Io non sono proprio una mamma facile facile, come dice mia zia sono un rottweiler . Andrea ha fatto e fa una fatica immensa a starmi dietro, non gli ho mai concesso l'attenuante del non sentirci, non ho mai permesso che il suo handicap diventasse un alibi. Io e suo papà gli abbiamo fatto fare tutte le esperienze che fa normalmente un ragazzo anche se sapevamo che per lui sarebbe stato più difficile. Oggi quando ho visto i quadri è' difficile spiegare ciò che ho provato, non è' la normale soddisfazione di un genitore, è' qualcosa di più', so che dietro quel promosso ci sono fatica, lacrime, una volontà pazzesca di un ragazzino che la vita ha messo più volte alla prova ma che sempre col sorriso( è' questa la caratteristica più bella di Andrea) e a testa bassa cerca di dimostrare che a vincere è' lui. Lo guardo e capisco di essere una persona molto fortunata, mi ha insegnato tanto, ci sono cose che molti di noi considerano normali che per lui sono stati una conquista, attraverso i suoi occhi capisco il valore della fatica, della stanchezza, del non arrendersi mai, è' un testone pazzesco. Ringrazio Dio per averci fatto incontrare e per avermi permesso di camminargli accanto e di imparare ad apprezzare cose che per altri sono normali traguardi ma per noi sono fantastiche conquiste.