Autore Topic: Quella memorabile notte in cui salutammo la Trance  (Letto 1604 volte)

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Offline M.Rosa&Renny

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Quella memorabile notte in cui salutammo la Trance
« il: 16 Maggio 2019, 15:01:53 »
Ciao ragazzi, oggi per caso ho scoperto che e’ la ricorrenza di un evento bellissimo & storico per i cultori di un certo tipo di musica, evento al quale ho partecipato ben 21 anni orsono. ma per darvi l’idea di cio’ che e’ stato, necesita una ( sob…) lunga  premessa. Avete voglia? Ok, allora seguitemi.
Qualcuno di voi gia’ sa che dai primi anni 90 sino al 97 ero grandissimo appassionato al genere classic trance. Un genere nato dalla fusione della vecchia techno con sonorita’ ambient e pop. Nata in nord Europa ,  Belgio e Germania, subito dopo la caduta del muro. Anche se Giorgio Moroder o i Freur ( Doot Doot e’ una canzone assolutamente da viaggio..) gia’ nei primi anni 80 sperimentarono questo nuovo genere.  La classic trance si’ e’ evoluta  pian piano in progressive. Una miscelazione di suoni ma anche  melodie cantate ( esistono pezzi di vocals trance da commozione) capaci di farti realmente volare. Con un basso numero di BPM ( quindi non parliamo di PUM PUM o peggio PUMPUMPUM…non e’ hardcore !), utilizzo di campionatori e strumenti musicali tradizionali. Archi, pianoforte. Melodie ricercate, a volte riprese da temi noti ( un esempio puo’ esser la versione trance di Last of the Mohican) ma perlopiu’ create da autori o DJ davvero epici. Cito Jam & Spoon perche’ Age of Love e’ stato definito il primo vero  pezzo trance, tra gli italici   DJ come  JT Vannelli, Francesco Farfa , Ricky Le Roy o anche gruppi come Sumbeam ed ed  il ben piu’ noto a livello mondiale Moby. Era tempo di Vocalist poi entrati nella storia ( ne cito uno solo italiano: il Principe Maurice…se lo cercate in qualche video prendete un colpo. Persona coltissima e spiritosa.) presentavano le serate con gusto e presenza scenica. La trasformazione in progressive, quindi un piu’ elevato ritmo ( crescita decisa di BPM) , se all’inizio fu’ una splendida evoluzione…negli anni perse identita’. La miscellanea continuo’ con la soft core prima e l’hard core dopo : non fu felice. Decisamente a fine anni 90 termino’ un’era musicale importante. Che era strettamente legata , in maniera imprescindibile, ad una “presenza” decisamente elegante. A maniere garbate . A locali riservati. La gente  appassionata di classic trance e della prima progressive vestiva bene: l’abito era di rigore. Non si ballava ne’ si sciamannava in maniera tarantolata . Tassativamente proibito ridursi in condizioni pietose o improbabili.  Si abusava? Si. Ma….con un certo riservo. Ora la trance sopravvive ( in Italia non piace cmq…mentre tra Svizzera , Olanda, Germania ancora fa’ proseliti) ma e’ declinata in decine di sottogeneri, dall’OGA alla European passando per la psyco. Esistono ancora pezzi sublimi…ma sono rari e decisamente si e’ persa  l’impronta di genere, gia’ da almeno un decennio. I locali culto, che dapprima nacquero come Club,per mia fortuna eran diffusissimi in nord Italia. E se per ascoltare la bella  progressive dovevi scender col bus in Toscana ( Insomnia Discoacropoli d’Italia , Duple’, Kama Kama)…se invece amavi la trance ed eri lombardo si andava a nozze. Se ti allontanavi tanto in auto andavi all’Ultimo Impero, a Torino. Uno sfarzo pazzesco in un locale immenso, opulento. Ma le serate trance erano contate. Senno’ in Lombardia andavi al Bobadilla , Capogiro, Scaccomatto , Dylan, Anghelus, Illiria, Number One.. E ci andavi quando era serata  tema classic trance. Ma esistevano locali dedicati, dove proponevano sempre e solo la trance , con ospitate eccellenti. Spiccava  il Freeway, nella bergamasca a Telgate. Una discoteca elegantissima, molto molto selettiva, ben curata. In assoluto la Casa della Trance lombarda. Il Fiorenudo, poco distante : meno curata…tutta underground ( si…era sottoterra!!) ma da culto. Fluid, sembre a BG. L’Antiqua, tra BG , MB e LC, un vero e proprio reserved club ( si chiamava Antiqua club of clubs …infatti) con tessera di ingresso. O il SestoSenso sul lago di Garda. Milano….stranamente non ha mai proposto tra le sue millemila disco una