Autore Topic: Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio  (Letto 71697 volte)

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Offline mik

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #60 il: 05 Gennaio 2012, 17:33:46 »

magari ...qualche buon consiglio è sempre ben accetto ....io se scrivi la tua esperienza ..leggo molto volentieri ....dimmi dove però ...perchè ancora non sò giostrarmi molto bene tra i vari topic ...!!!

discussione aperta in vivere ed educare...si chiama calma



Offline giusy

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #61 il: 05 Gennaio 2012, 18:01:11 »
Si sceglie un suono il più possibile semplice sia da fare che da ripetere in situazioni varie (io per esempio ho scelto un suono che faccio con la bocca, nel libro dice che si può usare uno schiocco della lingua o anche suoni fatti con le mani tipo battere la mano sulla gamba....ma se si fa un suono con la bocca si hanno le mani libere!)




HO PROVATO OGGI E HA FUNZIONATO...HO USATO IL MIO FISCHIO..CHE E' PARTICOLARE.. :) E UNICO!!!VA BENE UGUALE???


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Offline Maria Caterina

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #62 il: 05 Gennaio 2012, 18:04:54 »
anche io fischio Giusy ...non riesco a schioccare la lingua ...e mi sembra che è meglio tenere le mani libere ....!!!


Offline ciocca

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #63 il: 05 Gennaio 2012, 18:29:09 »
Volevo chiedere una cosa, scusate se mi intrometto. Io per insegnare a Lana a non tirare ricordo che mi portavo dei biscottini con me durante la passeggiata, e dopo un pò di tempo che camminava bene le davo un biscotto, così ovviamente lei era invogliata a farlo ancora. Secondo voi questo è un buon metodo? Con Lana ha funzionato nel senzo che non tira e cammina al mio passo, però non fa come ho visto fare ad altri cani che camminano attaccati ai padroni e li guardano restando concentrati su di loro(ci riesce solo per una ventina di secondi). Lei comunque si distrae, guarda in giro etc.A me non importa, mi basta che non tiri e che le passeggiate siano rilassanti. Però volevo la vostra opinione, secondo voi è un buon metodo?


Offline Cesca e Mia

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #64 il: 05 Gennaio 2012, 18:32:20 »
Ciao, Primo step fatto..........ora provo il secondo, anche se penso anch'io di averlo un pò già anticipato!!!!
 
@ Giulia: la mia mail è francesca.frezzato@gmail.com, possiamo sentirci quando vuoi........così magari ci raccontiamo come fare a preparare i pelosotti per la valutazione!!!!

          
   

Offline iaia

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #65 il: 05 Gennaio 2012, 18:45:07 »
Va benissimo come hai fatto!Funziona se un cane sta spesso accanto al proprietario perchè se un cane non tira solo quando resta indietro per annusare per terra e succede 2 volte a passeggiate è dura fargli capire che sta facendo una cosa buona.....però se lo fa abbastanza spesso da capire è un ottimo metodo!!!
Io l'avevo usato con Piny e infatti tira poco. Con Artù non ho mai potuto perchè lui appunto tira sempre, se è al guinzaglio non mi considera quindi non riesco a premiarlo abbastanza da fargli capire cosa mi piace!

Per quanto riguarda invece la condotta con il cane vicino alla gamba che ti guarda fisso quello è un esercizio che va  insegnato e non ha senso utilizzarlo per le normali passeggiate anche perchè per il cane è molto faticoso!!!

Offline ciocca

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #66 il: 05 Gennaio 2012, 19:30:31 »
Mi fa piacere sapere che ho fatto bene! All'inizio in effetti è stato difficile perchè era molto più facile che Lana tirasse che non che camminasse bene, però io ho imparato a conoscere i suoi tempi e sapevo che all'inizio camminava bene circa 30 secondi poi si scocciava e cominciava a scatenarsi e a tirare, allora io dopo 30 secodi le davo un premio, e così via. Poi ho allungato i tempi man mano. Però in effetti conosco cani come il tuo Artù, che al guinzaglio sono proprio indomabili, allora questo metodo non riesce.
La condotta con il cane vicino al fianco hai ragione è molto faticosa, come ho detto Lana non riesce a farla per più di 20 secondi.


