... Fuori voleva sempre camminare davanti a me e se passavo avanti mi portava dietro. Raccontati tutti i comportamenti al veterinario lui ce li ha fatti leggere sotto un altra ottica spiegandoci come è strutturata la vita in branco per un cane ed è una cosa che geneticamente fa parte del loro DNA. Abbiamo cambiato le regole e il modo di comunicare con lui ed è cambiato lui. Io con gli educatori ci avevo provato ma zero risultati...
Ciao Dani, scusate l' OT, ma dopo anni di addestratori ed educatori, anche noi riscontriamo grandi risultati su molti esercizi ma lo stesso fallimento su alcuni punti che hai citato e non riusciamo a correggere. Aaron è un amore di cane, dolcissimo e coccolone, un peluche con bambini e persone, ma in alcune cose è un capoccione:
1) Tira raramente al guinzaglio ma vuole stare avanti lui in passeggiata e cerca di decidere lui il percorso.
2) Nonostante socializzazione sin dai 3 mesi, costanti puppy-class, socializzazione in asilo e vari corsi con educatori, fino all' età di 1 anno giocava tranquillamente con tutti, poi con la maturità sessuale è diventato asociale verso gli altri maschi sia al guinzaglio che sciolto, soprattutto verso le taglie grandi. Un vero pitbull incazzato anche con i maschi docili che lo ignorano o si pongono in posizione di gioco. Provato anche con la castrazione chimica per 9 mesi per vedere se era un problema di testosterone elevato nel maschio ma non è cambiato nulla. Questo capita soprattutto se è in passeggiata con noi (e soprattutto con mia figlia). Con dogsitter o altre persone a spasso non ha questo atteggiamento così aggressivo verso altri cani.
3) Siamo 3 in famiglia (io , mia moglie e mia figlia di 22 anni) e lui sembra un CANE PASTORE! Vuole sempre controllare il "suo" branco (noi); in passeggiata se usciamo insieme e uno di noi si allontana anche un minimo dalla sua visuale, "impazzisce"! Se uno di noi entra in un negozio e gli altri stanno fuori, va in ansia e vuole subito controllare e accertarsi che tutti e 3 siamo vicini a lui. In passeggiata in 2 o 3 cammina avanti e controlla costantemente che ci siamo.
4) Se non ci sono distrazioni o stimoli esterni, il richiamo è ottimo. Se però c'è qualche fattore esterno o ambientale che lo attira un minimo, il richiamo non funziona (eppure le tecniche le conosciamo bene: abbassarsi, cambiare direzione, girarsi , premietto, tono della voce etc...).
Avevo supposto anche io che il problema era il suo non comprendere il ruolo piramidale in famiglia e capire che non è lui il capobranco e non è lui che deve proteggere noi.
Purtroppo di teorie di addestratori ed educatori ne ho sentite davvero tante, ma nessuno è riuscito a dirci IN PRATICA come intervenire. Solito discorso sul non essere autoritari ma autorevoli, mangiare dopo di noi e mai prima, entrare e uscire dalla porta di casa o dall'ascensore dopo di noi, il NO secco quando esagera guardandolo negli occhi con postura del corpo ferma, il bloccarsi quando tira e ripartire solo quando il guinzaglio è lento... etc etc il tutto con costanza, cooerenza e continuità, ma alla fine cosa dobbiamo fare per correggere questi atteggiamenti non è mai ben definito e restano discorsi di pura filosofia.
Vorremmo anche noi rivolgerci questa volta ad un comportamentalista perchè ormai Aaron ha 3 anni e più passa il tempo e più difficile sarà smontare questi suoi atteggiamenti, ma non ne conosciamo nessuno a ROMA e ho paura di scegliere alla cieca su Internet.
Intanto puoi darmi qualche altra informazione su come è intervenuto il comportamentalista nel tuo caso?
Qualcuno conosce un valido comportamentalista su Roma?
(Scusate ancora l' OT, ma questo rientra anche nel non passare le vacanze serene con lui al mare, dove sciolto in spiaggia per cani andrebbe subito ad attaccare briga con altri cani)