realta’ votata al proponimento della trance. I famosi locali come lo Shocking riempivano tutte le sere, che facessero commerciale cosi’ come hip hop. Milano era fuori dal panorama trance, ed i milanesi appassionati migravano come noi. In ragione del fatto che nel ns Belpaese i frequentatori delle disco han sempre preferito sonorita’ dance, techno, house o hardcore…chi seguiva la trance la seguiva in maniera nomade. Si girava per locali, per eventi. Ci si conosceva davvero quasi tutti…o almeno di vista. Ed era la normalita’ trovare un appassionato al venerdi sera sul Garda e ritrovarlo, due venerdi dopo, in Toscana a Ponsacco! Era una sorta di migrazione, alla quale gli appassionati si adeguavano con piacere. Nascevano amicizie, contatti, relazioni amorose persino.Si seguivano i DJ per mezza Italia e…dopo un paio di anni…eri entrato nel giro. Quindi conoscevi personalmente Farfa, bevevi una cosa con Franchino ( e chi lo conosce sa’ di chi parlo…e cosa parlo  ). Avevi omaggi, ingressi, partecipavi ad eventi riservati. In un’era di primi telefonini, ma privi di connessione  Internet, gli SMS la facevan da padrone. E chi aveva Pc con rete ( in ufficio come a casa) usava le mail ma con mooolto meno bacino utenti rispetto ad oggi. Abitando a LC, quindi ad un’ora scarsa di auto da CO e da Chiasso, ero fortunato. In Svizzera la trance spopolava ed eventi come la Love Parade o il  Trance European Festival eran popolari e si svolgevan di sovente. Ma anche nel nord Italia qualcosa , dal 1994, iniziava a muoversi , sulla falsariga dei cugini orologiai e dei germanotti….e sarebbe diventato qualcosa di indimenticabile. Tornando ai nomadi della trance, qualche promoter/organizzatore di eventi  lungimirante che lavorava nelle disco  dove  bazzicavo, unitamente ad un paio di agenti , ebbe una idea: se questa gente ci segue per mezza Italia, segue i DJ, compra le MC, partecipa alle serate a tema….creiamo un qualcosa che formalizzi o meglio renda vantaggioso per loro continuare a farlo. Nacque cosi’ Il Circuito. Un circolo di persone che vengono “ufficialmente” definite . A me lo propose direttamemte Killer Faber, allora resident DJ dell’Illiria. Me ne parlo’, aderii al volo. In pratica ti veniva consegnata una tessera nominativa, con tanto di foto e dati personali, che pagai una sciocchezza. Se eri parte del Circuito avevi in anteprima tutte le news relative a eventi o serate. Non facevi code agli ingressi delle disco durante le serate trance ( o mai in quelle disco che facevan solo trance). C’eran sconti di vario tipo, inerenti al settore musicale.  Partecipavi soprattutto ad eventi a numero limitato. Ed era quello che interessava a me! Infatti in quegli anni, come scrivevo sopra, si iniziava ad organizzare eventi trance in grande, con ospiti di primordine e location adeguate. Non certo come i rave techno da capannone abbandonato ( ad un paio sono andato, per curiosita’: musica altissima ed inascoltabile, gente strafatta, posti pericolosi…) Mettiamoci  che parecchi miei coetanei o quasi , appassionati di trance,  eran “figli di qualcuno”. Avevan patrimonio, insomma. Ed avevano soprattutto le location!! E che location! Private, immense, adeguate, lontane da possibili invasioni barbariche.  Per dovere di onesta’ non e’ che proprio si dormisse in Italia: gia’ nel 92 e 93 eran nati gli  Exogroove. Equivalente italiano, in scala ma non troppo , alle varie Love Parade o Trance Festival.  Era un ragazzo milanese, il Gabon, che sviluppo’ il pogetto tanto da diventare famoso e spostare l’Evento Exogoove anche in Grecia, a Losanna, nel Nord Europa…e uno al mese lo faceva a Milano, all’Atlantique ( che si rivelo’ l’unico locale milanese degno di nota nel panorama trance). Gabon divenne ricco e famoso, perche’ capace ed arguto. Pero’ piaceva l’idea , ad altri promoter meno famosi, di creare un evento diverso. Molto piu’ in piccolo. Molta meno gente. Molto piu’ curato, nei dettagli.  Soprattutto…solo con ingresso a gente selezionata, che ci si conosceva. E Il Circuito era l’ossatura portante, perche’ in centinaia come me si iscrissero. Compresi chi , poi, avrebbe fornito luogo adatto ad alcuni di questi memorabili eventi E qui finisce la lunghissima premessa. Stanchi? chiudete e fanculizzatemi. Curiosi? Seguite il resto !
