Son passati 3 anni . Ma ormai era diventato una figura invisibile, quelle che si muovono ai confini.. risicatissini... del ruolo che ricopriva. Persone che sono nell’ombra, operano in silenzio. Estremamente efficaci. Letali. Nel suo caso specifico, però, sceglier quella vita fu una non scelta: credo che qualcosa gli si sia rotto dentro nel 1992. E con le successive missioni all’estero ( per qualche anno fu professionista), quella frattura divenne insanabile. Come scrissi appunto qua 3 anni fa, semplicemente... sparì. Ed i pochissimi coi quali mantenne sporadici legami vennero a conoscenza di ciò che faceva. Da guardia armata di occidentali in zone calde a vero e proprio contractor. Una escalation che lo portó ad operare in paesi con situazioni pericolosissime. Penso si fosse perso da anni ormai, senza più voglia di riscatto spirituale. E penso che cercasse le situazioni critiche ... per morire da soldato. Probabilmente ormai stanco, fece da se. I Balcani... eravamo solo ragazzi. E facemmo cose che ci furono ordinate. Alcune sane. Altre malsane. Altre ancora le facemmo guidati dai rispettivi sensi di giustizia... onore... anche vendetta. Sono zaini pesanti che porteremo tutta la vita, bisogna convivere con il dolore. L’orrore. Ma altresì col convincimento di aver agito come uomini giusti.
Quando l'altro giorno ho sentito del ragazzo veneto morto in un agguato mentre coi curdi tantava l'ennesimo assalto alla roccaforte dei terroristi , in Siria, mi e' tornato in mente lui. Storie diverse, assolutamente, e grande e' il mio rispetto per il ns compatriota morto. La sua intervista e' un inno alla liberta': " dovere morale di combattere il terrorismo, non girarsi dall'altra parte"