Autore Topic: L'ILIADE  (Letto 2558 volte)

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L'ILIADE
« il: 20 Novembre 2012, 23:44:56 »
Torno a scrivere i miei racconti parodiando i racconti famosi ed usando cani come protagonisti, spero di farvi cosa gradita.




"Cantami o diva del pelide Teo l'ira funesta che infiniti lutti addusse ai terrier molti anzitempo all'orco generosa travolse alme d'eroi"




ANTEFATTO


All' epoca dell' eta' del bronzo, una bella e dolce Golden di nome Margot era stata rapita consenziente  al suo sposo un vecchio amstaff di nome Spitz, da un golden bianco di nome Artu' e trasportata nella lontana asia minore e precisamente nella terra di Goldeneide.
Spitz furioso, fece appello a tutti i terrier del suo paese e formo' una grande armata per andarsela a riprendere.
« Ultima modifica: 21 Novembre 2012, 11:22:26 da MARCANTONIO »
Teo Artu' e Rocky

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Re:L'ILIADE
« Risposta #1 il: 20 Novembre 2012, 23:56:59 »
1 Capitolo


Il consiglio di guerra dei capi terrier era riunito, l'onta era stata grave, bisognava agire e subito, Spitz il grande Amstaf stava seduto nervosamente sul suo trono e aspettava con ansia la decisione del consiglio.
Al suo fianco sedeva il suo fratellastro Black re di tutti i pitbull della Grecia peloponnesiaca, era un tipo torvo massiccio, dedito alle zuffe e la possibilita' di un'imminente guerra lo stuzzicava.
Tanti e famosi erano i re guerrieri terrier convenuti, c'era Thor un JR noto per la sua audacia e astuzia tutti i JR erano pronti ai suoi ordini, poi Max il re dei Fox terrier, Whisky re degli spitz alleati dei terrier, Lampo re dei blue terrier temibili in ogni battaglia, ma tra loro spiccava senz'altro la figura di Teo re degli Yorkie si mormorava fosse figlio degli dei, temerario, coraggioso oltre ogni limite, una vera leggenda dei terrier e Spitz sapeva che senza il suo appoggio, l'impresa sarebbe stata dura.
Il consiglio duro' una settimana intera, molti si chiedevano a che servisse una guerra che sarebbe stata lunga e piena di sacrifici, solo per una cana.
Finche' l'astuto Thor trovo' le parole giuste per incitare gli animi e convincerli a pugnare.
Era fatta Spitz naturalmente assunse il ruolo di generale in capo dell'armata, in un mese si radunarono sulle spiagge oltre centomila terrier e quando i venti furono propizi s'imbarcarono, la rotta era segnata, la guerra iniziava.
Teo Artu' e Rocky

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Re:L'ILIADE
« Risposta #2 il: 21 Novembre 2012, 11:37:52 »
2  CAPITOLO
 
La reggia di Tin Tin re dei golden era una rocca abbarbicata su di un monte, ed era ritenuta inespugnabile, oltretutto i guerrieri golden che la popolavano erano ritenuti i migliori di tutta l'Asia meridionale e chi li comandava il maestoso golden bianco Klaus fratello di Artu' era una leggenda per i suoi concittadini, si era distinto piu' volte nelle varie battaglie ed aveva preso la maestosita' regale del padre.
Tin Tin aveva avuto diversi figli oltre Klaus e Artu', c'era ad esempio Otello forse il meno abile con le armi ma il piu' diplomatico, c'era Kent dal pelo scuro e numerose erano anche le sorelle su cui spiccava Ophelia che aveva doti di veggenza.
Proprio quest'ultima aveva profetizzato l'imminenza di una grande guerra e una grave sciagura per il popolo a causa d'Artu'.
C'era pero' un dato negativo nelle sue veggenze erano destinate a non esser mai credute.
TinTin e Klaus passeggiavano nella reggia, le notizie viaggiavano veloci ed era gia' giunta loro la storia del rapimento perpetrato d'Artu', sapevano benissimo conoscendoli, che i terrier avrebbero reagito a cotanto sgarbo, per il momento pero' non potevano agire, solo limitarsi ad aspettare il ritorno dello sconsiderato principe ed in previsione della guerra stringer alleanze.
Decisero quindi di mandare il principe Skipper, presso il vicino regno dei Labrador dal potente re Billy, le due razze avevano sempre avuto molte cose in comune ed erano certi che nel momento del bisogno sarebbero accorsi in loro aiuto.
Dopo un paio di settimane d'attesa finalmente una vela apparve all'orizzonte, Artu' stava tornando portando seco la sua bella Margot.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #3 il: 21 Novembre 2012, 21:49:09 »
3 Capitolo