L’EVENTO
Era aprile ed ero al Freeway. Pre serata, luci ancora soffuse e musica basso volume. Io e la mia ex  ( che mi seguiva in questo itinerare musicale, dal quale era cmq affascinata quanto me) stavan parlando con un tizio che faceva parte dello staff del locale . Mi dice che uno del Circuito sta organizzando un evento. Epico. Con un ospite internazionale. Perche’ la Classic Trance e’ finita, o evoluta se si vuol parlare diversamente. Perche’ la gente sta cambiando, alle serate arrivan sempre piu’ ragazzini magari anche solo per quella volta , la selezione spesso non individua all’ingresso potenziali casinari, e succedono casini. Me ne ero accorto, ricordai. Aggiunge che il tipo che sta organizzando, sta  cosa la vive male. Non sopporta veder gente che nulla c’entra rovinar le serate. Mal  sopporta sentir sempre piu’ progressive e meno trance. E soprattutto non capisce perche’ un genere talmente magico, in Italia, stia scomparendo. Mutando in manera scorretta, inquinandosi. E i DJ ci mettevan del loro, creando scalette improponibili o mix  inadeguati. Rovinando il clima magico. E voleva creare un momento musicale da ricordare, al quale SOLO gli iscritti al Circuito  e pochissimi altri avrebbero potuto partecipare. Insomma…era tutto un discorso ben logico e strutturato, fattomi in manera lucida.Il tipo dello staff sapevo che eravamo iscritti, la tessera al Freeway la usavo eccome!   Fondamentalmente a sopracitato tipo  credo fregasse poco della trance : cambiano i generi? Cambiera’ il bacino di utenza. Ma  il Freeway rimane , mi disse lui un po’ sornione( ed invece , aggiungo io , il tempo lo smenti’….perso l’aura magica della trance , i clienti abituali che spendevano e non facevan casino ….e sostituito tutto il palinsesto…il locale divenne meta di sciamannati  ne piu’ ne meno di altre disco commerciali. Duro’ ben poco perche’ preferirono chiuderlo sano piuttosto che vederselo distruggere). Cmq sia chiesi  lumi e mi diede  il numero di telefono del tipo. La domenica lo chiamai , lui gentilissimo mi spiego’ le sue intenzioni. Il posto ce l’ha. E’ suo. Una tenuta sotto Limone del Garda, direttamente sul lago. Grande come 4 campi di calcio!!!  Mi disse che cmq intendeva stabilire un ticket di un centinaio di euro a testa. Per le varie spese. E che una volta dentro era tutto all inclusive. Ci trovammo d’accordo. Quando arrivo’ la chiamata, il gg scelto fu venerdi. Come ulteriore “blocco”. Se vuoi venire, gg di ferie. Bene, noi e l’altra coppia di amici sempre facenti parte del Circuito, e lecchesi come me, confermammo. Ricordo  un maggio caldissimo e che i gg mi volarono. Quando arrivo’ la data, partimmo alle 9.00 di venerdi mattina. Col trolley contenente abito e ….costume da bagno! Perche’ il tipo mi disse di portarci pure i vestiti per il pomeriggio, il costume per la piscina e il dressing per la sera. Arrivammo che eran le 12.00, non senza difficolta’. Un enorme cancello, in ferro battuto, alto tre metri. Muri di cinta altrettanto alti, si vedevan solo cime di pini e cipressi. telecamere. Entrammo e scoprii con stupore che esistevano case private talmente belle da far passar edifici e musei di patrimonio culturale statale in secondo piano. Mi ricordo’ certe ville di Bellagio che ben conosco, ma il parco immenso..il verde curato in maniera maniacale…il lago…il porticciolo privato, beh: un altro mondo. Il ragazzo era il primogenito di una delle piu’ note famiglie del Franciacorta!! Circa 30 anni, io ne avevo 27 allora. C’eran gia’ una ventina di persone meta’ delle quali le conoscevo! Il clima sin da subito fu bellissimo: sereno, amichevole…la trepida eccitazione di far parte di qualcosa di unico. Lui gentilissimo, col cugino ci mostro’ la tenuta (stivati  in due caddy!!!! e qualcuno ci seguiva  con le bici di proprieta’ della famiglia: c’eran almeno una dozzina di bici da passeggio tutte uguali sparse qua e la’). Una cosa da rimaner senza fiato, come nei fiilm. Prati curatissimi, una zona alberata, tre piscine, bistrot e zone barbecue ovunque. Una