Autore Topic: PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione  (Letto 1005 volte)

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Offline Ilaria2019

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Una domanda che rivolgo soprattutto agli allevatori presenti nel forum.

Vorrei capire meglio da chi ha piu esperienza cinofila quanto contribuiscono i tre PARAMETRI del titolo sulla TAGLIA di un esemplare.

Mi spiego meglio:

L'accrescimento del cane per raggiungere la taglia finale dovrebbe essere gia "programmata" geneticamente come in tutti i mammiferi (un bambino diventa un adulto "alto" o "basso" in quanto lo eredita dai genitori/nonni o comunque da qualche discendente). Non si diventa alti 2 metri con una particolare alimentazione o con lo sport.

Anche a livello di costituzione, si nasce longilinei, mesomorfi, ectomorfi e lo sport e la palestra possono far poco se si ha una costituzione esile di natura, ossa piccole e gabbia toracica stretta per diventare un lottatore di Sumo.

Allo stesso modo si può scegliere una alimentazione sana e corretta per far crescere forte, sano e proporzionato un adolescente, ma ad esempio non esiste alcuna alimentazione che può far crescere il seno a chi nasce con una taglia piccola, ne di cambiare la lunghezza delle gambe e larghezza del bacino per diventare una modella.

Ovviamente tutti e 3 i Parametri contribuiscono allo sviluppo finale dell' adulto (senza prendere in considerazione patologie o carenze nutrizionali).
Infatti due gemelli omozigoti anche se separati alla nascita, con diversi regimi alimentari e influenze esterne diverse, difficilmente in fase adulta saranno di diversa altezza o diverse dimensioni della gabbia toracica (magari potranno presentarsi più magri o più grassi, più muscolosi o meno tonici in base allo stile di vita/regime alimentare), ma il resto è genetica.

Dopo questa lunga premessa vengo al mio quesito:

La taglia finale da adulto di un cucciolo è già "programmata" per lo più geneticamente e solo in minima parte influenzata dai fattori ambientali/nutrizionali ?

Il parametro fondamentale da considerare per la taglia che raggiungerà un cucciolo da adulto è al 90% grosso modo quella ereditata dai genitori/nonni/zii e linee di sangue?

Mi chiedo questo per capire se il famoso e tanto raccomandato "accrescimento lento per salvaguardare le anche e le articolazioni" possa anche influenzare la TAGLIA e la corporatura finale del cane da adulto considerando che l'accrescimento scheletrico è anche fortemente influenzato da fattori di crescita, centri di proliferazione e ossificazione, ormoni anabolizzanti, sviluppo ipofisario e tiroideo etc... che si presentano solo nei primi mesi dello sviluppo.

Un cucciolo ad esempio alimentato con un surplus di % di proteine e dosi di cibo lievemente più alte ma con un maggiore "allenamento" quotidiano porterà ad un accrescimento rapido (tralasciamo per un attimo le eventuali patologie osteoarticolari che andremo a rischiare di far insorgere) e a 9 mesi sarà già al massimo del garrese e peserà 30 Kg con abbondante massa muscolare e grassa e avremo sfruttato al massimo il potenziale di accrescimento in questa fase di sviluppo.
Invece un cucciolo con un regime alimentare un po "piu ristretto" che avrà un più lento accrescimento per mantenerlo "leggero", terminato lo sviluppo a 12 mesi si avrà il tempo di irrobustire la parte muscolare e aumentare la massa. Ma non avremo anche influenzato la taglia finale e ottenuto un "esemplare" più piccolo (ai fini della corporatura globale)?

Oppure in questo ipotetico esempio otterremo a maturazione completata del tutto ( a 3 anni ad esempio) 2 esemplari simili di taglia ma con tempistiche diverse ,percorrendo solo due strade diverse ma che portano allo stesso risultato finale? Il primo crescerà subito e rapidamente e poi si tenederà a stabilizzarlo raggiunto il massimo, il secondo caso impiegherà solo più tempo e seguira' un accrescimento più lento e graduale ma alla fine raggiungeranno entrambi lo stesso peso/taglia? oppure uno rimarrà sempre più grande e l'altro più piccolo di corporatura / altezza garrese etc?

