Autore Topic: gatto dentro/gatto fuori  (Letto 5758 volte)

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Offline arajia

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gatto dentro/gatto fuori
« il: 02 Ottobre 2012, 14:19:13 »
Scrivo qui per non andare  OT nei post di debby. E scrivo qui perché so che siete persone sensibili ed aperte. La premessa è che sì in molti contesti è preferibile la vita da gatto alla vita d’appartamento. Ma … è bene sapere che la vita da gatto può essere condotta anche in aree chiuse senza che il gatto soffra di questo. Ovvio … bisogna mettersi in “modalità felina” e non caricare di sentimenti ed aspettative umane il nostro piccolo amico.
Provo a spiegarmi partendo sempre dall’etologia. Cosa fa un gatto durante il giorno?
Sonnecchia
Perlustra e pattuglia il territorio
Si alimenta
Fa i bisogni (particolare non da poco perché il gatto è una preda ed in quei momenti è estremamente vulnerabile)
E nei contesti sociali (quindi in presenza di abbondanti risorse ed in presenza di altri gatti/cani/persone all’interno del suo gruppo) mantiene comportamenti infantili come il gioco ed il grooming
I gatti poi sono estremamente abitudinari. La perlustrazione ed il pattugliamento del territorio sono attività giornaliere: quindi se il suo territorio prevede un area compresa tra la casa e l’esterno il gatto sentirà l’estremo bisogno di controllarlo tutto! E se gli è impedita l’uscita miagolerà, non perché è triste, ma perché ci ha addestrati bene. Lui sa che quando miagola davanti alla porta noi gliela apriremo. E se non lo facciamo penserà che siamo un po’ stupidi e miagolerà di più per farsi capire bene. Ma questo succede anche se il gatto non ha accesso all’esterno. Un gatto in casa se trova una porta chiusa farà di tutto per farsela aprire!!! Lui non percepisce fuori/dentro. Ha semplicemente costruito una mappa mentale dei suoi luoghi. Ed è felinamente scorretto concedergli l’uscita una volta sì e l’altra no.
Se pensate che un gatto che sta in casa sia un gatto disagiato perché miagola vi dico che non è così. La manifestazione del disagio nel gatto passa attraverso i suoi tentativi di auto-rassicurarsi ovvero posture, pipì fuori posto, leccate isteriche e nei casi più drammatici apatia e fusa.
Un altro pensiero umano è che il gatto che vede vita fuori dalla finestra o al di là del terrazzo sia triste perché non può uscire e che se si fionda giù sia per fuggire dalla sua triste prigione.  I gatti amano osservare. Un gatto può stare ore su un terrazzo a guardare giù, ma è un po’ come noi quando leggiamo un libro. Lui osserva, ascolta ed odora l’aria. Tutto questo gli racconta qualcosa …. Ed è per lui una piacevole attività. Il fatto che si butti giù dalla finestra significa solo due cose: o ha visto qualche cosa che lo ha incuriosito o è caduto cercando di acchiappare una mosca o un uccellino.  I gatti hanno un equilibrio eccezionale, ma quando sono in modalità caccia non badano a questo … la natura li ha dotati di un perfetto sistema di caduta (da altezze ragionevoli)  quindi si possono concentrare sulla preda e  non sul rischio.  Ed è per questo che cadono ….  La curiosità verso le cose nuove è ben visibile anche a casa. Qualsiasi cosa si porti da fuori il gatto l’andrà a conoscere ed a sperimentare.
Un gatto felice non è necessariamente un gatto “libero”; certo è più facile fargli fare il gatto fuori che fargli fare il gatto dentro, perché un gatto dentro deve necessariamente avere un compagno umano sensibile alle sue necessità etologiche e che si occupi del suo star bene agendo attivamente.

Offline valevalevale

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #1 il: 02 Ottobre 2012, 14:28:07 »
Hai ragione ma dipende anche dal gatto e dal suo carattere. Io ho una micina rossa di 12 anni, 2kg scarsi di gatto 'da cassonetto' e lei è sempre dentro e fuori (casa nostra ha il giardino), più fuori che dentro e anzi, quasi sempre dorme fuori nella casetta di legno mai usata da Tweety e entra di mattina, poi esce di nuovo e così via. Ha le crocche anche in garage e quindi è assolutamente autonoma ed esce con qualsiasi condizione atmosferica, salvo poi stare con me sul divano la sera, ma poi esce di nuovo. Lei chiusa in casa impazzirebbe, eppure in giardino non si allontana ma ha i suoi posticini e viene sempre a salutare quando torno a casa e, se c'è il cane con me, ci aspetta seduta fuori dal cancello e poi le si strofina sul muso.
Il Maine coon invece non esce nemmeno se lo butti fuori di peso, al limite si mette sul davanzale della finestra e guarda fuori. Gli viene la fantastica idea di uscire solo ogni tanto quando diluvia ma lo freno perché con quel pelo è un disastro. Lui presidia perennemente la ciotola, altrimenti si sposta fra cuccia e divano. Un vero gatto poltrone, assolutamente poco felino ma molto simpatico.

