Una domanda che rivolgo soprattutto agli allevatori presenti nel forum.
Vorrei capire meglio da chi ha piu esperienza cinofila quanto contribuiscono i tre PARAMETRI del titolo sulla TAGLIA di un esemplare.
Mi spiego meglio:
L'accrescimento del cane per raggiungere la taglia finale dovrebbe essere gia "programmata" geneticamente come in tutti i mammiferi (un bambino diventa un adulto "alto" o "basso" in quanto lo eredita dai genitori/nonni o comunque da qualche discendente). Non si diventa alti 2 metri con una particolare alimentazione o con lo sport.
Anche a livello di costituzione, si nasce longilinei, mesomorfi, ectomorfi e lo sport e la palestra possono far poco se si ha una costituzione esile di natura, ossa piccole e gabbia toracica stretta per diventare un lottatore di Sumo.
Allo stesso modo si può scegliere una alimentazione sana e corretta per far crescere forte, sano e proporzionato un adolescente, ma ad esempio non esiste alcuna alimentazione che può far crescere il seno a chi nasce con una taglia piccola, ne di cambiare la lunghezza delle gambe e larghezza del bacino per diventare una modella.
Ovviamente tutti e 3 i Parametri contribuiscono allo sviluppo finale dell' adulto (senza prendere in considerazione patologie o carenze nutrizionali).
Infatti due gemelli omozigoti anche se separati alla nascita, con diversi regimi alimentari e influenze esterne diverse, difficilmente in fase adulta saranno di diversa altezza o diverse dimensioni della gabbia toracica (magari potranno presentarsi più magri o più grassi, più muscolosi o meno tonici in base allo stile di vita/regime alimentare), ma il resto è genetica.
Dopo questa lunga premessa vengo al mio quesito:
La taglia finale da adulto di un cucciolo è già "programmata" per lo più geneticamente e solo in minima parte influenzata dai fattori ambientali/nutrizionali ?Il parametro fondamentale da considerare per la taglia che raggiungerà un cucciolo da adulto è al 90% grosso modo quella ereditata dai genitori/nonni/zii e linee di sangue?
Mi chiedo questo per capire se il famoso e tanto raccomandato "accrescimento lento per salvaguardare le anche e le articolazioni" possa anche influenzare la TAGLIA e la corporatura finale del cane da adulto considerando che l'accrescimento scheletrico è anche fortemente influenzato da fattori di crescita, centri di proliferazione e ossificazione, ormoni anabolizzanti, sviluppo ipofisario e tiroideo etc... che si presentano solo nei primi mesi dello sviluppo.
Un cucciolo ad esempio alimentato con un surplus di % di proteine e dosi di cibo lievemente più alte ma con un maggiore "allenamento" quotidiano porterà ad un accrescimento rapido (tralasciamo per un attimo le eventuali patologie osteoarticolari che andremo a rischiare di far insorgere) e a 9 mesi sarà già al massimo del garrese e peserà 30 Kg con abbondante massa muscolare e grassa e avremo sfruttato al massimo il potenziale di accrescimento in questa fase di sviluppo.
Invece un cucciolo con un regime alimentare un po "piu ristretto" che avrà un più lento accrescimento per mantenerlo "leggero", terminato lo sviluppo a 12 mesi si avrà il tempo di irrobustire la parte muscolare e aumentare la massa. Ma non avremo anche influenzato la taglia finale e ottenuto un "esemplare" più piccolo (ai fini della corporatura globale)?
Oppure in questo ipotetico esempio otterremo a maturazione completata del tutto ( a 3 anni ad esempio) 2 esemplari simili di taglia ma con tempistiche diverse ,percorrendo solo due strade diverse ma che portano allo stesso risultato finale? Il primo crescerà subito e rapidamente e poi si tenederà a stabilizzarlo raggiunto il massimo, il secondo caso impiegherà solo più tempo e seguira' un accrescimento più lento e graduale ma alla fine raggiungeranno entrambi lo stesso peso/taglia? oppure uno rimarrà sempre più grande e l'altro più piccolo di corporatura / altezza garrese etc?
Ovviamente è solo una domanda teorica, per capire quanto conta la genetica di base e quanto i fattori esterni, ambientali e l'alimentazione.
Sicuramente i membri che in questo forum hanno un allevamento avranno certamente riscontrato direttamente quanto siano diversi tra loro o meno, i diversi cuccioli della stessa cucciolata. Fratelli svezzati insieme, cresciuti insieme con lo stesso ambiente e gli stessi ritmi di vita e stessa alimentazione in genere da adulti si somigliano abbastanza come taglia, mentre quelli adottati da altre famiglie e che quindi hanno seguito diversi stili di vita e regimi alimentari spesso presentino differenze notevoli.
Quindi mi domando :
Cercare di mantenere un lento accrescimento nella fase da cucciolo a "junior" e cercare di mantenere lento lo sviluppo e basso il peso è sicuramente più salutare per favorire l'irrobustimento osteo-articolare delle taglie medio/grandi e non creare danni articolari (vedi displasia, UAP etc..), ma come contro si otterrà un cane adulto di taglia più piccola (a livello di garrese, corporatura e dimensioni globali) ?
Oppure un cucciolo che inizialmente si fa crescere e sviluppare lentamente fino al completamento e poi successivamente si lavora sulla massa muscolare e sul peso raggiunge ugualmente la stessa taglia grande per cui era "programmato" geneticamente? E il ruolo degli ormoni e dei fattori di accrescimento allora non entrano in gioco sulla taglia finale?
E' solo un mio dubbio teorico. Qualcuno mi aiuta a comprendere ? Sono curiosa... sono una biologa