Offline LucaTO

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #67 il: 05 Gennaio 2012, 22:09:31 »
Eccomi ci sono anche io..
stamattina abbiamo iniziato con lo step 1:


Ho inizialmente fatto una sessione di 1 minutino dove facevo schioccare la lingua e premiavo ogni qualvolta che mi dava attenzione, ma siccome anche in passato ho fatto esercizi di attenzione con Kiran (doggyZen ad esempio) oramai mi guarda attento quando sa che c'è da "lavorare" per cui lo schioccare era quasi un di più che sembrava non venire collegato al premio. Per questo motivo ho dovuto cambiare approccio per far capire al pupo che il suono possa arrivare in qualunque circostanza e di conseguenza ho dovuto dilazionare il tutto durante la quotidianità della giornata.  Così in modo totalmente casuale ogni tanto schioccavo e quando si girava a guardami riceveva il BRAAAAAVO con premietto annesso.
Devo dire che il tutto sembra essere recepito bene, tanto che prima stava dormicchiando ed erroneamente io ho schioccato la lingua (oramai mi sono condizionato pure io) e poverino si è girato a guardarmi con la faccia assonnata..  :angel: :angel:


dopo quando faremo l'ultima uscita della giornata magari provo ad iniziare lo step 2.


PS:


vorrei solamente aggiungere 2 righe dicendo che trovo questo topic davvero interessante soprattutto perché mi da una visione di un mondo che 6 mesi fa nemmeno sapevo esistere. Mi piace molto come la pensa Alan riguardo al suo Leo, anche a me piace molto l'idea di lasciare a Kiran la propria indipendenza e la propria capacità decisionale sia in casa che quando libero. Tanto è vero che da quando piccolino è sempre libero sotto casa e nei momenti in cui posso liberarlo sono il primo ad essere felice per questo. (lui si fa beatamente i fatti suoi ma comunque non mi perde di vista e non devo stare a chiamarlo ogni due per tre) E' anche vero però che vivendo in città (si è vero vivo poco più spostato del centro ma comunque sono sempre in città) ho la necessità che Kiran non sia un "peso" (passatemi il termine) per gli altri. Quindi il fatto che in passeggiata non tiri per saltare addosso a qualcuno che sta facendo jogging o per giocare con il cane 20 metri più avanti sta diventando una necessità per il quieto vivere comune e anche per la sua libertà. Più è "educato" più possibilità ci sono di portarlo sempre con noi anche in posti difficili come il mercato o i vari centri commerciali o chi più ne ha più ne metta. (che è il nostro fine ultimo)
E' naturale che se lui si comportasse come piace a noi perchè capisce il nostro "desiderio di educazione civile" piuttosto che perché condizionato da un premietto o altri trucchetti sarebbe il massimo del legame che ognuno vorrebbe instaurare col proprio cane, ma purtroppo almeno nel mio caso non è  fattibile vista la mia scarsa conoscenza del mondo cinofilo e la complessità che un tale approccio comporta.
Quindi non vedo niente di male in questo momento (parlo di me) nel cercare di ottenere un risultato positivo utilizzando magari non il miglior metodo in circolazione ma un metodo che nonostante tutto sia gentile e non snervante ne per me ne per il mio cane.




Offline Belver

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #68 il: 06 Gennaio 2012, 05:33:01 »
In ogni caso, finito di lavorare con il metodo della Rugaas nessuno di noi avrà il cane che sta al piede come un soldatino, non si lavora su questo. Se funziona avremo cani che si prendono i loro spazi, annusano, conoscono il mondo ma senza tirare. Il suono per chiedere attenzione non lo useremo come il clicker ma come un richiamo contestualizzato a quell'esercizio. Ci fermeremo quando il cane tira, lo richiameremo con il suono, cambieremo direzione e lo premieremo in movimento qando ci raggiunge e ci segue.

Ciao scusa se rispondo solo ora ma ero in aereo e vedo il forum solo in questo momento.