Eccolo il nostro gatto, pardon 'gatta' da guardia:

Offline valevalevale

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #2 il: 02 Ottobre 2012, 14:33:33 »
Dimenticavo, la suddetta micina rossa cadde dalla finestra della mansarda, si ruppe un dente ma nessun altro problema ci mattino stesse cercando di acchiappare qualcosa e io pensavo di essere matta perché ero sicura che fosse su con me e che la porta fosse chiusa e poi la ritrovo in giardino.

Offline arajia

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #3 il: 02 Ottobre 2012, 14:45:19 »
Il mio gatto incidentato al ritorno dalla clinca dove è stato un mese, si reggeva a malapena tanto era secco, con i punti freschi del secondo intervento e le gambe posteriori che ancora non muoveva bene è riuscito a trascinarsi davanti alla porta di casa facendo maooo ... io l'ho guardato e gli ho detto "ci sei o ci fai?"
Solo con tanta pazienza sono riuscita ad abituarlo dentro. Creandogli un nuovo territorio e nuove abitudini. Le prime settimane ha sofferto? Credo proprio di sì, ma ora è nel suo bel nuovo mondo, sereno, sicuro e attivo!

Offline PAMandCO

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #4 il: 02 Ottobre 2012, 15:11:09 »
Ribadisco che non penso che un gatto che vive in casa debba essere necessariamente infelice. Semplicemente ho riportato la mia esperienza e il mio modo di intendere la sua vita. Io vedo che lei é felice di esplorare l'esterno, di sdraiarsi al sole, di giocare con Aylin nel prato e soprattutto vedo che é molto più tranquilla e serena rispetto a quando non la lasciavo uscire (anche se magari sono solo idee che mi faccio io ^-^ ) Poi ci sono i giorni piovosi o particolarmente freddi durante i quali preferisce rimanere al caldo a dormire e non chiede di uscire e io lascio che faccia come preferisce.
 
 
Ciascuno ha il cane di cui ha bisogno.

Offline Debby

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #5 il: 03 Ottobre 2012, 10:30:29 »
Discussione interessante perchè non si parla spesso di etologia felina.
Secondo me il primo passo per capire gli animali è non umanizzarli e valutare caso per caso le esigenze di ciascuno. Può esserci il gatto più indipendente che non ama avere contatti troppo ravvicinati e prolungati con le persone, quello più pigro che adora poltrire sul tiragraffi, quello che ama esplorare e cacciare, ecc. Credo sia importante agire in base al micio che abbiamo davanti che, in quanto individuo, è unico ed ha necessità proprie e specifiche.
Reprimere l'istinto di un felino a priori non lo trovo giusto, per me sarebbe maltrattamento.
Io e la mia famiglia abbiamo avuto due gatti, entrambi abituati a stare sia in casa che fuori. Mia sorella fin da cuccioli li ha abituati all'ambiente esterno, accompagnandoli durante le prime uscite con tanto di pettorina e guinzaglio, facendogli conoscere il giardino, il boschetto dietro casa, l'orto, esplorando insieme a loro le zone ok ed evitando quelle non ok, tipo la strada (se necessario, associando uno stimolo negativo alla zona non ok). Secondo me è importante impostare delle buone basi e capire il soggetto nella sua specificità. Il resto viene da sè.

Offline arajia

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #6 il: 04 Ottobre 2012, 12:30:16 »
Volevo precisare che per dentro intendo un'area protetta che può essere casa e giardino. In questo caso basta mettere il giardino in sicurezza per eviatare che micio riesca ad andare oltre. Un'area verde è senza dubbio un vantaggio per il gatto e soprattutto per il suo umano che non deve ammattire ad arredare la casa ad oc. Per fuori intendo la possibilità di oltrepassare l'area sicura per andare in luoghi non protetti. Un mio gatto ha a disposizione presso la sua famiglia un'intera fattoria con tanto di laghetto completamente recintata. L'area è vastissima, ma nonostante ciò il micio perlustra sempre i confini ...
La decisione gatto dentro/gatto fuori è un calcolo di rischio/beneficio. Qual'è il beneficio del gatto nell'avere la possibilità di raggiungere luoghi pericolosi? Qual'è il rischio di un gatto nello stare all'interno dell'area protetta? L'individualità è certo un fattore importantissimo nella determinazione di questa scelta, ma mi piacerebbe che passasse anche il messaggio che il fatto di stare dentro (dentro un'area protetta) non significa far star male il gatto e che se dà segni di disagio esistono dei modi per far sì che questo disagio passi.

