Ciao, prima di tutto vorrei scusarmi con te per il tono forse troppo duro con cui ho risposto . È vero che innanzitutto nelle situazioni occorre trovarsi e quindi dietro una tastiera è troppo facile scrivere che cosa fare o giudicare. Io da ragazzina (dai 13 ai 27 anni) ho avuto in pechinese,Yang, lo aveva preso mio papà per far passare la paura dei cani a me e mia sorella. Ha vissuto 13 anni con noi e caratterialmente nulla a che fare con Maggie. Ogni tanto pinzava,sempre mia sorella, una volta anche sul viso ,vicino al naso, mai volendo far male , ma se lei gli andava a rompere troppo le scatole lui prima avvertiva poi se lei continuava allora pinzava. Con me mai, perché avevo capito benissimo quando gradiva essere coccolato e quando preferiva essere lasciato in pace. Mi rendo conto, come ti ho già scritto, che la bimba è troppo piccola per captare certi avvertimenti ed è comprensibile che magari lui passato da figlio unico a terzogenito sia un po' geloso e spaesato perché giocoforza con due bimbi piccoli il tempo da dedicargli si riduce comprensibilmente e in più anche tua figlia sentira'l'arrivo del fratelloe quindi magari scarica l'agitazione giocando in maniera un po' troppo irruenta con il cane. Auguro a Ginger di trovare una nuova famiglia, magari con ragazzini un po' più grandicelli e a voi di serbare i ricordi di tutti i bei momenti passati insieme. Anche il desiderio di essere tu a scegliere la nuova famiglia oggi ripensandoci lo leggo non come gesto arrogante ma come atto d'amore nei suoi confronti.Immagino non sia facile lasciarlo andare, è un pezzo di cuore che se ne va. Forza Ginger, vedrai che ce la farai!!!
Ti ringrazio Dani di aver riletto con attenzione..
Non me la sono presa con nessuno come vedi perché sapevo benissimo che è una situazione che noi in primi luogo troviamo assurda e mai pensavamo di arrivare a questo bivio.
Noi siamo a pezzi per questa storia.. letteralmente...
ma credo che la nostra maturità stia anche nel capire che c'è e ci DEVE essere un limite e umilmente capire quando ci si deve fare da parte, ma non con qualsiasi cane (come dicono alcuni).. ma con lui..
LUI che ha un problema che il 99% di possessori di cani non capiscono davvero, ma conoscono solo per sentito dire... e non gliene faccio certo una colpa..
La nostra stessa veterinaria ci ha detto "tranquilli, ci sono anche gatti ciechi che saltano da un mobile all'altro.. ma poi lui è un tranquillone.. vedrete che non cambierà nulla.. la vista per i cani non è così importante "
La gestione di un cane cieco giovane (la distinzione con un cane cieco anziano è FONDAMENTALE) È tutt'altro che una passeggiata...
Sicuramente è un'esperienza unica e magnifica da un certo punto di vista, ma se non affrontata con i giusti strumenti e il dovuto impegno e motivazione, è molto frustrante.
Quando sento alcuni che si lamentano perché il cane tira.. perché vuol sempre giocare con la pallina....
Ginger non ha MAI giocato con un legno o con una pallina.. l'ho sempre dovuto tirare io (prima di sapere che era cieco o che lo stava diventando)...
Ma tutti: " ma si.. è il suo carattere..."
Noi possiamo dare ancora molto ad un cane, ma Ginger in questo momento richiede una tranquillità e attenzione che noi facciamo davvero fatica a dargli per ovvie ragioni. Non per mancanza di tempo, ma perché non posso certo prendere i bambini e tappargli la bocca quando fanno i capricci o hanno le coliche... ad esempio..
E lui ha bisogno di tranquillità per evitare iperreazioni come le due successe in questi due anni ( escludendo i tentativi di fuga dal giardino quando non ci siamo).
Situazioni di NORMALE gestione famigliare possono esser lette come situazioni di "ansia"... Figuriamoci situazioni definite di stress per un cane sano.. (vedi passeggiata in una via affollata)
Ricordo che ci stavamo vestendo e cambiando le scarpe per uscire.. Non era una festa di compleanno di mia figlia ( ad esempio)
Certo potremmo ancora andare avanti studiando altre soluzioni con lui, cambiando ancora il modo di vivere in casa e fuori, trovare altre vie di contatto.. sempre con l'aiuto di Luca (tanto per dire che Luca l'abbiamo cercato il giorno dopo che ci hanno dato il responso sulla sua cecità).. Non ci sogneremmo mai di fare di testa nostra! Non l'abbiamo fatto prima, figuriamoci ora..
Però diventa ancora più faticoso per tutti.. Ginger compreso.. e forse, dico forse, la fatica (ulteriore) finirebbe per esser talmente tanta che alla fine ci si ritrova tutti a rinunciare a tanto, forse troppo, perdendosi il bello della condivisione della vita. E questo anche per Ginger e i bambini.
Noi non abbiamo la pretesa di sentirci I MIGLIORI, anche se siamo sicuramente meglio di tanti altri (parlo in generale eh? Non sentitevi attaccati please..).. sicuramente ci sono persone e famiglie che IN QUESTO MOMENTO potrebbero esser meglio di noi, per lui.
Se non dovessimo trovare nessuno di adatto, è ovvio che non lo lascio in pensione a vita.. piuttosto lo riportiamo a casa e procediamo con tutto l'impegno che ci vorrà.. ma la nostra sensazione è che tutto suonerà un po' come "ecco, ora anche questa cosa che avrei voluto fare così, invece dobbiamo evitare di farla o farla cosà"...
SE riuscissimo a trovare poi una soluzione per Ginger, al di là della decisione di quando prenderlo, l'idea di ricominciare una nuova avventura con un cane sano (o almeno si spera) e fare tutto o in parte ciò che non abbiamo potuto fare con lui, non credo sia un pensiero da condannare.. sperare in un minimo di normalità credo sia umano.. Non egoistico.
Concludo dicendo che..
Ogni volta che mi rimane il grasso del prosciutto nel piatto mi giro verso la sua cuccia.... ziopera..
Voglio inoltre ringraziare Nora per la sua testimonianza, costruttiva, che ha sicuramente contribuito ad aiutare qualche lettore a ripensare magari ad un giudizio dato in maniera un po' superficiale.
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