Autore Topic: sulla soglia....  (Letto 1596 volte)

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Offline anna2

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sulla soglia....
« il: 03 Gennaio 2012, 21:45:37 »
ho un problemino con l'approccio della "soglia"...
come gia' vi avevo accennato, vivo in campagna dove gironzolano tanti gatti...alcuni vengono sotto il portico e si mettono a dormire oppure si riparano dentro la cuccia dei pupi...e fin qui nessun problema....
pero', oti e nina ODIANO i gatti e capita delle volte che quando apro la porta e li vedono, succede il pandemonio....
gli ho insegnato ad entrambi a sedersi davanti la porta e aspettare il mio segnale per uscire (mi devono guardare per avere il permesso) ma, una volta dato l'ok, si fiondano a 1000 fuori in giardino rischiando anche di farsi male....
non c'e' richiamo che tenga!! e io non so come affrontare la situazione perche', una volta fiondati, non so come fermarli..o meglio...non so come anticipare questa loro brutta abitudine....
iaiaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
attendo tuoi e vostri consigli!! :D

Offline iaia

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Re:sulla soglia....
« Risposta #1 il: 04 Gennaio 2012, 09:15:03 »
Questo ti (ma anche vi e ci) fa capire come il guardaci possa diventare un compitino che però il cane non "sente" per nulla....in questo caso è "ok, ok, ti sto guardando!Vedi?Vedi?Adesso fammi andare però!!!Dai, ti guardo, ti guardo!Fammi andareeeeeee" e invece dovrebbe essere un gesto più di referenza ossia un gesto che il cane fa per "mettersi d'accordo" con il proprietario sul dafarsi. Questo funziona primo se si lavora sulla calma oltre che sullo sguardo e secondo se questa cosa dello sguardo si allarga a tutta la vita. Ma sempre evitando il compitino!Cioè, fino a poco tempo fa c'era la regola di chiedere al cane qualcosa prima di dargli privilegi e allora tutti avevano i cani che appena volevano qualcosa la chiedevano mettendosi seduti da bravi e tac, ottenevano ma allora chi ha chiesto a chi????Chi fa la richiesta e chi esegue?
Ora siccome la cinofilia cambia fortunatamente si è capito il ruolo dell'attenzione, della referenza ecc e allora tutti che si fanno guardare dal cane.....e il cane prima chiedeva sedendosi, ora chiede ipnotizzandoti con lo sguardo!Ma il meccanismo è lo stesso identico. La maggior parte dei cani non "sente" quello sguardo, è solo un prezzo da pagare.
Lo sguardo si sente prima di tutto quando c'è intesa forte e poi quando il cane è abituato che la maggior parte delle sue azioni è mediata dall'umano oltre ovviamente la fatto che il cane deve essere in una condizione emotiva tale per cui riesce a guardare serenamente l'umano e comunicare con lui per fare qualcosa insieme!!!Guardarti per poi scattare dietro al gatto non è trovare intesa per fare qualcosa insieme....è un esercizio, un dazio, qualcosa che serve ad ottenere la libertà di correre dietro al gatto che in questo caso è addirittura l'antitesi di fare qualcosa insieme.

Per entrare nello specifico del caso di Anna io so (ma lo sai anche tu) che sarebbe meglio se tu riuscissi a lavorare con i cani divisi per creare una relazione con ognuno visto che sono due cani molto diversi e hanno esigenze diverse che meritano di essere prese in cosiderazione. Secondo me questo è un requisito imprescindibile....perchè non puoi pensare di poter essere più importante di loro finchè li tratti come una famiglia (visto che lui è figlio di lei quindi già il loro legame è fortissimo) e non come due singoli ma finchè non li conosci a fondo come singoli è ovvio che ti viene da trattarli come una famiglia. Io ho dei problemi a gestire Piny e Artù quando sono insieme perchè si guardano e corrono incuranti dei miei richiami, tornano quando pare a loro!Eppure io con loro divisi faccio un sacco di cose....ma è così perchè ho sbagliato a non "dividerli" fin da subito, ho dovuto correggermi ma è dura rompere abitudini ormai consolidate e soprattutto devo costruirmi una reputazione su basi non molto solide a loro parere!
In ogni caso nell'immediato puoi intervenire facendoti guardare anche dopo che siete usciti.
Cioè loro aspettano il tuo ok prima di uscire quindi dai l'ok, esci e poi ti blocchi appena fuori dalla porta finchè non ti guardano. Quando ti guardano gli indichi la direzione in cui vuoi che vi muoviate e te li porti via, li premi in movimento solo quando ti hanno seguito (non che ti guardaino e braaaaavo premio e quelli da quel momento in poi possono fare quello che gli pare!). Non sarà facile, ci metterai un po' di tempo perchè in casa minimizzi le distrazioni mentre fuori non puoi sempre avere il pieno controllo dell'ambiente, ma almeno crea l'abitudine di guardarti anche appena usciti senza scollegarsi definitivamente.

