Se la bimba esagera è bene che le sia spiegato il tutto o perlomeno che sia sgridata. Con i tuoi figli sarai tu ad insegnare quindi il problema non si presenta, se non che Alice impari che tutti i pargoli sono come il nipote... potresti premiarla con coccole e bocconcini ogni volta che lo sopporta e non reagisce?
Spero che tu stia scherzando. Il cane è un essere senziente, con una propria individualità; ognuno ha il proprio carattere che va rispettato. Ognuno ha le sue zone corporee « calde » e « fredde », quelle dove non gli piace essere toccato e quelle dove ama le carezze. E non è premiando il cane coi bocconcini per ogni volta che sopporta soprusi o si comporta come vuoi tu, che tu rispetti la sua individualità. È un concetto che faticano a capire i parenti di Maddalena ma anche tanti proprietari di cani.
Io non voglio ammaestrare il mio cane a comportarsi in modo lesivo della sua dignità di cane. Se voglio sviluppare la sua prosocialità, cerco di fargli fare esperienze piacevoli con le persone - alla nostra festa in famiglia Maebh era libera di andare e venire, anche di appartarsi; mio suocero la rimpinzava di bocconcini a mia insaputa e stava benissimo in mezzo ai nipotoni... ma non devo costringerlo a interagire in modo sbagliato con qualcuno che lo perseguita o che non sopporta.
Mettiamo che tu vada matta per i bignè. Ora, ti portano in camera tua un cuginetto di tre anni rompiscatole e ti costringono a stare con lui e a sopportare le sue angherie, e nel frattempo ti lanciano bignè per premiare la tua pazienza... Va bene così?
Un cane che è abituato a vivere in famiglia con bimbi piccoli fin da cucciolo avrà certe reazioni. Mia sorella si ricorda la nostra Lilli, una cockerina dolcissima che entrò in una casa con tre bambine di cinque, tre e due anni: si lasciava fare da noi qualunque cosa, era estremamente paziente. Alice e Maebh sono abituate a stare prevalentemente da sole con le loro « mamme »: non gli si può chiedere di sopportare le « coccole » delle persone che non vanno loro a genio o le intemperanze di bambini a loro sconosciuti.
C’è modo e modo. Dopo la festa, con mia sorella e Maebh abbiamo fatto in seguito una bella passeggiata, abbiamo giocato con la pallina e si è anche fatta coccolare da lei con tanti grattini sulla pancia, come le piace. È stata un’esperienza positiva. Ma so perfettamente che ci sono persone che si approcciano male e dalle quali non ama essere toccata. Quindi evito che le mettano le mani sulla testa, perché spesso le dà fastidio. Anche Maddalena fa bene a cercare di tutelare Alice, anche se i suoi non lo capiscono. La cultura cinofila si diffonde spiegando.