1) Da quali parti è costituito l'occhio del cane?
L'occhio del cane, dal punto di vista anatomo-fisiologico, non differisce di molto da quello umano quindi anch'esso è costituito da cornea, iride, cristallino, vitreo e retina e dagli annessi oculari: palpebre, ghiandole lacrimali e congiuntiva.
La peculiarità anatomica che lo distingue è invece la presenza di una terza palpebra chiamata precisamente "Membrana Nittitante", localizzata sotto la palpebra inferiore. Essa ricopre la cornea quando l'occhio è chiuso, mentre rimane nascosta ad occhio aperto. La sua funzione è quella di mantenere pulita la superficie corneale.
2) I cani vedono come l'uomo?
L'occhio umano si è evoluto verso una visione diurna ed è dotato di maggior acuità visiva e percezione dei colori, l'occhio del cane, invece, presenta una migliore visione crepuscolare- notturna e possiede una vista dicromatica, ovvero percepisce bene il blu e giallo mentre tutti gli altri colori sono sfumature di questi due.
Il campo visivo canino è più ampio rispetto a quello umano infatti la loro visione laterale è migliore, al contrario, non vedono bene i dettagli, mentre la visione degli oggetti in movimento, anche ad alte distanze, è notevole.
3) Cosa riportano gli Standard riguardo le caratteristiche dell'occhio del Golden Retriever?
-Lo Standard FCI riporta
Occhi: marroni scuri, ben distanziati, con il bordo delle palpebre scuro
-Lo Standard AKC riporta
Occhi: Espressione amichevole e intelligente, di media grandezza con palpebre scure e aderenti, ben distanziati e non sporgenti. Il colore auspicabile è marrone scuro. Sono tollerate tonalità più chiare.
Occhi con colorazione troppo chiara ( tendente al giallo), con posizione troppo obliqua, ravvicinata o distanziata, od eccessiva sporgenza sono da considerare difetti morfologici.
4) Perché è importante pulire gli occhi dei nostri cani?
Il liquido lacrimale che idrata l'occhio, contiene oltre all'acqua, sostanze lipidiche e proteiche.
Per questo motivo è facile trovare del muco o delle piccole secrezioni depositate agli angoli degli occhi che seccandosi, potrebbero sporcare, irritare o dare fastidio al nostro cane.
5) Come si esegue una corretta pulizia degli occhi?
In assenza di fenomeni patologici, per la semplice pulizia da impurità e deposito di secrezione, si può utilizzare un kleenex o un tamponcino di garza, eventualmente imbevuti di acqua precedentemente bollita, o camomilla o liquidi specifici per la pulizia oculare.
Si sconsiglia invece l'uso di Acqua Borica che potrebbe avere effetti tossici.
Il movimento di pulizia deve partire sempre dall'angolo interno dell'occhio (quello vicino al naso) e, seguendo la rima palpebrale, arrivare a quello esterno, evitando di ripassare due volte con lo stesso lato del tampone sulla parte.
6) Quali sono le principali malattie che possono interessare l'occhio del cane?
L'occhio può essere colpito da numerose patologie che possono riguardare le parti esterne dell'occhio come le palpebre, le congiuntive, la terza palpebra, la cornea o le parti interne più profonde come la retina o il cristallino.
Le principali e comuni patologie che possono colpire l'occhio del cane sono:
- Congiuntivite: ovvero l'infiammazione o l'infezione del tessuto che riveste l'interno delle palpebre e che può diffondersi anche alla sclera ( la parte bianca dell'occhio).
La congiuntivite può interessare un solo occhio o entrambi.
Vento, pollini, polvere, corpi estranei, batteri, virus, miceti possono irritare e infiammare facilmente la congiuntiva che, a seconda dell'agente irritante, potrà apparire più o meno arrossata e con presenza di abbondanti secrezioni.
Spesso il cane affetto da congiuntivite fa fatica a tenere ben aperti gli occhi o può strofinarli insistentemente con la zampa per alleviare il fastidio e il dolore.
In presenza di questi sintomi è sempre molto importante far visitare il cane dal proprio veterinario di fiducia per avere una corretta diagnosi e iniziare al più presto un'idonea terapia oftalmologica a base di colliri o unguenti.
Prima di procedere all'applicazione di entrambi i prodotti, si raccomanda di lavarsi sempre bene le mani, quindi, dopo aver pulito la rima palpebrale da eventuali secrezioni, si passerà ad instillare, secondo la posologia prescritta dal veterinario, la dose corretta di farmaco evitando di toccare con il beccuccio del flaconcino o del tubetto l'interno dell'occhio.
Si raccomanda inoltre di utilizzare garzine differenti per ciascun occhio onde evitare rischi di sovrainfezioni e di protrarre la terapia oftalmologica fino al termine della prescrizione medica anche in presenza di precoce regressione della sintomatologia.
In presenza di scolo oculare, in attesa del controllo veterinario, si consiglia di eseguire semplicemente un'accurata pulizia con acqua precedentemente bollita e lasciata raffreddare, o semplice camomilla evitando di applicare prodotti medicati senza avere il permesso del veterinario.
-Entropion e Ectropion
Sono entrambe patologie che riguardano malformazioni della palpebra, probabilmente a carattere congenito-ereditario; nell'Entropion è presente un'inversione, ovvero un ripiegamento verso l'interno del bordo palpebrale inferiore o superiore, nell'Ectropion, invece, assistiamo a un'eversione del margine della palpebra inferiore con esposizione del sacco congiuntivale.
Queste malformazioni, a carattere costante, possono provocare danni e lesioni alla cornea e alla congiuntiva quindi è fortemente consigliato rivolgersi sempre a personale medico competente ( Oculista) per ricevere le adeguate cure (correzione chirurgica).
-Epifora
L'Epifora è la presenza di un flusso anormale di lacrime che fuoriescono dal canto mediale e bagnano l'esterno dell'occhio.
Spesso il pelo bagnato dalle lacrime assume una colorazione scura per la presenza di pigmenti specifici ( vedi lattoferrina) sensibili alla luce.
Le cause dell' Epifora sono molteplici, possono essere legate a un'eccessiva produzione, per problemi a carattere infiammatorio ( vedi congiuntiviti, malformazioni palpebrali etc etc), o a un alterato deflusso.
In molti casi infatti, può essere presente un'ostruzione dei dotti naso-lacrimali deputati al drenaggio del liquido lacrimale.
In tutti questi casi è sempre raccomandato eseguire accurata visita medica per il riconoscimento della causa e relativa terapia.