Autore Topic: DAL CORRIERE DELLA SERA  (Letto 1020 volte)

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Offline MARCANTONIO

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DAL CORRIERE DELLA SERA
« il: 17 Gennaio 2012, 07:38:06 »
Di razza ma non solo: Milano capitale a 4 zampe Due giorni all'insegna della cinofilia di alto livello. Ma anche gare di agility dog e esibizioni di flyball, dogdance e disc dog   La 47esima edizione dell'Esposizione Internazionale Canina, la più importante d'Italia
Di razza ma non solo: Milano capitale a 4 zampe
Due giorni all'insegna della cinofilia di alto livello. Ma anche gare di agility dog e esibizioni di flyball, dogdance e disc dog

 Il welsh corgi che ha conquistato il «Best in show» alla 47esima Esposizione internazionale canina di Milano MILANO - Quasi quattromila cani di 300 diverse razze provenienti da tutti i Paesi europei e anche dagli Stati Uniti e dal Canada. I numeri della 47esima edizione dell'Esposizione internazionale canina di Milano, l'evento più importante di questo genere in Italia e uno dei più importanti a livello continentale, certificano la costante crescita della passione cinofila nella società occidentale e in Italia in particolare. Il trofeo del «best in show», il più significativo dell'intera gara, è andato ad un esemplare di Welsh Corgi Pembroke - razza originaria del Galles e resa famosa dalla regina Elisabetta II, che li adora e li alleva nelle sue tenute -, ma proveniente in questo caso da un allevamento russo. Sono invece italiani il secondo classificato, un Chihuahua, e il terzo, un Cirneco dell'Etna. «Ma al di là dei piazzamenti sul podio - commentano gli organizzatori - il livello della rassegna è stato generalmente altissimo, una vera e propria parata di campioni. Abbiamo visto sfilare tre quarti di tutte le razze ufficiali esistenti al mondo. E il grado di eccellenza messo in campo è stato davvero d'eccezione».
L'esposizione internazionale canina di Milano L'esposizione internazionale canina di Milano    L'esposizione internazionale canina di Milano    L'esposizione internazionale canina di Milano    L'esposizione internazionale canina di Milano    L'esposizione internazionale canina di Milano
PEDIGREE E BIODIVERSITA' - Razze rare, cani blasonati, animali le cui radici affondano nella storia. Il top della cinofilia. Sfilate di bellezza, cani in passerella, proprietari nervosi in attesa del verdetto. Un mondo che non tutti riescono a comprendere. Un cane è un cane, gioca e scondizola e ama il suo padrone sia che abbia oppure no il pedigree. «E questo è assolutamente vero - spiegano quelli del Gruppo Cinofilo Milanese, l'ente promotore della rassegna in collaborazione con Royal Canin -. Ma preservare le razze significa conservare la biodiversità, esattamente come avviene in natura». Si potrebbe obiettare che la differenza è proprio questa, che un conto è la natura e altro sono gli interventi dell'uomo. Ma bisognerebbe fare finta che non esistano alcuni secoli di storia in cui le diverse razze si sono evolute e perfezionate (tutte le razze canine sono nate con una finalità per affiancare l'uomo nella vita di tutti i giorni e di fatto sono progredite con lui) e sarebbe difficile negare che oggi il pastore tedesco e il chihuahua, l'alaskan malamute e il bichon frisé, siano animali della stessa specie ma con caratteristiche fisiche e comportamentali completamente diverse. Da biodiversità appunto.
METICCI DI RAZZA - Jolanda Vandoni, da 20 anni alla guida del Gruppo Cinofilo Milanese, del resto, non fa della razza pura un dogma per società e per la vita di tutti i giorni. E ricorda come proprio il suo gruppo - nato nel 1947 all'ombra della Madonnina, nella stessa città che nel 1881 vide per iniziativa del conte Carlo Borromeo, del conte Luigi Radice e del princie Emilio Belgiosioso d'Este i natali del Kennel Club Italiano, poi diventato l'attuale Enci - sia in prima linea nel sostegno ai canili comunali, nella pet therapy o nella promozione di iniziative come le aree «for dog only» nel capoluogo lombardo che puntano a creare maggiori spazi di socializzazione per tutti, cani blasonati e meticci, con l'idea che alla fine quello che deve essere sempre in primo piano è il rapporto tra l'uomo e il suo compagno di vita, «che poi alla fine è un rapporto d'amore». Buttiamo lì una piccola provocazione: a volte il mondo della cinofilia ufficiale è percepito come troppo distante dalla realtà, dalla vita della maggior parte di possessori di cani che non ha alcun interesse per regole, standard, blasoni. Perché non prevedere, al fianco delle tante manifestazioni collaterali della rassegna, anche una passerella fuori concorso di cani senza razza? Jolanda Vandoni sorride: «In realtà anche i cani meticci hanno accesso a questo evento. Non alla gara di bellezza, che è basata su regole internazionali che non possono non tenere conto degli standard, che nel caso dei cani fantasia ovviamente non ci sono. Ma nell'agility, nella dog dance, nel disc dog e in tutte le altre manifestazioni che mettono in evidenza le abilità e la simpatia degli animali e dove sono spesso proprio i cani non di razza ad ottenere i migliori risultati. E questo perché sono spesso più svegli, più dinamici e più versatili di cani rigidamente selezionati per uno scopo o una funzione, come lo sono fin dalle origini tutti quelli di razza».

 Massimo Perla e due dei cani presenti all'Esposizione internazionale di Milano LE ALTRE DISCIPLINE - Ma le discipline più spettacolari e coreografiche non devono essere viste come un modo per fare compiere al cane esibizioni da saltimbanco. «Tutt'altro - sottolinea Massimo Perla, addestratore dei cani attori per il cinema e pioniere dell'agility dog in Italia, che ha animato il programma collaterale della rassegna -. Preparare un cane per l'agility o per discipline come la dog dance o il disc dog significa dedicargli molto tempo e soprattutto significa farlo giocando. Il cane gioca e si diverte e il padrone con lui. Certo poi ci sono le gare e i premi, di cui ovviamente ai cani non interessa nulla. Ma anche in quelle occasioni loro vedono solo un momento di gioco. E il gioco è forse il modo migliore per creare interazione tra il cane e il suo padrone».
IL CAMPIONATO DI AGILITY - Nell'ambito della kermesse si sono svolti anche una gara internazionale di agility dog e il campionato italiano assoluto della disciplina. I vincitori sono stati Tracy B., un barbone condotto da Serena Gallery, per la categoria small; Ribes, un border collie condotto da Omar Badini, per la categoria medium; e Bluz, anche lui un border collie condotto da Paolo Ciaghi, per la categoria large.

 Alessandro Sala
Teo Artu' e Rocky

 


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