diusposizione bellissima delle cose e degli spazi. Maniacale. C’eran gia sparsi ovunque tavoli, sdraio, divani, amache, lettini….gazebo a decine. Alcuni manovali stava sistemando le torce sui bracieri, ma ormai era gia’ tutto approntato.L’odore dell’erba tagliata da poco ed il profumo del lago di Garda, dei limoni….fu incredibile. Mangiammo a buffet, ed arrivava gente. Alcuni gazebo eran adibiti a camerino: entravi, tende dividevano in 6 il gazebo e dietro iogni tenda una sedia ed uno specchio Ikea da pavimento. Incredibile. Noi facemmoil bagno, prendemmo il sole, ci salto’ dentro pure un 15 minuti di uscita in gommone sul lago. ormeggiato c’eran 3 gommoni, un Riva pazzesco ed un paio di motoscafi da lago scafo Cranchi. Insomma…sembrava una favola. La casa padronale dominava da una collinetta la tenuta, mentre ben 3c dependances eran a ns disposizione. Alcuni ospiti eran medici e ci spiegarono che a turni stavano in una di queste casette, adibita a infermeria . Beh…se qualcuno sta male….si sa mai. Una organizzazione pazzesca in tutto. Alle 18.00 aperitivo e filmato di rito, con ben 2 videoperatori!  Il palco, anzi la zona dj, non era di che rialzata…forse 30cm. Non si aveva l’impressione della festa da balera ne’ della discoteca: un tavolo professionale montato su di un pavimento 6mtx6mt , alto un gradino da terra. Impianto luci e fonicodegno di un cocerto con casse, luci, effetti sparsi per una superficie immensa. Mi dissero che una impresa di tecnici del suono ci lavorava da 5 gg!!!!!!! La sera servizio a buffet ma con camerieri e cameriere, noi ci cambiammo ed elegantissimi inizio la serata. Fu molto paricolare la cena…con la trance a basso volume in sottofondo…cosi’ come pazzesco l’inizio serata alle 23 !! Una esplosione di luci, fuochi di artificio, laser e via…..Ma la cosa che mi lascio’ basito, esterefatto, fu vedere CHI subentro’ al dj scelto per la serata ( uno bravo, che lavorava open per piu’ locali): alle 02.00 un tizio che vedevo dal pomeriggio, vestito scazzato che quasi credevo fosse della troupe o della manovalanza, si avvicino al mixer… ERA MOBY!!!!!!!!!!!!!!!!! Cioe’…Moby era li dal pomeriggio, lo vidi almeno 50 volte in tutto il gg…in bici, piedi a mollo in piscina, a giocare col Nintendo, ecc . Lui e un altro tizio magrissimo, che scoprii esser il suo miglior amico, facevam quasi specie perche’ con le infradito e la felpona parevan tra il trendy ed il trash. Tutto il gg li con Moby….e come un pirla non lo riconobbi!!! Solo quando fu presentato, e si avvicino’ bevendo una Fanta e salutando, lo guardai bene e trasalii. Mise su Hymn, la sua canzone trance per antonomasia…e la gente ando’ in delirio. Fu una notte unica…unica. Un sogno, che ancor adesso a pensarci mi pare incredibile. Ragazze elegantissime che si spogliavano in intimo LaPerla e si tuffavano in piscina…etero..gay..lesbiche…25enni cosi come 45enni…ma nessuna oscenita’. Nessuna situazione sporca, imbarazzante. E aggiungo: nessuno ebbe bisogno dei medici!! Tanta roba. Certe scene non le scordero’ mai: La ragazza del mio amico che bacia violentemente la mia ex, per oltre un minuto. Lei che la schiaffeggia per poi renderle cogli interessi un bacio pazzesco. E vidi una stupenda ragazza ballare in maniera tanto sensuale, da sola, vestita con una tuta bianca e tacco 12, nulla di scoperto o volgare…che pensai “ EROS FATTA DONNA”. E vidi ragazze guardarla non invidiose, ma lascive. Rircordo che un ragazzo della mia eta’ piangeva, piangeva inintyerrottamente, e che continuava a dire: e’ bellissimo, e’ tutto infinitamente bello. Non era drogato.Vidi il laser toccar le sponde di la’ del lago, ed e’ tanta roba. Ricordo il mio amico bersi una coppa di Moet insieme ad uno sconosciuto, che poi lo bacio’ sulla guancia e gli  disse “ Sei un etero e sei  bellissimo”. Era uno stilista neozelandese di grido, scoprimmo ore dopo ! Ricordo gli sguardi della mia ex ed il suo odore, animale, mischiato ad Anais Anasis. Le sue cosce e le sue mani. Ricordo l’erba, le stelle…ed una notte di maggio che