Quoto quello che riporti sopra che e' esattamente quello che faccio anche io. Ma la mia domanda...non a te ma alla Rugaas e'...che bisogno c'e' di spezzettare l'esercizio in piccoli step andando a condizionare il cane al nostro suono-richiamo usando il bocconcino? E' abbastanza naturale che il cane non potendo proseguire risponda ad un nostro invito...e' una cosa che imparano proprio in poco tempo ragionandoci sopra.
Quindi ci sono rimasto un po' male a sapere che una studiosa di comunicazione del cane e con il cane consiglia di impostare la passeggiata partendo da questo esercizio.
Quello che penso e' che lei non lavori cosi'...ma se scrivi un libro vuoi che il metodo funzioni altrimenti chi ti compra il prossimo/invita ai seminari/viene alle tue lezioni?
Quindi ecco il sempreverde skinner!  ;)

Comunque sucsa ma ti sbagli...non so granche' dell'approccio CZ propriamente detto. O meglio ne conosco i fondamenti che sono quelli che hai spiegato tu molto bene.
Piuttosto che l'approccio CZ, che a volte mi sembra addirittura esagerato quando vuole andare ad applicare concetti di psicologia umana ai cani...a me piace guardare a come i cani interagiscono tra di loro e cercare di tradurre quelle cose nella vita di tutti i giorni.
A volte sinceramente anche io premio Leo con un boccone quando per esempio so che e' in un boschetto dove ama cacciare di solito ma viene al fischio...con il prossimo cane non lo faro' ma con lui avevo cominciato cosi' e la transizione deve essere graduale  ;)

Il motivo per cui non mi piace il lavoro con condizionamento e' che il cane e' un animale altamente condizionabile per la sua dipendenza da fonti primarie che non puo' piu' gestire come quando era in natura...cibo, oggetti, etc....usare queste sue debolezze a nostro vantaggio non mi pare giusto come metodo per instaurare una relazione con il cane, tutto qui.

Anche perche'poi si parla di metodo CZ come se fosse una cosa nuova ma questo e' il metodo con cui i cani sono sempre stati gestiti prima di Pavlov...cioe' in maniera non troppo Zooantropologica ma decisamente cognitiva e relazionale...
 
ciao!

Offline iaia

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #69 il: 06 Gennaio 2012, 08:21:28 »
Inzomma, prima di Pavlov (ma anche dopo e anche oggi) i cani venivano gestiti a botte e a "ti conviene stare con me se no non mangi" il che non mi pare molto relazionale. Oggi possiamo vederlo nei cani dei cacciatori che sono i classici cani-strumento ossia se mi servi per lavorare ok, altrimenti te ne stai nel tuo recinto sgangherato e se non sei bravo a lavorare ti ammazzo perchè non servi. Dubito che questa visione sia moderna, credo che più si va indietro nel tempo più questo sia diffuso e non circoscritto ad alcune categorie....anche perchè i cani da compagnia sono un fenomeno abbastanza recente, prima il cane era come minimo da guardia quindi se ne stava in giardino notte e giorno e doveva controllare. Non ci vedo nulla di CZ!!!!

In ogni caso credo che il condizionamento serva perchè non possiamo sapere a che "livello" sono quelli che leggono. C'è chi sicuramente ha una buona relazione con il proprio cane, c'è anche chi fa più fatica a farsi considerare, c'è chi fa fatica ad applicare un metodo poco schematico ma che lascia spazio all'improvvisazione. E poi il suono che impostiamo spero che per tutti agirà più sull'intenzione (man mano che si prende confidenza con il metodo) piuttosto che quando ormai il cane è là con il guinzaglio teso che non può più far altro che fermarsi e chiedersi perchè non gli stiamo andando dietro.....Però sono d'accordo con te, è simile a quello che fai tu con Belver, c'è questa differenza del condizionamento iniziale con il suono.

