segnalo questa interessante analisi del momento attuale e, soprattutto, delle prospettive future. E' sicuramente di parte e si può concordare o meno...
www.wumingfoundation.com/giap/2020...ta-senza-corpi/Si leggono e sentono sempre più spesso mantra come "nulla sarà più come prima", "ci dobbiamo abituare", ecc. Insomma si sta cercando di far passare il messaggio che andremo avanti così per un tempo indefinito e che comunque qualsiasi apertura possa essere revocata senza preavviso. Adesso stanno facendo passare come una grande concessione quello che dovrebbe essere un diritto inalienabile: la possibilità di frequentare la persona amata anche se non si è uniti da un legame ufficiale o da una convivenza. Però solo se questa persona è nella tua regione, beninteso, creando quindi amori di serie A ed altri di serie B.
E' passato il precedente pericolosissimo che un Presidente del Consiglio può auto-nominarsi padrone delle vite dei cittadini (fra l'altro il famoso DL del 31 gennaio a tutt'oggi non è stato ancora convertito in Legge dal Parlamento, se non sbaglio). Stavolta il motivo c'era, un'epidemia senza precedenti negli ultimi 100 anni, e bene o male tutti ci siamo adattati a fortissime restrizioni della nostra libertà personale, chi fin da subito e chi ci ha messo un po' ma poi si è adeguato magari sbuffando (io sono fra questi). Ma cosa potrà impedire a chi sarà Presidente del Consiglio fra 3, 5, 10 anni di fare la stessa cosa per un'altra epidemia, magari la semplice influenza stagionale, dicendo che è più mortale del solito, facendosi supportare da qualche scienziato (che se ne troverà sempre uno più pessimista degli altri). Potrà sempre dire che è meglio chiudersi preventivamente in casa piuttosto che contare i morti alla fine, e ovviamente mancherà la controprova su quanti sarebbero davvero morti.
Con lo stesso concetto, sarebbe meglio muoversi tutti a piedi per azzerare le morti da incidenti stradali. Perché non provarci, dai? Io al mio ufficio in un paio d'ore a piedi ci arrivo, anche un'ora e mezza se tengo una corsa leggera. O abolire il commercio di tabacco così da azzerare le morti derivate dal fumo e quello di alcolici per azzerare i problemi dell'alcolismo... ah no, lì lo Stato ci guadagna. Il rischio zero non esiste in nessuna attività umana, nemmeno nello stare fermi in casa (altrimenti saremmo tutti immortali). E chiunque oggi dica che apriremo tutto come prima solo quando saremo arrivati a rischio zero o è un cialtrone oppure un malfattore oppure semplicemente un sadico. Il problema è che magari sarà costui a dover decidere.
Ecco, torniamo al "nulla sarà più come prima". Tempo fa su questi schermi avevo provato a scrivere chi ci guadagna in questa situazione di confinamento: le grandi compagnie che commerciano su Internet, da Amazon in giù. I produttori e venditori di apparati di telecomunicazioni ed informatici, nonché gli operatori di telecomunicazioni. Le compagnie di intrattenimento e servizi vari su Internet, come Netflix e similari. I vari Glovo, Deliveroo ecc. che sfruttano dei ragazzi pagandoli pochi spiccioli per andare a consegnare il cibo a casa, rischiando l'osso del collo in bici o in motorino anche con pioggia o neve, perché sono pagati un tot a consegna e quindi sono motivati ad andare più in fretta che possono.
Il testo che ho postato approfondisce: ci guadagnano anche i datori di lavoro. Con la smaterializzazione dovuta al telelavoro ("smart working" come va di moda di dire adesso: ogni volta che in un testo ufficiale o sulla stampa compare un anglicismo non necessario, muore un Accademico della Crusca) si abbattono i costi vivi. I consumi di acqua e di elettricità sono a carico di chi lavora da casa, così come la connessione Internet. Magari in futuro si potranno ridurre i costi per gli affitti: se si adotterà un sistema di turni, come già adesso molte aziende stanno facendo, si potrà pensare di affittare un locale più piccolo. Se siamo in 10 ma andiamo 5 nei giorni pari e 5 nei giorni dispari, si può pensare di avere postazioni di lavoro e scrivanie condivise: un giorno le usa Topolino e il giorno dopo Paperino (una spruzzata di amuchina alla sera e via andare) e quindi si può prendere un locale grande la metà dell'attuale.
Inoltre la mancata aggregazione dei lavoratori (perché il posto di lavoro è anche un luogo di aggregazione, in cui si discute e ci si confronta) è una bella botta alle rivendicazioni sindacali: i dipendenti sono isolati ciascuno a casa sua e organizzare lotte comuni diventa molto più difficile anche perché mancano i momenti in cui queste discussioni sorgono (la pausa per il caffè, quella per il pranzo). Quindi lavoratori più deboli e padronato più forte.
Insomma, ci sono tanti grossi soggetti che avrebbero tantissimo da guadagnare se questa libertà vigilata si dovesse protrarre ancora a lungo, se non addirittura indefinitamente. E secondo voi questi non stanno cercando di fare pressioni sui politici? Nemmeno un po' di pressione?
Il pezzo citato mette in evidenza un altro aspetto: gli eventi dal vivo come partite, concerti, recite teatrali si dice che potranno riaprire però con capienza ridotta. Ecco, immaginiamoci un palasport, uno stadio, un teatro: ad esempio si potrebbe pensare di utilizzare una fila su due e nelle file con la gente usare un posto sì ed uno no. Capienza ridotta a un quarto. Al Palazzetto di Bologna potrebbero entrare 1400 persone. Quanto andrebbero a costare abbonamenti e biglietti per le squadre ? La massa del popolo non potrebbe più permettersi l'abbonamento al palazzo o il biglietto per il concerto, e andrà di streaming (a pagamento). Analogamente immagino che i ristoranti, gli alberghi, gli stabilimenti balneari con le restrizioni imposte sulle capienze finiranno per riversare i costi sui clienti. Quindi cultura, divertimento, svaghi e vacanze riservati alle élite, come prima della Rivoluzione Francese.
Per il cittadino italiano medio del futuro si prospetta una vita di assai poche soddisfazioni: sarà una vita fatta quasi esclusivamente di casa e lavoro (meglio se da casa anche quest'ultimo), si uscirà poco e sempre mascherati, si continuerà a fare la fila anche per comprare il pane (quand'ero ragazzo si ironizzava sui sovietici che facevano la fila per il pane...) non ci si potrà avvicinare a nessuno se non si vorrà essere additati come untori, gli amici sarà meglio vederli via web. E passato questo Covid-19 ci sarà sicuramente chi dirà: "Non abbassiamo la guardia, quindi meglio mantenere le restrizioni su distanziamento sociale, mascherine, spostamenti perché potrebbe sempre tornare, oppure potrebbe arrivarne un altro".
Per cui, ripeto quanto detto sopra, chi vi vuole convincere che "nulla sarà più come prima" o è un cialtrone oppure un malfattore oppure semplicemente un sadico. Vedete voi se lasciarvi convincere all'ineluttabilità di un futuro del genere.
Scusate la lunghezza, ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi fino in fondo, e lo invito a leggersi il pezzo che ho citato, che spiega il discorso molto meglio di me.