Ale, in primis tu qua non azzardarti ad andartene. Noi si e' un microcosmo variegato dove ognuno APPORTA del suo. Dove ognuno PIANGE o RIDE del suo. Ma dove OGNUNO ha in NOI TUTTI una spalla su cui piangere, un compagnone con cui ridere a crepapelle, un antagonista per i confronti. Io ti dico : datti tempo. Datti il tuo, di tempo. Che nessuno sa, nemmeno tu attualmente, quanto sia quantificabile. Il tempo per accettare appieno questa stortura esistenziale che e' perderli. Non smetterai mai di volerle bene, ne' di soffire per la perdita. Solamente arrivera' il momento dove ricorderai solo le cose belle, scordandoti di cio' che attualmente ti devasta. E sarai TU, un domani, a dover rinfrancare chi vivra' un dramma sim,ile. Sarai TU a dare consigli su mangimi o giochi o educazione. Ora e' presto, come lo sara' domani o anche tra un mese...chissa'. Ma ricordati che la forza della ns comunita' e' ESSERCI.
Per il resto il caro Roberto pernso abbia' gia' scritto tutto, e sottoscrivo ogni virgola.