Un paio di decadi orsono, quando stavo ancora con la mia ex, ci fissammo col bullo. Inglese, naturalmente. Andammo a vedere un rinomato ( allora..) allevamento lombardo, mi pare si chiamasse Bulls degli Orsi. Beh, loro furono onestissimi , sinceri e senza fronzoli. E ci spiegarono BENE cosa voleva dire accogliere un bullo. Dalle patologie piu' o meno diffuse, alle accortezze necessarie e specifiche per i bulli, alla ( breve) aspettativa di vita, al parto assistito perche' difficoltoso, ecc ecc ecc. Insomma, come si dovrebbe fare da buon allevatore. Son cani splendidi ma che consapevolmente van gestiti, curati e seguiti con molte premure ed attenzioni. E che, nonostante cio', soffrono di problematiche specifiche dei brachiocefali. Che dirvi....rimangono tati bellissimi e con un carattere unico. Ma che van bene per persone non dico pigre ma quasi. E che cmq non hanno assolutamente una qualsivoglia...termine brutto ma per capirci...polivalenza. Un bullo lo prendi per quello che e'. Punto. Inutile aggiunger che desistemmo, anche perche' gia' allora io ero innamorato dei Rough Collie e degli Alaskan Malamute. Razze dinamiche, decisamente. E iniziavo gia' a guardare i ( allora eran pochi) Golden Retriever con ammirazione...