Il problema dei conservanti è delicato...
ne ho già parlato nell'articolo sull'alimentazione
http://www.golden-forum.it/articoli/alimentazione/06_INTEGRATORI.pdfma voglio puntualizzare alcune cose...
Partiamo dal presupposto che il contenuto delle nostre crocchette, è deperibile...
Se non si usano conservanti occorrerebbe consumarlo entro pochi giorni, altrimenti i grassi irrancidiscono, si formano muffe e batteri, e il tutto entra in putrefazione...
Muffe e batteri sviluppano tossine, spesso anche letali, come il Botulino, per cui c'è poco da scherzare.
L'utilizzo di soli "conservanti naturali" a detta degli esperti NON è sufficiente a garantire un prodotto per più di un mese... l'acido ascorbico (vitamina C) e la Vitamina E si ossidano ed esauriscono il loro effetto o addirittura di deteriorano e lavorano come antiossidanti etc etc...
Se si parla di conservanti artificiali occorre anche valutare di QUALI CONSERVANTI si parla e in che quantità vengono utilizzati.
Mentre sono da bandire senza appello IL BHT, il BHA o L'etossichina, che sono da quasi tutti considerati pericolosi, altri lo sono meno, come ad esempio il propilgallato, reo di provocare irritazioni alle mucose, sopratutto della bocca... Occorre anche dire che anche se il quantitativo necessario per provocare queste irritazioni, è di gran lunga superiore a quello utilizzato per conservere le nostre crocchette...
Ma proseguiamo... e scopriamo che....
In pratica, analizzando in laboratorio i vari prodotti, "QUASI TUTTI" chi più, chi meno, contengono conservanti artificiali.
Perchè?
Semplice, l'ingrediente NON è stato aggiunto dal produttore del mangime, ma dal fornitore della materia prima.
Chi utilizza materie prime e le trasforma in loco DEVE indicare il tipo di conservante utilizzato.
Chi invece acquista materie prme da fornitori esterni, e si limita ad assemblare il prodotto, può per legge omettere di dichiararli se sono al di sotto si una certa percantuale.
Ne consegue che se un azienda compera direttamente la carne fresca, la trasforma autonomamente, disidratandola in farina di carne e utilizza questa per fare le proprie crocchette, DEVE per legge dichiarare in etichetta il conservante utilizzato.
Un altra azienda, che compera sul mercato da fornitori terzi la carne disidratata, e la utilizza per assemblare il proprio prodotto, non è tenuta a farlo, in quanto si tratta di percentuali minime.
ERGO.
Preferisco di gran lunga chi, come ENOVA, cerca di avere il controllo della filiera degli ingredienti, e dichiara con cosa conserva il suo prodotto a chi, acquistando le materie prime da terzi sul mercato, non ha la possibilità di avere il controllo totale della filiera.
Il caso MENU FOOD, ha fatto storia, quando un paio di anni fa molte ditte produttrici hanno dovuto ritirare tutto lo stock dei loro prodotti (si trattava per lo più di umido) perchè il contenevano elementi tossici.
Queste aziende, si affidavano a terzisti per la produzione di alcune linee di prodotti.
Questi terzisti hanno utilizzato ingredienti provenienti da paesi esteri (leggi cina ma non solo) che contenevano pesticidi e glutine contaminato dalla Melamina.
se cercate con Google MENU FOOD RECALL o guardate questi link potete farvi un idea:
http://www.menufoods.com/recall/come potete vedere diverse aziende sono state coinvolte...
tra di esse la più famosa era la NUTRO
http://www.nutroproducts.com/mfproductlist.shtmlma anche eukanuba, Iams, Natural Life, e molte altre
http://www.menufoods.com/recall/product_dog.htmlIl danno economico ed in immagine, sopratutto oltreoceano, è stato ingente...
In quel periodo guardacaso, in Italia il distributore (storico) di NUTRO era "la Ticinese"...
Successivamente a questi fatti, La Ticinese ha deciso di abbandonare la distribusione di NUTRO, e dopo un po' di tempo ha iniziato ad importare ORIJEN, ACANA e a produrre ENOVA.
Per la produzione di ENOVA ha cercato di mantenere la filosofia di NUTRO (come qualcuno attentamente ha fatto notare) ma ha deciso di avere in più il controllo totale della filiera.
Per far questo, ha dovuto scegliere un partner, un'azienda che facesse fisicamente il mangime, su ricetta La Ticinese Farmaceutici.
In Italia nessun produttore era in grado di fare questa cosa, e cioè avere le atrezzature e la capacità di partire dalle singole materie prime, disidratandole e lavorandole in casa, fino ad ottenere il prodotto finito.
In europa c'erano solamente due produttori in grado di fare questo, uno in spagna ed uno in Germania.
La scelta è caduta su quello Tedesco, e dopo 4 mesi di prove, si è arrivati ad una prima distribusione del prodotto ad alcuni allevatori che avevano accettato di fare da tester, e nel giro di un annetto si è arrivati all'attuale linea di prodotti.
Ho raccontato questa storia perchè ho avuto il piacere di conoscerla fin quasi dall'inizio, ed ho avuto modo di seguirne l'evoluzione.
In conclusione, apprezzo chi cerca di fare un ottimo prodotto, e non ha paura di dichiarare quello che contiene veramente, rispetto a chi fa finta di niente e dichiare solo quello che gli conviiene, visto che la legge glie lo permette.
AUGH