pareva uscita da un film in HD. E quei suoni, la gente sdraiata sull’erba, piedi a mollo in piscina…che si abbandonava a quelle melodie. Ricordo che mi sedetti da solo sul divano del Riva, con un Mojito, pensando che non si poteva esser piu’ felici di cosi. E ricordo l’ora buona che parlai con Moby, mentre il resident dj aveva ripreso la consolle. Mi parlo’ di un libro di narrativa, scritto da una bimba ….mi spiego’ la passione x le  mongolfiere ….e di come credeva possibile convertire una citta’ in un  essere quasi biologico e autosufficiente. Sembrava follia, allora. Ora ne parlano i piu’ grandi studiosi di sistema. Alle 4.00 silezio: il padrone di casa annuncio’ che si stava dando il saluto di addio ad un genere raffinato e sensuale. Che sul  Garda aveva trovato terra fertile. E che sul Garda avrebbe avuto commiato. Applauso interminabile…e via coi pezzi storici in un crescendo mostruoso.  Alle 6.00 la musica scemo’, e tutti o quasi entrammo nella dependance piu’ grande. Era tutta coperta di cuscini, enormi cuscinoni in stile arabeggiante.. ci si addormento li, tutti o quasi. Le regole erano: dalle 12.00 di venerdi alle 17.00 di sabato. Chi si riposo’, chi fece un bagno, chi torno’ direttamente a casa, i bresciani e qualche lombardo. Io ero steso in camicia ed una rossa dormiva sul mio petto. La mia ex sul suo seno. Ricordo come discretamente arrivarono inservienti e camerieri, verso le 09.00…e come muti  automi iniziarono a pulire. Io dormii poco nulla, mi alzai e andai a cambiarmi al gazebo. un ragazzo ed una ragazza, nudi, stavano gia’ facendo uguale. Non c’era imbarazzo, non c’era morbosita’. Tutto cosi’ normale. Mi misi i jeans, una polo e le Stan Smith. Il ragazzo mi sistemo’ i capelli col suo gel, ricordo. Lei intanto si truccava. Eran di Lodi. Tornai e tutti i miei ancora dormivano, allora mi avvicinai al tavolone del gazebo ristoro dove prontamente gli addetti stavano preparando una colazione per un esercito. Frutta, torte, brioches, ogni sorta di genere alimentare! Mi sparai un espresso, poi altri due ed una aspirina. Al salto. Presi una bici e andai al fontanone: una enorme fontana in pietra antichissima che sa il diavolo dove venne presa. Stava dietro la collina della casa padronale, c.ca 5 minuti di bici. Li vi trovai, sotto al gazebo ( e si gente, era come una citta’ silvestre…) il padrone di casa. Sveglio, elegantissimo con abiti freschi. Era con uno dei promoter e due splendide ragazze, le quali pero’ seran sopite sui divani. Eran in silenzio, mi fecero un cenno..ricambiai…mi sedetti con loro in silenzio. Mi passo’ uno Xanax con un succo alla pero, che presi. Aveva le guance rigate di lacrime, ma l’espressione estasiata. L’altro…era il mitico Rafael conosciuto in mezzo nord Italia…disse una cosa del tipo: “ Stanotte hai fatto la storia, stanotte abbiamo detto addio alla trance, nel migliore dei modi.” Lui nonj rispose e io aggiunsi che di quella notte si sarebbe parlato anni. Ci guardo’ e ci rispose che avrebbe preferito non dover fare un evento del genere. E che cmq , verita’, non cambiava solo la colonna sonora. Cambiava il modo di vivere la notte, nei club. Si sarebbe perso lo stile, l’eleganza, la maliziosita’. Tutto sacrificato sull’altare delle mode, dei trend . tanto il soldo ci sara’ sempre, disse… Chiesi di Moby e scoprii che era suo ospite da 5 gg, andavano a pesca ed in elicottero sul Garda. Era suo amico. E ora stava dormendo in una delle camere degli ospiti nella casa padronale. Moby non fu pagato, lo fece…era li..perche’ era un amico comune. E saluto’ con noi la fine della trance che lui stesso contribui’ a creare  anni prima. Era tutto drammaticamente cosi’ bello, unico e memorabile. Ed io facevo parte di quello. Tornai alla mia ex ed ai miei amici, ci si riprese, un paio di vasche per poi…alle 15.00…far rientro a casa. Se nel forum c’e’ qualche gardesano, che ha su per giu’ la mia eta’, sicuramente ne ha sentito parlare…di quella notte dove nessuno “fuori”sa cosa avvenne realmente.Avvolta da un alone quasi mistico.
