Sono educatrice cinofila professionista riconosciuta AICS, iscritta ad AIECI, certificata secondo la norma UNI appena uscita.
Dopo tanti errori con i cani che ho avuto al mio fianco nella vita, ho iniziato il mio percorso formativo all’arrivo di Maebh, e in un certo senso grazie a questo Forum.
Ovviamente sono d’accordo su una figura che affianchi i proprietari, possibilmente prima dell’adozione.
E sono dell’idea che l’affiancamento, se possibile, vada fatto da subito, per evitare errori poi difficile da correggere.
È importante rivolgersi a persone competenti e che ci ispirino fiducia.
Scusatemi se sono sempre molto sintetica. Quando dicevo che possiamo evitare di pensare a cani “soldatini” intendevo dire che l’educazione (del cane e del proprietario) dovrebbe prevedere aspetti che vadano oltre la proposizione di esercizi o correzioni nel comportamento: per esempio la corretta educazione al gioco, alla relazione con cani, umani e altri animali, all’interazione con l’ambiente, alla calma.
Cerchiamo fin da subito di creare cani competenti, che vivano serenamente nella società e, perché no, possano anche svolgere attività piacevoli con noi: ce ne sono tantissime e divertenti, non solo la classica agility.
Ma anche solo passeggiare nei campi a cane sciolto, sapendo che tornerà al richiamo, è un bel risultato educativo.
Conoscere le motivazioni profonde che guidano il comportamento del nostro cane è fondamentale per affiancarlo adeguatamente, proponendogli attività appaganti.
Tutto questo si costruisce, più che a forza di bocconcini, con la fiducia e l’atteggiamento incoraggiante, l’approvazione dei comportamenti positivi: più dei no, più dei bocconcini come premio, dire “bravo” quando serve ci consente di costruire una relazione di fiducia.
Il cane è un animale sociale: questo concetto dovrebbe essere alla base di ogni percorso educativo.