entro in una discussione che leggo con piacere, ma di cui so ben poco. Però la logica ed il buon senso mi dicono che i box se ben utilizzati possono essere una risorsa. Se ci stanno il giusto tempo, ovvero il tempo dedicato al riposto, non credo che siano vissuti come gabbie! Poi sempre secondo la mia opinione possono aiutare in caso di problemi: tipo convalescenza, alimentazione dedicata/separata, osservazione ... non so ... se in casa con 15 cani si trova un vomito ed il cane ha vomitato in assenza del proprietario .... come si fa a sapere di chi è? Senza contare che l'ambiente casa può comunque risultare sovraffollato rispetto alle esigenze dei cani, per non parlare poi dei maggiori rischi infettivi e della difficoltà di tenere in standard igienici ottimali tutte le aree della casa!
Questa é la mia personalissima idea (che vedo possibile in due realtà allevatoriali ventennali che conosco di persona, questo solo per dire che é una mia visione personale ma reale, perché adottata e sfruttata non per altro, non in termini utopici di "mi piacerebbe tanto se fosse") ci tengo a precisarlo e condivido in toto la riflessione sul buonsenso in ogni ambito della vita.
La libertà dal sovraffollamento, la compatibilità degli individui presenti nello stesso ambiente di vita, l equilibrio delle relazioni sociali all interno del gruppo affiliativo, trovare un ruolo che dia autoefficacia al soggetto, avere un ambiente di vita congruo al mio etogramma in cui poter trovare appagamento motivazionale ed emotivo sono alcuni dei principi fondamentali del benessere animale e devono a mio avviso essere presenti in ogni realtà ove sono presenti animali. Utopia nel 80% delle nostre realtà di allevamento e detenzione di animali, ma non é detto che sia realtà impossibile, magari difficile si, da realizzare.
Parto da casa mia, che non sono nessuno, per spiegare il mio punto di vista sulle questioni pratiche che giustamente sollevi (esisteranno anche estremi di promiscuità e sporcizia tra chi detiene animali in casa ovviamente, non è il luogo fisico a fare la differenza su questi due criteri) dove viviamo con 2/3 cani : gli ambienti della casa sono puliti e/ o lavati tutti i giorni, é stata sacrificata la disposizione della casa per permettere l evetuale separazione/isolamento dei soggetti questo anche in esterno ( parassiti intestinali vaderetro), esiste un ambiente destinato alla toelettatura ed all eventuale intervento di emergenza del veterinario (a discapito della mia lavatrice, gli allevatori almeno hanno una stanza apposita che non gli frega il diritto di lavare quando gli pare e piace
), ciotole giochi e kong vari vengono lavati in lavastoviglie, coperte materassi cuscini e guinzagli finiscono in lavatrice ogni settimana. I cani sono sotto i miei occhi per tutto il tempo, se al mio rientro uno ha vomitato ho la presunzione di comprendere nell arco di alcune ore di osservazione chi sta poco bene perché sono i miei cani e li conosco, ho il vantaggio di accorgermi immediatamente se un cane inizia a stare poco bene e se dovesse sentirsi male durante la notte. Nel mio caso i cani mangiano tutte casalinga chi cotta, chi cruda, chi con verdure chi senza, chi con cereali chi senza o solo con alcuni, tutte e 3 prendono integratori diversi a seconda del periodo e del ciclo ormonale, degli eventuali problemi e cure, due pasti al giorno. Sempre nel mio caso sono protetti solo da antiparassitari naturali per scelta ad eccezione dell antifilarico quindi al rientro c è il controllo random anti pulci su tutte e 3, allo stesso modo abbiamo la nostra routine per i controlli delle feci, del sangue, della filaria e della leish.
Ora credo che questa sia la routine di piu o meno tutti noi con i nostri cani di casa, credo che queste allevatrici abbiano solo avuto la capacità di realizzare, in spazi ed ambienti adeguati non paragonabili alle nostre casette, con gruppi di individui affiatati e privi di tensioni sociali, grazie all esperienza maturata in una vita con i cani realizzare la stessa cosa in grande.
Che poi la stessa cosa se fatta da scriteriati produca un disastro, non vi é alcun dubbio..l unico modo per tirare le somme su una scelta allevatoriale credo sia valutarne i risultati e per ora non ho ancora visto esplodere epidemie, consegnare cuccioli con parassiti o gastroenteriti, cani dell allevamento ricuciti per zuffe, maschi fuori da ogni grazia di dio per le femmine in calore ( perche potendo contare sulla collaborazione di tutto il nucleo familiare dislocato in due unità abitative), per questo ci tengo a dire : è difficile ma é possibile.
Questo non per dire che i box non possano essere utili se non addirittura indispensabili in certe situazioni, anzi, ma per non far passare come scriteriati sozzoni gli allevatori che decidono di allevare in casa