Nel frattempo sull'Olimpo anche gli dei si stavano appassionando alla contesa, c'era chi parteggiava per i terrier e chi per i golden, c'era il partito degli interventisti, che voleva schierarsi al fianco dell'una o dell'altra fazione e c'era invece chi sosteneva che loro in quanto dei, dovevano mantenersi super partes, insomma neanche gli dei nella loro sapienza erano d'accordo tra loro.


Artu' era sbarcato con la sua bella al molo principale e adesso si avviava baldanzoso verso la rocca e la reggia.
Era felice, quasi raggiante, non vedeva l'ora di presentare Margot a Tin Tin e a suo fratello Klaus, era anche orgoglioso per la sua audacia e dell'aver soffiata sotto il naso la moglie a re Spitz, delle conseguenze del suo gesto francamente gliene interessava poco o niente e cosi' con coda alta e muso altero all'insu' fece il suo ingresso nella reggia.


A duecento miglia di distanza la flotta terrier si era ormai riunita, tutti pregustavano l'agone ormai vicino, sognando cane da rapire e bottino, solo Teo se ne stava solitario a prua della sua nave cupo nei suoi pensieri, conosceva il valore di chi andavano a sfidare e anche il carisma di Klaus, si senza dubbio l'impresa non sarebbe stata facile.
Seduto in silenzio accanto a lui si mise il suo cugino e amico piu' caro, il giovane Charlie, questi non era mai stato in guerra e l'occasione che gli si stava presentando gli riempiva gli occhi di felicita' ed il cuore di baldanza giovanile, anche questo preoccupava Teo, che si scosse dai suoi pensieri, s'isso sul cassero e aspiro' forte gli odori che il mare gli portava.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #4 il: 22 Novembre 2012, 17:28:14 »
4 CAPITOLO
 
Artu' non aveva ricevuto l'accoglienza sperata dal padre e dal fratello, anzi i rimproveri erano stati accesi, lo avevano accusato del pericolo mortale che avrebbe corso il popolo e la citta' a causa sua e non era stata tenera con lui neanche la madre la dolce American History.
Cosi' afflitto e con la coda tra le gambe si era ritirato nelle sue stanze con Margot, non c'erano stati i festeggiamenti sperati per il suo ritorno, ne prelibati banchetti, solo rimproveri, ma lui era convinto di esser nel giusto.
 
Un mese passo' senza notevoli variazioni, quando un triste giorno il principe Desmo si precipito' a rotta di collo verso la reggia, all'orizzonte erano apparse delle vele quadre ed i colori delle bandiere di guerra erano chiaramente quelle della flotta terrier.
TinTin osservo' cupo dall'alto della rocca, l'approssimarsi della flotta nemica, dopo di che chiamo' Klaus e gli fece disporre l'esercito in formazione da combattimento davanti le possenti mura della citta'.
 
I terrier sbarcarono baldanzosi, videro l'esercito goldeniano gia' schierato ed anche loro si misero in posizione, i terrier piccoli sul lato destro dello schieramento i poderosi amstaff e pittbull al centro assieme al gigantesco terrier nero russo, gli spitz in retroguardia e tutti gli altri terrier sull'ala sinistra, solo Teo ed i suoi yorkie restarono in disparte, l'audace comandante aveva visto un punto debole dello schieramento goldeniano e si preparava a sfruttarlo a suo favore.
 
Mancava ormai solo il risuono dei corni per dar vita agli scontri, quando dallo schieramento golden si staccarono Klaus, Artu' Otello e Desmo portando tra i denti uno straccio bianco per invitare gli avversari a parlamentare.
Klaus era un bravo oratore e convinse Spitz a fare un singolar duello per evitare un inutile dispendio di vite, naturalmente il campione dei golden sarebbe stato lui stesso e per i terrier doveva essere il re offeso lo stesso Spitz.
Ma anche il re era furbo e sfido Artu' perche' era stato costui a portagli torto.
Si presero gli accordi ed il duello inizio, dagli spalti i genitori fremevano per quel figlio incosciente, ben presto la possanza e l'ira del re amstaff stavano per avere la meglio su Artu', questi vistosi perso inizio' a fuggire verso le sue fila, inseguito da Spitz ebbro di sangue, a quel punto entro' in scena Klaus.
« Ultima modifica: 22 Novembre 2012, 20:34:34 da MARCANTONIO »
Teo Artu' e Rocky

