Ragazzi, ognuno di noi ha cuore e coscienza. Pero' e' inopinabile che dinanzi a certe situazioni bisogna avere una forza ed uno spirito non comuni. Mettere in preventivo costi, ansie, problemi, sbattimenti che non eran previsti. E metter nel bagaglio pure una buona dose di dolore e sofferenza. E' indiscutuibile.
VI PORTO LA MIA ESPERIENZA:
Noi abbiamo adottato una beagle di Gren Hill, la mia Luna, e ben sappiamo cosa vol dire accasarsi un cane con problematiche o traumi radicati. E che porta in dote un bagaglio genetico non certo ottimale . Nel ns caso cani nati in batteria mischiando fratelli e sorelle, quindi potete immaginare. Luna la adottammo a 7 mesi e gia' le avevano operato una mammella, ora ha 7 anni e sta bene,generalmente. Ma ha L'invecchiamento precoce ed e' soggetta a disturni intestinali . I soldi spesi per le varie cure, le visite, accertamenti da parte anche di comportamentalisti ( per scrupolo), sterilizzazione, ecc ecc.....non si contano. Le ansie e le preoccupazioni? Pure.
Quindi.
E' verissimo che affidarsi ad allevamenti seri non elimina al 100% la probabilita' dell'insorgenza o presenza di patologie. Sempre noi ne siamo la prova, con Kira.
Ma , come detto millemila volte, screma drasticamente lo spettro delle probabili patologie. E, per quelle rimaste, riduce assai la % che possano insorgere.
Diversamente adotate un tato con problemi conclamati ( es. tato displasico) presuppone esser disposti a far sacrifici.
Ancor piu' adottare un tato di provenienza genetica dubbia, con sintomi diversi riconducibili a piu' problematiche. Quindi tassativamente soggetto ad uno screening iniziale compelto per capire bene a cosa si va incontro.
Non voglio passar per cinico, e chi mi conosce di persona sa' che famiglia siamo. Pero' oggettivamente va considerato il fattore psicologico ( umano) in primis: non e' facile, ne' comodo, ne' tantomeno agevole affrontare ansie e paure out od std in luogo di quelle normali , scandite da gioie e serenita'.
Se , ma non mi pare sia questo il caso, l'allevatyore decidesse di rendervi il danaro e lasciarvi il tato....allora FORSE le cose cambiano. Decisamente si a livello economico, pelomeno. Ma da quel che traspare l'ipotesi migliore e' un reso. E i resi...da quelle parti...sappiamo che fine fanno. Non e' facile. Deontologicamente assolutamente no.