Ieri ho avuto uno "scambio di idee" con una tipa al campetto, lei portava il figlio e io Marty. In questo campetto c'è una fontanella, dove Marty (che ha imparato da poco a bere "dalla canna", e io sono tanto contenta) si ferma spesso a bere.
La tipa ci vede, si avvicina e mi dice, con aria da maestrina: "Ma secondo lei io ci devo far bere mio figlio dopo che "ci si è attaccato" il suo cane?"
Io:
"Beh, faccia come crede..."
Lei: "Come faccio come credo, secondo lei è igienico?"
Io: "Scusi signora, questo è un posto pubblico, lei ha idea di quanti cani randagi vengono a bere da questa fontanella? Se ci vuol far bere suo figlio pensi a questo magari, non al mio che ha tutti i vaccini ed è sicuramente più in salute di me, di lei e di suo figlio messi insieme"
Lei: "Sì ma io sto vedendo lei, non i cani randagi e vedere che lo fa il suo mi fa schifo, quindi a lei lo posso dire,
ai cani randagi no"
Io: "
Beh, del fatto che lei non possa parlare coi cani randagi, sono molto dispiaciuta
credo di non poterla aiutare. Ma credo che si debba fare una ragione del fatto che loro continueranno a bere qui, anche se io dovessi impazzire, darle retta e non far più bere il mio cane in questa fontanella... a questo punto il problema le rimane, vuole continuare a far bere suo figlio qui? Ma io non posso risolverglielo"
Lei mi ha guardato, ha alzato gli occhi
e mi ha detto: "In effetti..."