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Re:L'ILIADE
« Risposta #5 il: 22 Novembre 2012, 20:51:51 »
Capitolo 5


Klaus sapeva benissimo che interferendo nel duello avrebbe dato il via ad una battaglia generale, ma non poteva permettere che il fratello morisse e cosi' attacco' il re degli amstaff, lo scontro fu subito durissimo, ma Klaus era un guerriero eccezionale e feri' piu' volte Spitz, costringendolo a  retrocedere.
L'intervento di Klaus fu salutato da un urlo di rabbia dei terrier, gridarono al tradimento, fecero risuonare i corni di guerra e si lanciarono all'attacco.
Naturalmente i golden partirono anche loro e la pugna fu subito violenta.
I terrier sviluppavano tutta la loro ferocia, tra loro si distingueva Victor il gigantesco terrier nero,che faceva il vuoto intorno a se tutti avevano il terrore d'affrontarlo, tutti tranne Klaus che gli sbarro' il passo e lo feri' seriamente ad una zampa.
I terrier a quella vista sembrarono smarriti e fu in quel momento che Teo alla testa dei suoi Yorkie sferro' il proprio attacco.
Mentre tutti intorno strepitavano e si aizzavano, lui aveva studiato la situazione e capito che il punto debole dei golden era il tempio della temibile dea Charplanina, era difesa da pochi golden e qualche labrador e da li si poteva attaccare direttamente la citta'.
Cosi' Teo diede l'ordine d'attacco ai suoi yorkie raccomandando a Charlie di stargli sempre vicino, i golden di guardia al tempio furono colti di sorpresa e sopraffatti.
Nel clangore della battaglia Klaus si accorse di quella manovra e capi' il pericolo, chiamo' intorno a se i suoi comandanti migliori, Red il gigante buono, Skipper il principe veloce, Otello lo stratega, Artu' che si era ripreso dallo scontro e Billy il re dei labrador, con loro seguiti da un duecento golden tentarono di sbarrare il passo agli yorkie.
Subito fu guerra senza esclusione di colpi, gli yorkie attaccavano da sotto la pancia mordendo le parti intime, i golden rispondevano tentando di schiacciarli, Teo nella mischia si sentiva a suo agio, per lui era quasi un divertimento, per il suo antagonista invece quello era un dovere.
Le sorti rimasero in bilico a lungo, ma la sorpresa era ormai sfumata, le ombre della notte iniziarono ad allungarsi e i due eserciti si diedero tregua, i golden ritornarono in citta', i terrier ai loro accampamenti in riva al mare, Teo riportava al campo un bottino ambito Seta e Bonnie, le due belle sacerdotesse della dea Charplanina.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #6 il: 23 Novembre 2012, 17:24:42 »
6 CAPITOLO
 
Sull'Olimpo la dea Charplanina era su tutte le furie per la profonazione del suo tempio, strepito talmente tanto che convinse gli altri dei a tener consiglio.
Voleva assolutamente che il re degli Yorkie pagasse a caro prezzo quel suo gesto, la sua ira illuminava di lampi il cielo notturno.
A gran voce continuo' a chiedere una punizione esemplare per il reprobo, finche' stufo di tutto cio' si alzo' il Dio Leone il piu' possente degli dei, che minaccio' apertamente chiunque avesse fatto del male al re Teo, la spiegazione era pure semplice, non era un mistero che Teo fosse suo figlio.
La dea Charplanina s'infurio' ancor di piu', anche perche' sapeva che non poteva mettersi contro Leone, ne sarebbe uscita distrutta.
Comincio' a pensare allora un modo per vendicarsi e nel contempo non incorrere nelle ire del dio e alla fine lo trovo'.
Sotto false spoglie si reco' presso il re Spitz e gli disse come doveva agire.
 
