Aggiungo una cosa che i 50enni come me ben ricorderanno.
Negli anni 80, coi mezzi di comunicazione di allora ( pochi e veicolati) esplose il dramma AIDS. Eravamo in piena fase eroina e un buon 25% dei giovani si bucava.
All’inizio le poche info ai tg della Rai parlavano di un epidemia tra promiscui ed omosessuali. Il tutto amplificato dai quotidiani cattolici che additavano omosessualità e fornicazione come causa della piaga che stava falcidiando i deviati. Poi in pochissimi mesi era la piaga dei tossici, oltre che degli omosessuali.
Ci fu in due anni una campagna impressionante di “ informazione” a tutti i livelli: corsi nelle scuole superiori... giornate in oratorio.. speciali di Mixer a raffica. Molto, moltissimo di quello che ci dissero ( e ci terrorizzò estremamente) si rivelarono bufale di falsità.
Non toccare le cose dei sieropositivi. Non salute sulla loro auto. Un bacio sulla bocca equivale a infettarsi. Sudore dei sieropositivi infetto,ecc
Tantissimi di noi ragazzi avevano amici o conoscenti tossici : erano anni così e in Nord Italia e Roma l’eroina scorreva a fiumi. Ragazzi poveri, ceto medi, ragazzi ricchi... non c’erano distinzioni. Figli di industriali con la Maserati biturbo a prender la “ roba” da spacciatori rintanati in quartieri squaliidi o parchi. Insomma la droga pesante ha devastato una generazione. E la sindrome da immunodeficienza acquisita era l’altra lama della falce. Le istituzioni usarono lo spettro dell aids come ( grandissimo) aiuto per debellare l’uso di eroina.
E funzionó. Però si pagò un prezzo elevato.
Migliaia di omosessuali o tossici vennero trattati da reietti. I primi, molti di loro per quel che ricordo, andarono all’estero. I secondi se fortunati finivano al Sanpa. Sennò morivano sulle panchine. Ci fu una sorta di epurazione ... erano gli untori. E spesso non venivano aiutati ma .. abbandonati.
Io stesso... IO... ero tra i due più giovani della compagnia del paese. Metà si faceva. Di loro metà morirono si overdose e metà di AIDS. Ed io terrorizzato da quelle notizie a scuola, sui tg, sui giornali... smisi persino di parlare ad alcuni di loro. Li vedevi.. i malati... scheletrirsi in pochi mesi. Allora le terapie non erano le attuali. Era terrificante. E tu avevi l’ansia perché ci avevi fumato insieme. Ti eri passato una birra.
Ci fu fatto un lavaggio del cervello: sesso poco e con mille menate. Magari da pochi anni l’avevo scoperto ed ora avevi paura a farlo. Pensavi alla tipa di sei mesi prima.. impacciati.. in palestra. Ora ...!sapevi che aveva un cugino tossico. Ma ti ritrovavi a pensare che aveva un cugino certamente con aids. E lei?
Ci dissero per anni che l’unica cura era la non promiscuità, o almeno mille precauzioni. I tossici si estinsero o li aiutammo a nascondersi dietro una vita di vergogna.
Io penso che allora ci manipolarono molto. Poco si sapeva all’inizio ma quel poco fu sapientemente ritrattato e poi servito alle masse. Al contempo erano gli anni della Milano da bere, il perbenismo e la voglia di immagini vincenti. Bisognava lavar via la m##da, e la m##da erano i tossici. L’arma definitiva non fu la lotta allo spaccio o una sorta di educazione civica. L arma risolutrice fu la paura. La paura dell aids!
Lavato l’abito, a livello quasi mondiale ( fatto salvo alcuni capisaldi come Zurigo e bassifondi inglesi o comeamericani), il patema del flagello scevrò pian piano. Se ne parlo sempre meno. Poi più. Nessuno parlo dei passi avanti delle cure: non in modo cosi intenso come ci si aspettasse. Dopo anni di paure ... trovata la quadra e le cure ormai non era più importante render pubblico a trombe suonate i risultati. Perché l’obiettivo era stato raggiunto: una bella candeggiata alla società. Lo sfoltimento di una generazione per metà nata perdente. Ed un ritorno economico non indifferente. Nel Nuovo Corso il vincente pippava. E non si faceva! Pippava l’avvocato e mille squali col colletto bianco ed il gessato. L’Italia e l’Europa tiravano ( non di naso) a mille e Reagan aveva gettato le basi prima per una America rinata, che ora con Bush andava a mille.
Tutta sta noiosa manfrina, ma i miei coetanei capiranno che son stato super sintetico, per dirvi che ... in altri tempi e sopratutto con altri modi... le società furono già mediaticamente controllate e poi veicolate grazie allo
Spettro di quel che fu chiamato Il Male del Secolo.
Non ci sono analogie mediche tra AIDS e Covid 19, è vero. Ma ve ne sono ad altro livello. Più intimo. E viscerale. La paura è lo strumento potentissimo che usa il Buon Pastore.
O il grande fratello. O chi preferite.
Personalmente credo nella scienza. Ma anche nei dati inconfutabili.
Sento e leggo tanti scienziati, ma mi sfugge qualcosa.
Biochimica una cosa... virologia un’altra cosa. Manipolazione genetica un’altra ancora.
A me manca il dato, l’unico, che mi interessa: la frammentazione strutturale dei decessi.
Sino ad allora permettetemi di sentirmi manipolato.
Ora basta giuro, cambio le mutande e la mascherina e scendo le cane che urinino!