Ovviamente è solo una domanda teorica, per capire quanto conta la genetica di base e quanto i fattori esterni, ambientali e l'alimentazione.

Sicuramente i membri che in questo forum hanno un allevamento avranno certamente riscontrato direttamente quanto siano diversi tra loro o meno, i diversi cuccioli della stessa cucciolata. Fratelli svezzati insieme, cresciuti insieme con lo stesso ambiente e gli stessi ritmi di vita e stessa alimentazione in genere da adulti si somigliano abbastanza come taglia, mentre quelli adottati da altre famiglie e che quindi hanno seguito diversi stili di vita e regimi alimentari spesso presentino differenze notevoli.

Quindi mi domando :

Cercare di mantenere un lento accrescimento nella fase da cucciolo a "junior" e cercare di mantenere lento lo sviluppo e basso il peso è sicuramente più salutare per favorire l'irrobustimento osteo-articolare delle taglie medio/grandi e non creare danni articolari (vedi displasia, UAP etc..), ma come contro si otterrà un cane adulto di taglia più piccola (a livello di garrese, corporatura e dimensioni globali) ?

Oppure un cucciolo che inizialmente si fa crescere e sviluppare lentamente fino al completamento e poi successivamente si lavora sulla massa muscolare e sul peso raggiunge ugualmente la stessa taglia grande per cui era "programmato" geneticamente? E il ruolo degli ormoni e dei fattori di accrescimento allora non entrano in gioco sulla taglia finale?

E' solo un mio dubbio teorico. Qualcuno mi aiuta a comprendere ? Sono curiosa... sono una biologa ;)