C'era festa quella sera al campo terrier , la vittoria totale era stata ad un passo ed anche se non era riuscita, erano riusciti a portar via un prezioso bottino e due importanti ostaggi.
Tutti si stavano congratulando con Teo per l'ingegnoso espediente, quando Spitz sbotto' dicendo a Teo di consegnargli Seta e Bonnie che da quel momento sarebbero state di sua proprieta'.
Naturalmente, sdegnato, Teo si oppose, gli animi si riscaldarono, intervenne Thor a fare da mediatore e mise Teo di fronte al fatto compiuto che volente o nolente Spitz era il capo assoluto di tutti loro e che quindi anche lui si sarebbe dovuto inchinare al suo volere.
Teo emise un ringhio sordo il suo animo gli diceva di lanciarsi contro quell'essere arrogante, ma poi chino' il capo ed accetto', pero' disse a tutti i presenti che lui e i suoi yorkie da quel momento non avrebbero piu' partecipato ad alcuna battaglia e se ne sarebbero stati in disparte nelle loro tende.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #7 il: 23 Novembre 2012, 21:30:19 »
7 CAPITOLO


Naturalmente le spie dei golden riportarono subito la notizia alla reggia dell' ira di Teo e piu' di tutti la prese euforicamente Klaus, quella era l'occasione per liberarsi dei terrier, infatti privi dell'appoggio del loro eroe piu' temuto erano molto piu' abbordabili.
Cosi' l'indomani attaccarono, Klaus aveva data ordini precisi, nessuno doveva importunare gli yorkie, ma lotta senza quartiere a tutti gli altri.
L'esercito golden avanzo' con una manovra a tenaglia, il lato estremo di sinistra era guidato da Billy , Skipper e Red, il lato di destra da Desmo, Otello e Ronny, al centro c'era l'elite guidata naturalmente dal magnifico Klaus con Artu' a ruota.
Lo scontro fu epico i terrier si battevano con ardore, ma  pativano l'assenza del loro eroe Spitz non era all'altezza di guidarli, solo Thor organizzava contrattacchi con i suoi JR, troppo poco, i golden sfondarono, giunsero persino ad incendiare alcune navi, tantissimi terrier caddero, specie sotto gli implacabili di Klaus che sembrava il dio della guerra.
Lo scontro si protasse per ore e se i terrier non fuggirono in rotta fu proprio grazie al valore di Thor e dei JR che si sacrificarono fin quasi all'ultimo cane pur di fermare l'avanzata dei golden.
In quella giornata anche Artu' s'era parzialmente riscattato, dando prova di un coraggio insperato, o forse piu' forte della paura, era la vergogna per essere scappato il giorno prima.
La notte scese e  vedeva i golden baldanzosi e vincenti rientrare in citta accolti come eroi, i terrier invece fecero ritorno mogi, mogi ai loro accampamenti.
Nell'accampamento degli yorkie ferveva movimento, Charlie stava pregando il cugino di tornare a combattere di guardare lo sfacelo che era successo, ma Teo era irremovibile.
A notte inoltrata giunse Thor portando seco Bonnie e Seta, disse a Teo che il gran re si scusava e gliele restituiva, lo pregava poi di tornare a combattere, Teo ghigno' cupo e ancora una volta la sua risposta fu negativa-
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Re:L'ILIADE
« Risposta #8 il: 26 Novembre 2012, 17:21:05 »
8 CAPITOLO
 
I giorni passavano, per i terrier si metteva sempre peggio, subivano le incursioni dei golden ed ogni volta che accettavano battaglia campale, subivano sconfitte, inutilmente delegazioni si susseguivano per convincer Teo, egli rimaneva irremovibile sulle sue posizioni.
Charlie vedeva tutto questo e ne era addolorato, anche lui quotidianamente intercedeva presso il cugino, ma il risultato era lo stesso.
Cambio' allora tattica, chiese a Teo di prestargli la sua armatura e permettere a lui ed agli Yorkie di andare in combattimento, certamente cio' avrebbe galvanizzato i terrier e terrorizzato i golden.
Teo non voleva neanche questa soluzione, era preoccupato per il cugino cosi' giovane e inesperto, ma questi lo assillo' talmente tanto che alla fine accondiscese.
Un alba rossastra illuminava la piana di fronte alla rocca, quando il grosso dell'esercito terrier si mosse per andare all'attacco, quel giorno le truppe golden stanziate di fronte alla citta' erano al comando di Artu' e Desmo, questi videro i terrier avanzare e ordinarono una carica immediata.
Proprio in quel momento dalle file dei terrier si levo un grido di esultanza, sul campo di battaglia, irrompevano Teo e gli Yorkie.
La messinscena evidentemente funzionava, nessuno si era accorto che sotto quell'armatura c'era Charlie e non Teo, i terrier galvanizzati si slanciarono, travolsero i golden che disperatamente si difendevano, avevano quasi raggiunto le porte della citta', quando da questa irruppe Klaus con i rinforzi.
Klaus sapeva benissimo il rischio che correvano e sapeva che per sventarlo doveva affrontare e uccidere Teo, ben presto i due furono uno di fronte all'altro.
Fu uno scontro epico, Charlie celato dietro la sua corazza si batteva con vigore e ardore, ma Klaus era di un altra pasta e Charlie cadde.
Solo allora quando levo' la corazza al nemico abbattuto si rese conto che non era Teo e un brivido gli percorse l'ampia schiena.
Il combattimento per quel giorno termino' i terrier tornarono agli accampamenti e Thor si assunse l'onere di portare la triste notizia a Teo.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #9 il: 28 Novembre 2012, 16:33:49 »
9 Capitolo
 
