Ho potuto vedere Brina alle prese con i bambini diverse volte: di solito impazziscono di gioia e cercano di saltare giù dalle macchine ancora in movimento per venire ad accarezzarla. Vedi nei loro occhi la gioia e la curiosità, credo che tra cuccioli - di cane e di uomo - ci sia una sorta di intesa che noi adulti non possiamo capire.
Eppure un paio di settimane fa ho assistito a questa scena sconvolgente: si sono avvicinati un bambino di 6-7 anni (quindi già grandicello) e il nonno, in giro a fare una passeggiata in campagna, mano nella mano. Brina, che era libera e stava sonnecchiando, ha iniziato ad avvicinarsi a loro con passo tranquillo e scodinzolante; per fortuna era stanca e non è partita come al solito di slancio, altrimenti mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere.
Ebbene, quando lei era ancora ad almeno un paio di metri, il bambino è letteralmente saltato in aria urlando, con il terrore assoluto negli occhi, come se avesse visto un fantasma. Totalmente fuori controllo, si è messo a saltellare, ha travolto la ciotola d'acciaio di Brina, cadendo per terra, versando l'acqua e facendo un casino incredibile. Infine si è arrampicato sulle spalle del nonno, sempre urlando in modo dissennato e agitando le braccia istericamente.
Brina, come del resto ho fatto io, è rimasta immobile a fissarlo, per poi tornare da dove era venuta, ovviamente un po' scioccata e delusa.
Dopo tutto questo, invece di minimizzare l'accaduto e cercare di fargli conoscere il cucciolo - e magari superare la fobia - il bambino è stato portato via, coccolato, rassicurato e consolato dai nonni, dalla mamma e dalla zia, tutti corsi in suo soccorso per portarlo via dalla belva feroce che l'aveva quasi sbranato.
La cosa più triste poi è che dopo, parlando con loro, è venuto fuori che non c'era nessun precedente o motivo reale a giustificare una tale fobia, tranne ovviamente una notevole ignoranza generale e l'atteggiamento totalmente sbagliato della famiglia nei confronti del piccolo.
Pur essendo ancora in tempo per risolvere il problema, con una famiglia così alle spalle il povero ragazzino è condannato ad essere una di quelle persone che alla vista di un qualsiasi cane si irrigidiscono per poi mettersi a insultare i padroni...
Un conto sono le fobie per gli animali pericolosi, serpenti, ragni, scorpioni, o al limite grossi cani dall'aspetto più o meno aggressivo: si tratta di paure istintive, tutto sommato naturali e comprensibili, che trovano terreno fertile nelll'ignoranza o nei traumi, e possono facilmente sfociare in fobia.
Ben diverso è avere paura di un cucciolo di golden che vuole giocare...