Offline M.Rosa&Renny

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Re:PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione
« Risposta #1 il: 04 Settembre 2019, 08:28:03 »
Non sono un allevatore ne' un esperto.
E cerco di risponderti secondo quel poco che so ma sopratutto secondo buonsenso.
Geneticamente , come correttamente scrivi tu, il cucciolo sara' un futuro adulto che riportera' le caratteristiche degli avi. Gli allevatori seri studiano e sviluppano e, cosa non da èpoco, rafforzano le linee di sangue ( inserendone a spot di nuove). Cercando per quanto possibile  di eliminare patologie ereditarie e, al contempo, di aggiungere "qualita". Evitando accoppiamenti "critici". E studiando le cucciolate attentamente. Senza andar lontano, Tiziana E Davide fanno cosi'. Il fine piu' alto e' ottener cani sani. Mansueti, collaborativi, caratterialmente equilibrati e con tempra solida. Il cm piu' o meno passa in secondo piano. O dovrebbe, perche' taluni allevatori mirano a creare il loto stereotipo ideale. Oggi come oggi: golden enormi ,peluche pelosissimi. Che poi magari portar dietro mille mila problematiche.
Sur generis, prendendo per buono che il patrimonio genetico IN LINEA DI MASSIMA gia' definisce la futura stazza del cucciolo, ci si adopera col buon senso.
Che equivale a NON FORZARE il cucciolo nei primi mesi , a livello fisico.
Equivale  a fargli fare piu' epserienze possibili ( ed il prima possibile), affinche maturi sin da piccolo un bagaglio importante di situazioni e di condizioni emotive. Che da adulto permetteranno un atteggiamento equilibrato, sereno e non timoroso.
Equivale ad alimentarlo con una dieta sana:  che siano crocchette, casalinga o Barf ...mai lesinare. Informarsi bene ( e noi qua siamo fortunati..). Affidarsi se serve ad un nutrizionista. E rimaner COERENTI.
Non e' cosi' matematico che una pappa piu' o meno proteica agisca come ce lo aspettiamo: ogni soggetto fa' storia a se'.
Il buonsenso, al di la' di millemila ragionamenti squisitamente scientifici, resta la base per un corretto sviluppo del cane.
Lo sport o cmq una sana attivita' fisica aiuta e,non poco. Il paragone con noi umani sta in piedi ma sino ad un certo punto. Perche' i tempi di reazione del fisico di un cane ( ai farmaci, al cambio di alimentazione, ecc) sono nettamente piu' stretti.
Un cane nato tendenzialemnte piccino, coadiuvato nel crescere da sana attivita' e da alimetazione eccellente, puo' divenir un adulto in formissima. Non si guadagnera' magari il cm al garrese, ma zampe...cosce..torace e collo si rafforzeranno. I legamenti ed il sistema scheletrico saranno a livelli ottimali, donando al fututo adulto un tono muscolare eccezionale, una mobilita' elevata e forza da vendere.
Io, opinione squisitamente personale, rifuggo da dati, analisi, diagrammi di crescita e voli pindarici vari.
Mi baso sulla genetica, sviluppo poi l'attivita' del cane con raziocinio e senza pormi traguardi che non siano volti al benessere dichiarato del tato. Mi affiso ai consigli di chi...SUL CAMPO...ha anni di esperienza. Maturati lavorando coi cani, osservandoli e si...anche studuando molto.
Ma senza mai distaccarsi dalla REALTA? dei soggetti che, appunto, sono esseri unici.
L'accresciemnto lento...alla fin fine...e' solo usare buon senso.
Inutile far fare super attivita' ad un cucciolo, magari bombandolo di proteine:a che pro?Altresi' sconsigliabile limitare il cucciolo a poche decine di metri al giorno, tenenodlo sotto una campana di vetro.
La saggezza e l'esperienza pongono dei vincoli sacrosanti: salti, scale e tutto il sacramentario potenzialemnte dannoso sui quali si discute da secoli. E quelle sono pietre sacre.
Ma esistono cuccioli mal gestiti, con noncuranza e leggerezza, divenuti adulti sanissimi. E cuccioli che han seguito un cammino scrupoloso che pero', in eta' adulta, han manifestato problemi o carenze. Genetica? In parte certamente si. ma anche destino, sfiga o caso...come la si voglia chiamare.
Io comprendo benissimo che tu, per curiosita' e scrupolo professionale, sia legittimanete interessata a capir certe dinamiche. Ma al contempo credo, ripeto dal piccolo della mia esperienza, CHE non tutto E' COSI' SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRABILE. Sarebbe un po' come se, concedimelo anche se e' tirata er i capelli, ammazzanbdosi di studi ed analisi,  di ricerche e di test....si ottenesse la quadra per poter definire esattamente i criteri perfetti  e le caratteristiche ottimali della razza. Composta pero' da soggetti....individui. Il Golden da laboratorio...o il Golden ideale che vuol si dica.
Il cm di torace in piu'....la schiena piu' o meno sellata...l'altezza al garrese: io le vedo come sfumature. Sono il colore del cielo, azzurro piu' o meno velato, che fan da sfondo ad uno stupnedo dipinto. Il cane deve esser sano ed aver tutte le caratteristiche di cui sopra. Fisiche e psicologiche. Noi possiamo tanto, sia i un caso che nell'altro. Ma la genetica ...e la fortuna.....giocano la mano al ns stesso tavolo.
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Offline Ilaria2019

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Re:PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione
« Risposta #2 il: 04 Settembre 2019, 12:03:01 »
Ciao MariaRosaria, intanto grazie per aver partecipato a questo topic e per il tempo che hai dedicato.

Ovviamente la mia è solo e soltanto una PURA CURIOSITA' SCIENTIFICA (deformazione professionale  :laugh:). Ovviamente non parliamo minimamente a incroci di laboratorio, test, esperimenti e credo che siamo tutti concordi che un BEL CANE non si valuta con il metro e con la bilancia, ma sono ben altri i parametri che ti fanno innamorare di un Golden.

Sappiamo bene che la genetica è un campo talmente multifattoriale che non siamo su modelli mendeliani di incroci tra piante di piselli alte lisci e verdi  :laugh: , ne tantomeno incrociando soggetti con occhi azzurri abbiamo di sicuro prole dagli occhi azzurri! Ne tantomeno possiamo considerare schemi, modelli certi e matematici.

La mia domanda era più che altro volta a capire QUANTO un cucciolo è già predisposto in partenza a raggiungere da adulto una certa taglia e quanto invece possano influire i fattori ambientali e nutrizionali.
SEMPRE E SOLO AI FINI DELLA TAGLIA, "quanto" quindi avrà importanza lo studio e l'osservazione dei genitori e della linea di sangue, e quanto invece la TAGLIA dipenderà dallo sviluppo, dagli ormoni prodotti nei primi mesi, dai fattori di crescita sui centri di accrescimento osseo (influenzati dalla alimentazione e dal movimento).