Io non lo vedo molto come un modo di approffittarsi del cane, cioè lo è ma credo che sarebbe peggio che una persona che non ha una buona relazione con il proprio cane o che magari fa fatica a richiamarlo o farsi ascoltare cerchi di fare senza il suono. Cioè, immagino un cane totalmente scollegato dal suo umano e con scarsa abitudine a relazionarsi a lui. Se di colpo il proprietario si mette in mente di applicare il metodo senza prima aver impostato una sorta di richiamo credo che il cane dopo 2 o 3 volte che il proprietario si blocca e cerca di farsi seguire vada in frustrazione non poco. Diverso è per un cane con una buona relazione e magari che fin da piccolo impara a non tirare con questo metodo.
Ma io personalmente per evitare inutili incomprensioni preferisco condizionare le mie cane a un suono, tanto poi pian pianino lo toglieremo e lo useremo solo quando serve (tipo in mezzo alla gente per avvisare il cane che stai facendo lo slalom tra 50 persone gli dai il segnale quando cambi direzione così è più facile per lui sapere che stai svoltando)......il condizionamento comunque finisce qui, cioè, condizionato il suono andiamo avanti un po' come fai tu. Il suono è un aiuto in più per dare l'opportunità a tutti di poter usare il metodo senza intoppi!Poi vediamo se funziona...........ma perchè non dovrebbe?


Luca, sono contenta che tu partecipi con noi a questa cosa.....e anche io ho dovuto fare come te e impostare il suono utilizzandolo mentre facevo altro perchè avevo tutti i cani intorno. Poi sono sicura che quando mi metto a lavorare per quanto io cerchi di essere naturale uso posture o movimenti tramite i quali i miei cani capiscono perfettamente cosa sto facendo...... :-\ la comunicazione corporea non ha segreti per loro!!!

Offline iaia

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #70 il: 06 Gennaio 2012, 09:53:28 »
Come siamo messi con il secondo step?

Non saprei fare un appello perchè non ricordo chi è andato avanti e chi si è perso per strada ma finchè non ho 3 o 4 ok non scrivo il terzo step perchè mi dispiace lasciare indietro qualcuno.....

Offline ChiaraMamo

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #71 il: 06 Gennaio 2012, 14:55:19 »
Per noi tutto ok...secondo step superato..  :D :D :D :D



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Offline Brenda e Raffa

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #72 il: 06 Gennaio 2012, 15:30:06 »
mi aggrego anche io!!! Con Brenda sto già un pochino avanti, ma ricomincio da capo, non fa mai male ripassare  :D :D :D :D
Raffaella
Raffaella


Offline Fefuzz

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #73 il: 06 Gennaio 2012, 15:44:28 »
2° step ok!!

Offline Belver

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Re:Metodo Rugaas per non tirare al guinzaglio
« Risposta #74 il: 06 Gennaio 2012, 16:04:53 »
Inzomma, prima di Pavlov (ma anche dopo e anche oggi) i cani venivano gestiti a botte e a "ti conviene stare con me se no non mangi" il che non mi pare molto relazionale. Oggi possiamo vederlo nei cani dei cacciatori che sono i classici cani-strumento ossia se mi servi per lavorare ok, altrimenti te ne stai nel tuo recinto sgangherato e se non sei bravo a lavorare ti ammazzo perchè non servi. Dubito che questa visione sia moderna, credo che più si va indietro nel tempo più questo sia diffuso e non circoscritto ad alcune categorie....anche perchè i cani da compagnia sono un fenomeno abbastanza recente, prima il cane era come minimo da guardia quindi se ne stava in giardino notte e giorno e doveva controllare. Non ci vedo nulla di CZ!!!!

Ciao!
 
Poi la finiamo qui perche' non voglio rompere le scatole agli altri utenti ( :angel: )
 
Infatti non c'era nulla di zooantropologico...ma l'approccio era comunque cognitivo...la punizione +/- comunque spiega!  :laugh:
A parte gli scherzi insegnare un cane a cacciare insieme a te...quando non esistevano i fucili e quando non si conoscevano le scienze moderne...non era un gioco da ragazzi...
 
Penso che ancora oggi la caccia insieme sia il modo migliore per costruire una relazione con il cane...ovviamente sottolineo "insieme" e non "ti televomando a distanza col fischietto"  ;)

 


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