Autore Topic: ANNIBALE  (Letto 860 volte)

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Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
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  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
ANNIBALE
« il: 13 Gennaio 2016, 19:59:58 »
Udite o mortali, oggi vi narrero' le gesta,
di chi tra i generali quello piu' grande resta,
ritorneremo ai tempi antichi assai,
di quelli dove guerre e le armi non tacean mai,
era di nobili natali il nostro personaggio,
alla famiglia Barca, apparteneva il suo lignaggio.




il padre sin da giovinetto, gli fece giurar odio al popolo romano,
ed ei crebbe nel frastuon delle battaglie e la spada in mano,
morto il padre, prese degli eserciti punici il comando,
traverso' le alpi con cento elefanti, tutto bruciando.




Invano i romani piu' eserciti mossero con lui a battagliare,
li sconfisse tutti e sbaragliati loro, Roma ebbe a tremare,
ma la patria matrigna gli nego' i rinforzi richiesti,
Roma si difese e nomino' un general dagli occhi celesti,
questi lo costrinse a Cartago a ritornare,
per Annibal fu un duro colpo riattraversare il mare.


In africa fu poi battuto, sconfitte le sue genti,
dovette fuggire come un ladro di notte assieme ai suoi parenti,
vago' per anni offrendo ad ogni re la sua spada e il suo ingegno,
il suo nome faceva ancor tremare, nessun avversario era degno.


Finche' un giorno ormai in eta' avanzata in un posto che credeva amico,
si ritrovo' tradito e circondato, il re ospitante gli porto' il nemico,
per non cader prigioniero dei romani fece l'ultimo atto come convenuto,
ingeri' un velen mortalesicuro che non sarebbe sopavvissuto.


Questa o mortali e' la storia d'Annibale lo stratega,
ricordatelo cosi' indomito e invitto, la storia non fa una piega.
Teo Artu' e Rocky

 


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