Ripeto, il tutto è solo una mia curiosità e per questo mi rivolgo soprattutto a chi ha una certa esperienza e osserva nel tempo un gran numero di esemplari ...

Offline M.Rosa&Renny

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Re:PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione
« Risposta #3 il: 04 Settembre 2019, 12:36:34 »
Per quel poco nulla che mi ricordo delle 3 leggi di Mendel ( o eran due?!?), credo che sia per i cani che per gli umani valgano le stesse regole. Quindi.... quanto conta ciò che ti incuriosisce nel futuro sviluppo di un bimbo? Credo che la capacità di reazione di un cane e la sua aspettativa di vita ( nonché fasi della stessa), alla fin fine siano le uniche differenze che potrebbero , forse, far da variabile. Però lascio la palla a chi più preparato di me.
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Offline kaffa

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Re:PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione
« Risposta #4 il: 13 Settembre 2019, 02:35:24 »
Mi scuso del ritardo nel rispondere, ma leggo solo ora...

La nostra esperienza è che i fattori ambientali e l'alimentazione influiscano in mimima parte nella taglia "da adulto" di un soggetto.
Ritengo che questa sia già scritta nei suoi geni.
OVVIAMENTE se viene alimentato correttamente, non tanto come quantità ma come qualità, o per meglio dire, che non sia sotto alimentato al punto di crescere rachitico ed in maniera scorretta, oppure sovra alimentato a tal punto che il peso influisca sulla struttura ossea in crescita.
La taglia che il soggetto raggiungerà a fine crescita sarà quella predestinata, ovviamente parliamo di altezza ed ossatura, e non di peso, potendo un soggetto essere più o meno muscoloso (a seconda dell'attività fisica fatta) e più o meno grasso o magro, per l'alimentazione ricevuta.

Soggetti della stessa cucciolata, alimentati con mangimi "spinti" raggiungono la taglia da adulto prima di altri alimentati con mangimi meno spinti, e solitamente i secondi arrivano al traguardo con articolazioni migliori, perché raggiungono il peso definitivo quando la parte scheletrica è già completamente sviluppata ed in grado di reggere il peso e l'esercizio fisico di un cane adulto.

Ovviamente si parla di soggetti sui quali non si gioca con ormoni e anabolizzanti vari, che alcuni trafficoni senza scrupoli usano ed abusano...
Per fortuna la nostra razza, a livello allevatoriale, non è toccata da questa pratica sconsiderata ed assurda. (almeno per quanto di mia conoscenza)

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Offline LaMaria

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PER ESPERTI : Predisposizione genetica, fattori ambientali e alimentazione
« Risposta #5 il: 13 Settembre 2019, 09:04:35 »
Grazie, Ilaria, per come hai posto la domanda e grazie a Renny e a Kaffa per le risposte.
Ho sempre tenuto in alta considerazione il buon consiglio di tenere magra la cucciola con una buona alimentazione secca che le consentisse una crescita equilibrata.
Era piccolissima, a due mesi, e sono stata molto attenta a seguirne la curva di crescita tracciandone un diagramma.
Di costituzione è sempre stata snella, è vero, ma la sua statura finale l’ha raggiunta a 12 - 14 mesi. Ed è alta, anche fuori taglia, credo 57 cm.
Poi pian piano ha incrementato la massa muscolare e il peso. A quasi cinque anni è un cane sano, bradicardico, sta sempre sui 28 - 29 chili.
La tengo comunque snella, perché corre in montagna e fa attività di search and rescue, ora anche un pochino di agility. Quando posso la faccio nuotare. Si arrampica come una capra, ha delle leve formidabili e grande stabilità.
Mi domando anche quanto possa influenzare la sterilizzazione precoce (prima del primo calore) sulla crescita. Credo che nemmeno questo aspetto abbia molta rilevanza.
Quel che è scritto nel DNA, dal punto di vista della taglia, è preponderante.

 


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