Non so... non sono del tutto sicuro che sia così...
E' che ci siamo abituati ad avere molto... e abbiamo paura di perderlo...
Nei tempi andati, quando la gente protestava sul serio, quando si facevano le rivoluzioni, la gente non aveva nulla, e quindi aveva poco da perdere, per non dire nulla...
Noi abbiamo Tutto...
I nostri "giovani" hanno tutto, o quasi...
hanno di sicuro molte cose superflue, che con l'andazzo di oggi diventano necessarie, indispensabili....
provate a dire ad un giocane di oggi, ma anche a tanti non più tanto giovani, di rinunciare al cellulare, a internet, alle ferie...
Cose (gli equivalenti) che "un tempo" erano superflue...
le necessità vere, erano riempire lo stomaco e possibilmente avere un tetto sulla testa, magari non troppo freddo...
il superfluo era... superfluo... si faceva attenzione a spegnele le lampadine, che "la luce costa" (quando c'era)
a non buttare la roba, a riutilizzare le cose vecchie, abiti compresi, che passavano da fratello a fratello...
Si sapeva cosa era la FAME... si facevano SACRIFICI... si gioiva se si trovavano lavori che oggi si considerano umilianti...
Parlo dei miei nonni, e di quelli della generazione dei miei genitori... gente nata prima o subito dopo la guerra...
Ma anche ai miei tempi, si facevano sacrifici....
Io e molti miei compagni di classe, si faceva le stagioni estive, a raccogliere frutta, o a lavorare come manovale in montagna....
io l'ho fatto... e ho conosciuto il significato della parola LAVORARE...
Oggi la maggior parte dei ragazzi di quell'età non si sogna nemmeno di andare a "sporcarsi le mani"...
Spesso si lamentano, ma poi per andare a "fare serata" spendono cifre che ai miei tempi erano impensabili...
Io gioivo quando mi davono le 2000 lire per mettere la benza nel motorino, e poi visto che i $ non c'erano si passava la serata a parlare con gli amici sulla panchina dei viali...
Vestivo quello che i miei mi potevano comperare, e non cercavo vestiti o mutande firmate...
il telefono di casa aveva il lucchetto sul numero 4, in modo che si potesse comporre il 112 e il 113, ma non altre telefonate (tranne una cara amica che aveva il numero 21233)
Ed era così per tutti o quasi i miei coetanei, tranne alcuni di "buona famiglia"....
e non ci si sentiva emarginati, o inferiori... si faceva quello che si poteva con quello che si aveva...
la prima macchina è stata una R5 che andava avanti quando c'era il vento a favore, che se accendevi il riscaldamento ti si appannavano i vetri dal di dentro, perchè i tubi avevano perdite...
Ma non me ne vergognavo, anzi, era la cosa più bella che avevo, e ci portavo gli amici, che ben lungi dal prenderti in giro erano ben contenti di mettere le 500/1000 lire a testa per fare un po' di bensina e andare tutti insieme a fare serata sulla panchina dei viali... del paese vicino...
Oggi le cose sono cambiate... se non ti adegui alla massa sei fuori... e la massa ha degli standard medio alti...
se non vesti firmato sei fuori, se non hai la macchina (possibilmente bella) sei fuori, se non hai cellulare, facebook, smartphone, WhatsApp sei fuori...
E visto che anche oggi, apparentemente i soldi mancano, la paura di perdere tutto queste "piccole grandi cose" fa paura...
aggiungo che probabilmente c'è anche menefreghismo, e disinteresse di quello che è "politica"...
sento discorsi che fanno accapponare i capelli, perchè capisco che spesso non sanno di cosa parlano...
e qua mi fermo...
Credo che finchè le nuove generazioni, riusciranno a galleggiare, magari spessissimo perchè aiutate a farlo, non riusciranno ad alzare la voce...
E questo, onestamente, non mi piace...
Scusate lo sfogo...