Il gatto è abitudinario e le routine della casa prevalgono quasi sempre sul suo istinto! Il solo fatto di riuscire ad adattarsi ai nostri orari equivale per il gatto a sacrificare l'istinto (che lo vorrebbe attivo nelle ore crepuscolari ovvero dopo il tramonto e prima dell'alba) per adattarsi alle abitudini della casa. A patto che non sia stato il gatto ad addestrarci ai suoi orari! Di certo uscire con la pettorina non fà parte delle pratiche istintive feline  ;D come la socialità verso gli umani non è un fatto istintivo, ma di apprendimento: prendi un gattino di 10 giorni ... tenterà di soffiare a qualsiasi cosa non abbia le sembianze e l'odore di mamma gatta e fratellini. Se lasciato al suo istinto imparerà ad essere schivo e diffidente. Solo l'approccio sicuro di mamma gatta verso le persone e solo esperienze positive del micetto verso gli umani gli faranno apprendere ad essere socievole.
L'apprendimento dei gatti è un mondo assai affascinante, che però non ho ancora approfondito. So solo che un gatto non apprende per compiacere gli umani, ma per ottenere qualcosa di piacevole che può essere un premio in cibo o la conquista di qualcosa che lo appaga. Credo che l'apprendimento alle uscite con la pettorina sia un buon compromesso sempre che si riesca anche in questo caso a valutare caso per caso, ad agire per gradi ed a mantenere l'abitudine.

Offline sere sere

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #7 il: 04 Ottobre 2012, 13:21:55 »

Noi abbiamo un totale di 3 gatti: 2 gatte soriane - Piccy, classe '97, e Mimma (2002) - e il norvegese delle foreste (che va per i 2 anni) dei miei vicini-condomini.
Abbiamo un grande giardino con parte di orto/campo, che tra l'altro confina con il giardino della cugina di mia mamma, che abita accanto. Quindi, in definitiva, hanno a disposizione anche quest'altro giardino. Nonostante ciò penso non ci sia possibile evitare che i gatti vadano in esplorazione fuori... Meno male che i cancelli nostri e della cugina di mia mamma danno su una strada senza uscita, che termina in un piazzale e poi ci sono stradine pedonali. C'è un altro cancello per noi, che dà sulla via principale, però è "pedonale" (non carrabile) per il quale ovviamente abbiamo un occhio di riguardo. Comunque è molto chiuso, quindi non ci sono fessure per permettere passaggi, credo nemmeno per un topo.
I gatti vivono appunto frequentando molto il giardino.
Quando i gatti erano piccoli, quindi nei primi mesi di vita, li abbiamo tenuti esclusivamente in casa, per poi farli uscire gradualmente in giardino...
La mia vicina-condomina ha fatto altrettanto. Adesso che il suo è grandicello mi diceva giusto l'altro giorno che la mattina presto (verso le 6? 7) gli "rompe" perché vuole uscire!! All'inizio erano molto dell'idea di tenerlo in casa - ed io li capivo perfettamente - poi si sono, credo, rassegnati a farlo uscire anche in giardino. ::)
Quest'estate, per dire, mi sono occupata anche di lui per 15 giorni mentre loro erano andati in Sicilia per le vacanze. Non è stato un problema, in quanto tutti i felini sono abituati ad avere un punto di ristoro (che io chiamo l'Osteria :D ) nel mio garage, con a disposizione acqua, cibo ecc. :)
Non è difficile immaginare che comunque mi sentivo apprensiva e responsabilizzata... Comunque è andato tutto bene (naturalmente ne sono felice), dato che Benji si presentava puntuale per i pasti assieme alle altre 2 gatte e che lo vedevo scorrazzare in giardino ed è tutt'ora abituato anche così... :)
Scusate il papiro :)

Offline sere sere

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #8 il: 05 Ottobre 2012, 13:25:33 »

Dimenticavo un particolare - probabilmente importante - ovvero che tutti i nostri gatti sono sterilizzati... :)

Offline arajia

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #9 il: 05 Ottobre 2012, 13:45:44 »
Hai fatto bene a precisare  ^-^
Immagino l'osteria al momento del pasto .... che buffi!
Se proprio non si può fare a meno di farli uscire almeno che siano sterilizzati ... si evitano malattie infettive, scontri all'ultimo sangue e peregrinamenti di chilometri. Anche i maschietti eh!!! Perché di solito sono i proprietari dei maschietti che evitano l'intervento .... ma sono quelli che fanno (e si fanno) più danno!!

Offline PAMandCO

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #10 il: 05 Ottobre 2012, 14:43:36 »
Hai fatto bene a precisare  ^-^
Immagino l'osteria al momento del pasto .... che buffi!
Se proprio non si può fare a meno di farli uscire almeno che siano sterilizzati ... si evitano malattie infettive, scontri all'ultimo sangue e peregrinamenti di chilometri. Anche i maschietti eh!!! Perché di solito sono i proprietari dei maschietti che evitano l'intervento .... ma sono quelli che fanno (e si fanno) più danno!!
:001:
Ciascuno ha il cane di cui ha bisogno.

Offline valevalevale

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Re:gatto dentro/gatto fuori
« Risposta #11 il: 05 Ottobre 2012, 22:56:22 »
I miei gatti sono entrambi sterilizzati e anche Tweety.

 


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