Come faccio a parlare di te ?
Oramai sei parte di questa grande famiglia come e più di me.
Quando questa mattina ti sei sdraiata con il muso sul mio cuscino e ci siamo abbracciati, ho pensato al nostro tempo insieme.
Allo scorrere dei giorni che ci sta unendo sempre di più...
Quattro anni fa mi hai scelto nel momento esatto in cui mi hai visto o annusato. Hai iniziato a seguirmi rimanendomi incollata al piede.
Mi fissavi ed io già viaggiavo con la mente verso ogni emozione che potevamo provare.
Sasha era ancora dentro di me in modo molto doloroso, e la ferita della sua partenza sanguinava copiosamente e non accennava a richiudersi.
Non VOLEVO che si chiudesse.
Avevo BISOGNO di soffrire per ricordarla meglio.
Ma poi ti sei avvicinata facendoti spazio sculettando come fai oggi, solo che allora oscillavi di più ed ogni tanto cadevi, o inciampavi...
Avevi già deciso che sarei stato tuo e che tu saresti stata mia.
Il viaggio è stato breve, con Sara che ti ha accolto fra le sue braccia coccolandoti e facendoti sentire calda e protetta.
Quella prima notte non la dimenticherò mai....
Tu, come Sasha, hai dormito con la mia mano che ti carezzava quando piangevi e che tu baciavi per poi appoggiarti ad essa per addormentarti più serena.
Eri lì, accanto a me, accanto a noi, accanto al mio desiderio assoluto di crescere assieme.
Questi anni sono volati, ed oggi, giorno del tuo 4 compleanno, sei ancora qui, sdraiata sui miei piedi aspettando di andare a dormire esattamente al centro fra Sara e me.
Adesso il mio sogno è cambiato... non vedo l'ora di osservarti mentre giochi con Sofia, mentre prendi i premietti dalle sue mani, mentre le riporti il bastoncino o ti sdrai sui SUOI piedi.
Adesso la meraviglia sarà guardare il sorriso di Sofia quando ti carezzerà per la prima volta, o il tuo volerla proteggere da ciò che credi pericoloso.
Piccola mia, sei entrata nella nostra vita e l'hai resa più piena, più viva, più vera...
Mi rendo sempre più conto che è l'unica vita che valga la pena vivere.
L'unica che voglio.
L'unica che mi fa essere me stesso.
Auguri, culona... e grazie per quello che ci hai fatto diventare... la tua famiglia....