......però bisogna provare!Non possiamo avere nessuna certezza.....prova e poi dicci!!!





Offline Tiziana

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Re:sulla soglia....
« Risposta #2 il: 04 Gennaio 2012, 11:39:05 »
Ciao Iaia, innanzitutto complimenti i tuoi consigli sono sempre molto mirati e precisi....


Unica cosa sulla quale mi sento di dissentire questa volta è il fatto che sia necessario lavorare da soli, ossia con un solo cane alla volta....


Diciamo che il problema deve essere corretto a monte, ossia ti faccio un esempio, io ho 28 cani che vivono tutti insieme ed escono a gruppi di 5 o 6 dipende dalle volte, dai calori e a volte anche dai bisticci....ma detto questo tutti loro sanno che anche se sono insieme prima di partire a fare qualsiasi cosa devono ricevere il mio consenso, quindi il gruppo mi guarda e aspetta, e se uno/a di loro deve invece tornare da me basta richiamarla per far si che torni invece di partire insieme alle altre....


Chiaro che questo va ottenuto prima in ambienti chiusi e poi in esterno, ossia lavorando con loro con i richiami e i rinforzi, positivi o negativi che siano, in base a ciò che si vuole ottenere, per quanto mi riguarda ciò che ho insegnato ai tutti i miei cani è a fidarsi di me, in questo modo mi sono attestata come guida, loro sanno che qualsiasi problema ci sia non devono risolverlo loro ma lasciar fare a me, e vivono sereni.
se no si rischia che, ok va tutto bene quando siamo con un cane solo, ma nel momento in cui ci ritroviamo ad essere nuovamente con entrambi i cani loro ricominciano a darsi manforte e a non attendere il nostro assenso.


Questo è quello che semplicemente o a volte anche erroneamente viene definito "essere il leader", ma che centra bene il problema, i cani devono imparare che c'è una persona della quale si possono fidare in qualsiasi momento, che se quella persona dice ok si può partire, ma se l'ok non arriva si resta calmi vicino a lei, fidandosi del fatto che è giusto così....


Per il resto ancora complimenti, sei una fonte inesauribile di consigli per i nostri amici del forum...

Offline iaia

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Re:sulla soglia....
« Risposta #3 il: 04 Gennaio 2012, 12:24:34 »
Grazie Tiziana!

Non sono in disaccordo con te nel senso che anche io porto fuori 3 cani insieme e non lavoro sempre con i cani divisi, ma credo che per ottenere la "leadership" si debba per forza creare relazione con ogni cane svolgendo attività con lui. Io non dico che si debba insegnare ogni cosa ai cani divisi, dico che se si gestiscono sempre i cani insieme (dalla nascita nel caso di anna visto che Oti è figlio di Nina) è ovvio che loro si diano man forte e tendano a prendersi come riferimento a vicenda a maggior ragione nel caso di mamma e figlio.
Per gruppi grandi è più facile nel senso che per esempio io che ne ho 6 non faccio sempre tutte le cose con gli stessi cani insieme, cioè "rompo" i gruppi o le coppie quindi siccome io sono il "minimo comune multiplo" per loro è più facile prendere me come riferimento perchè fanno tutte le attività con me e poi a volte con un cane, a volte con un altro e immagino che sia così anche da voi, credo che non abbiate gruppetti fissi da sempre....mentre nel caso di Anna (o di chi ha due cani che riesce a gestire insieme in tutte le situazioni) è difficile che si rompa la coppia proprio perchè le dinamiche sono diverse subentra il senso di colpa per il cane che resta a casa o è nell'altra stanza mentre facciamo attività per esempio e comunque si riesce a portare fuori due cani insieme, giocare con due cani insieme, fare esercizi con due cani insieme.....quindi perchè diviverli?
Se due cani fin dalla nascita del secondo (cane) fanno tutto e sempre insieme e se fin dall'inizio non si impostano "regole" o abitudini che ti rendono referente ai loro occhi per me è naturale che loro preferiscano prendersi come riferimento a vicenda....sono cani, sono spesso più divertenti di noi umani, si capiscono meglio tra loro, condividono più tempo insieme,.....

Non vorrei che sembrasse che io creda che avere due cani vuol dire doverli gestire divisi in tutto e per tutto, dico che per creare una buona relazione secondo me bisogna dedicare anche del tempo o delle attenzioni ad ogni singolo e non sempre per forza trattarli come una unità. Ma per me può voler dire anche uscire in passeggiata a volte con uno solo e poi con l'altro o fare esercizi con uno solo e poi con l'altro o anche toelettare uno dedicandosi a lui esclusivamente....ovvio che se hai 3 cani o più diventa più complicato ma appunto "mischiando" i cani si sopperisce un po a questo problema!

Però se non sei d'accordo a me interessa saperlo perchè credo che tu abbia capito ormai che mi piace sapere cosa funziona e cosa no, come vanno le dinamiche diverse da quella che vivo io con i miei cani.....e poi è interessante l'organizzazione di un branco di 28!!!!




 


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