Ora, ho deciso di condividere questo ricordo perche’ credo che ognuno di noi , se fortunato o se lo vuole fortemente, puo’ trovarsi a far parte di qualcosa di unico. Io mio malgrado ho fatto parte integrante di parecchie situazioni uniche. Putroppo  pero’ tragiche. Ho vissuto un conflitto, ho visto montagne di morti ed assistito ad amenita’ oscene.  Ho vissuto la caduta del muio di Berlino, perche’ ero li in gita scolastica…e fu invece memorabile. E come tutti ho vissuto le gioie e i dolori del quotidiano. L’addio alla trance feci non bene, ma di piu’ a volerlo vivere. Perche’ ancora qualcuno ne parla, e ci si chiede chissa’ cosa e’ stato. In un’era priva di telefoni ad immortalar l’evento.
Ora a 48 anni vivo una vita che puo’ apparir noiosa o peggio banale: i cani, il lavoro stressante, le corse continue, il poco svago. Niente piu’ viaggi esotici, avventure on the road, niente + movida. Credo che come me tanti miei coetanei vivano la loro vita cosi’, tra quotidianita’ ,  doveri impellenti e tempo che scappa. E siamo a mezza eta’, ci si pensa e tira il culo.
Pero’ dico loro di tenersi stretti quei momenti unici, che posson esser la serata fantastica…il primo bacio….un viaggio splendido…due occhi verdi ….. Questi sono parte di noi, della nostra unicita’. Noi abbiamo tutti vissuto momenti storici, epici. Magari si era presenti alla tal vittoria di Vale o Schumi. O si e’ stati premiati per il sociale. O si e’ vissuto una esperienza al limite del reale. Ecco…quando il nostro pallottoliere quotidiano inizia  a stufarci, ricordiamoci da dove veniamo. E quando ci dicono: “ Hei zio 6 vekkio fuori e dentro” sorridiamo pensando a quanta vita abbiamo vissuto a pieni polmoni.

La Kira e la Charlie
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Offline M.Rosa&Renny

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Re:Quella memorabile notte in cui salutammo la Trance
« Risposta #2 il: 30 Agosto 2019, 08:25:11 »
Per la serie: i casi della vita.
Poco prima delle  7.00 di stamani, ad un km dalla ditta. Mi ritrovo fermo con viabilita' a senso alternato causa asfaltatura . Doppia corsia. Arriva alla mia dx una Cherokee , il tipo alla guida in Lacoste celeste sembra il classico quadro o venditore.Su per giu' mio coetaneo. Testa poggiata alla mano sx , molto assorto. Ma...sento cosa sta ascoltando, e con un volume piuttosto alto.O Sinur ! Guarda appunto il caso, il tizio si gira e mi guarda. Io abbasso il vetro del finestrino dx e gli dico : " Wave di Sosa ! ". Questo mi guarda un secondo , poi esplode in un gran sorriso ! Abbassa il volume e mi dice: " SIIIIII....giusto! Gran bei tempi, io mi ci perdo ancora." Io gli faccio cenno di aspettare, alzo il volume del mio impianto. E lui, a gran voce: " Union Jack...mi pare Red Herring!".Ora sono io che esplodo in un sorriso , gli rispondo OK con la mano e mi accorgo....beh ci accorgiamo insieme....che il tizio delll'asfalto con paletta verde ci guarda basiti.Per la serie: partite o no? Ci salutiamo ridendo e partiamo .....
:)
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Offline Gloria Donati

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Re:Quella memorabile notte in cui salutammo la Trance
« Risposta #3 il: 31 Agosto 2019, 14:07:41 »
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