Ciao bardo, quante volte ci siamo sfidati,
con rime, sonetti e concetti alati,
m'hai nascosto la gravita' della tua malattia,
quel male cattivo che ti ha portato via,
ma tu eri il Duca, non volevi mostrar debolezza,
ed ora cosi' aumenta la mia tristezza,
di te mi rimangon le nostre celie e il tuo ricordo gentile,
persona d'altri tempi era un piacere starti a sentire,
addio dunque amico mio sfortunato,
nel cielo in cui sei, scriverai ancora col tuo esser rimato.