Naturalmente Teo alla notizia ne resto' sconvolto, il dolore lo dilaniava, troppi erano anche i sensi di colpa per quanto era accaduto, troppi i se e i ma, passo' una notte agitatissima, non chiuse occhio, ogni tanto usciva dalla tenda per recarsi al feretro di Charlie e piano piano il suo cuore non provo' che un unico desiderio, vendetta.
Fu cosi' che l'indomani all'alba, con l'esercito schierato, Teo prese il suo posto all'ala sinistra, la sua mente ed il suo cuore anelavano una cosa sola affrontare Klaus e vendicare Charlie.
Dall'alto delle mura Tin Tin osservava l'esercito terrier predisporsi al combattimento, ed ebbe una fitta al cuore ed un sinistro presagio, quando vide tra le fila nemiche, l'inconfondibile sagoma di Teo.
Tramite il principe Desmo, mando' a chiamareKlaus, questi era gia' armato e pronto ad uscire incontro ai nemici.
Il vecchio monarca gli fece presente le sue preoccupazioni, gli disse chiaramente che Teo lo avrebbe cercato e sfidato e che lui non intendeva perdere il suo figlio piu' amato, Artu' presente alla scena si offri' lui di condurre l'esercito golden alla battaglia, ma Klaus oppose un netto rifiuto, il capo dell'esercito era lui, l'eroe senza macchia e senza paura e se quello sarebbe stato il suo destino l'avrebbe affrontato.
Gli eserciti si scontrarono nella piana, entrambi gli schieramenti, s'incitavano con belluine urla di guerra, la sabbia s'alzava vorticosa sul campo di battaglia, arrossata dal sangue dei caduti, dall'una e dall'altra parte si moltiplicavano gli episodi d'eroismo, finche' le parche fecero trovare uno dinnanzi all'altro i due campioni, uno solo tra loro sarebbe restato in piedi.
Fu uno scontro epico, Klaus era piu' grande ma Teo notevolmente piu' agile, mandava a vuoto gli attacchi dell'avversario e contrattaccava, cercando il punto migliore in cui incunearsi.
Finche' lo trovo, Klaus abbattuto cadde con un tonfo, entrambi gli eserciti smisero di combattersi e ammutolirono, Teo vittorioso ergeva sopra di lui, ma quanto era amara la sua vendetta.
Non volle onori, fece riportare il corpo in citta' e con i suoi se ne torno' alle tende, non ci furono ne banchetti, ne festeggiamenti, un grande eroe era caduto e asceso all'Olimpo, l'altro era ormai leggenda vivente.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #10 il: 28 Novembre 2012, 16:36:24 »
EPILOGO
 
Quanto raccontato avvenne nel primo anno di guerra, le ostilita' durarono per altri nove lunghi anni, ci furono moltissimi eroi, alterne fortune su entrambi i fronti e si concluse con la presa e l'incendio della citta', ma il nome di Teo lo Yorkie e Klaus il golden rimasero indelebili per l'eternita'.
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Re:L'ILIADE
« Risposta #11 il: 28 Luglio 2022, 18:13:00 »
che nostalgia m'ero scordato d'aver scritto l'Iliade e purtroppo tutti i cani citati non ci sono piu' tranne Klaus e Artu' e forse un altro paio
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