dopo. Era venerdi mi pare. Mi richiamo' l'allevatrice di Lecco e ci diede l'indirizzo dell'allevatrice/veterinaria sua amica. Partimmo in un sabato mattina gelido, alla volta dello studio veterinario. Non andammo in allevamento. Entrammo , ci presentammo e l'allevatrice ci mostro' due cuccioli. Un maschio ( prenotato) ed una femmina. Ma la femmina...era meno della meta' del maschio! Ci lascio' soli con lei. Sta minitata, con gli occhi incazzosi ed ingrugnita, si avvicino' noncurante. Ci odoro'. Gironzolo' per la saletta. Non ci cagava di striscio! La prendemmo in braccio e si fece fare ma....non ci filava. Mary era stupita, attonita. Con Bordeaux era stata un'apoteosi di coccole. Questa smorfiosa, oltretutto microscopica, sembrava se la tirasse. Decidemmo di prenderla, anche se ad onor del vero con Mary la scintilla non scocco'. Avvenne mesi dopo , ma questa e' un'altra storia. L'arrivo di Kira cucciola fu', quindi, molto diverso dallo std. Una scommessa, forse. Portandoci a casa un microbo incazzoso e smorfioso. Col dubbio rimanesse minuscola e perennemente racolante!
Charlie fu una cosa diversa.Per certi versi molto piu' introscopica come scelta. Tre anni fa Kira aveva tutto. E, anzi, tutto il empo libero era dedicato a lei. faceva una vita credo serena, fatto salvo nelle ore che stava sola: le sopportava bene ma capivi che soffriva un po' la solitudine. Negli incontri con altri cani ...o anche con Luna...era super espansiva, quindi di rimando disponibile ad accettare una compagnia.A noi sorse il desiderio di aiutare un cane adulto, fare un'adozione del cuore. Verificammo tantissimi annunci: ex fattrici, cani anziani, cani abbandonati. E all'inizio ci stupimmo di quanti Golden rientrassero in questa categoria. Fummo ad un passo dall'adottare un maschio tramite la De Feo. Ma alla fine una famiglia lo adotto' prima. Ci proposero un maschio coevo di Kira ma "difficile" e, sinceramente, non era ns intenzione rovinar la serenita' della tata. Eravamo in coda per delle ex fattrici, i loro occhi non li scorderemo mai. Ma...appunto..eravamo in coda e x fortuna delle cagnolone vennero subito adottate. Ancora oggi debbo tener Mary a freno : se le dessi l'ok da settimana prosssima avremmo la terza tata che sceglierebbe appunto tra quelle anziane o fattrici.
Poi avvenne che un contatto di Mary, non ricordo bene chi, le parlo' di Charlie. Ci giro' il numero dell'allevatrice e la contattammo.I paletti erano tanti: famiglia con esperienza di cani comprovata, con referenze verificabili , preferibilmente senza figli e assolutamente senza cane. Tre su quattro....riuscimmo a convincere l'allevatrice a venire a vederla, ma era super scettica per il fatto che avevamo Kira. Non per la ns tata, bensi p per paura che Charlie ci litigasse. Ricordo la prima volta che la vidi; fummo prima avvertiti che era schiva e, sopratutto verso gli uomini, molto guardinga se non impaurita. Ce la fece incontrare , lei ci guardo'...lenta come suo incedere si avvicino' A ME e mi poggio' il muso sulla gamba! Dopodiche' mi guardo' con quegli occhi che ha solo Charlie, gli occhi dei cani che han subito torti o peggio. Io in quel momento creai un legame , mi scosse a tal punto che avevo la certezza di volerla a tutti i costi. Charlie aveva da due mesi avuto una cucciola, ci porto' nella casetta dove c'era la cassa parto, vi entro' e ci presento' la sua bimba. Noi stvamo ad osservarla, senza toccar ne lei ne la piccola. Charlie usci', mi spinde col muso verso la cassa parto e mi fece entrare. Poi lecco' la cucciolotta e la spinse verso di me1 Credo che mai vivro' una cosa simile. la sua bimba era grossissima ( aveva avuto solo un cucciolo) ed esuberante. La lasciammo nella casetta e Charlie porto' Kira in giro per i prati dell'allevamento. Quando tornammo a casa, consapevoli che c'era un'altra famiglia che la voleva...che cmq l'allevatrice nonm era convinta...che era stato solo un incontro, non riuscivo a non pensarci. Mary mi disse "non illuderti", ma continuavo a pensare a lei. Intanto prendevamo punti: l'allevatrice si informo' su di noi e acquistammo credito. Decise di venir lei da noi, con Charlie, per veder le tate a casa nostra come si sarebbero comportate. Kira fu divina, manco avesse capito che se si comportava bene avrebbe avuto possibilita' di aver accanto una sorella x la vita. Charlie....si innamoro' della casa. facemmoun passeggiata, in zona neura, salimmo in casa. Bevvero insieme, si divisero i tappeti ed i premietti. davvero...manco ora la Kira e' cosi' magnanima con Charlie! L'incontro' ando' benissimo ma l'allevatrice contuinuava ad aver remore. Perche Charlie, che visse il primo anno con lei, poi venne data ad una famiglia.E li...nessuno sa cosa successe. Dopo 9 mesi fu portata indietro. Ha traumi profondi, emotivi. Dovuti presumibilmente a maltrattamenti e negazioni. Charlie e' un golden fenomenale per certi versi, anomalo per altri. E la sua allevatrice, memore dell'errore fatto, nel trovarle una nuova casa si fece mille remore. Alla fine decise per noi, la andammo a prendere . Era la terza volta che ci vedeva, ci salto' addosso dalla felicita' ed appena sbrigato tutto ed aperto il baule dell'auto...salto' dentro senza manco chiamarla!
Si cercava un altro cane ed alla fine arrivo' una ciliegia! Il resto e' storia.