Fuori.
Fuori da qui.
Fuori da questo tempo.
Bologna è lì, appena accennata, con quella specie di sapienza mal custodita a farle da cornice.
Ho scelto di non sentire rumori, ma soltanto musica.
Sono due settimane che vivo con la musica dei Nirvana nelle orecchie. A volte inverto le cuffie per scoprire la differenza fra L e R. Ammetto che non mi sono mai accorto di niente.
Kurt mi sta dicendo che ha trovato i suoi amici. Dice che si nascondevano nella sua testa.
Non sai quanto ti capisco, amico mio.
Aspetto che la voce inizi ad urlare e mi siedo in terra per evitare di cadere.
Il cemento è freddo e duro.
Chiudo gli occhi e penso ad una farfalla che si alza in volo all’interno di una stanza.
La poca luce lascia soltanto intravedere le sue forme e i colori meravigliosi.
Mi appoggio a lei per sognare ancora.
Ha ali robuste e mi sorregge senza alcuna fatica.
Poi si posa per permettermi di assaporare quell’attimo.
Da un angolo due occhi mi stanno fissando con una intensità che non avevo mai visto prima. Sembrano chiamarmi dicendomi che il tempo migliore deve ancora arrivare.
Mi sento strano, confuso, ma totalmente vivo e colmo di emozioni da divorare.
Rimango seduto lì, in terra, senza aprire gli occhi per non perdere quell’incredibile sensazione di me stesso.
Intorno sento la gente passare.
Sono abbastanza sicuro che mi stiano guardando.
Giudicando.
Ma loro non sanno della farfalla, dello sguardo, degli occhi, del tempo, delle parole che vorrei urlare.
Non conoscono il sottile rumore dell’attesa.
E, infine, l’incredibile ed assoluto sorriso che ho stampato in faccia.
Forza Kurt, alziamoci e copriamoci di fango, cospargiamoci di candeggina e diventiamo memoria.
Me l’hai gridato mille e mille volte…
… I'm worse at what I do best
And for this gift I feel blessed…
Fuori.
Fuori da qui.
Fuori da questo tempo.
Senti anche tu quelle ali battere senza sosta ?