Qui abbiamo ragione tutti nel senso che quello chei voi avete scritto negli ultimi post per me è assolutamente condivisibile. Purtroppo la situazione è molto complessa. Sapete però cosa mi fa rabbia? Il fatto che sappiamo di essere ad alto rischio sismico da molto tempo, certo non da oggi o dal 2009, ma l'edilizia italiana pubblica e privata non ne ha tenuto conto. Eppure negli anni '80 i soldi giravano, eccome se giravano. Non c'era lo spettro dell'Europa, il pareggio di bilancio nella Costituzione o altre amenità. Quelli erano gli anni degli sprechi, delle baby pensioni...
Insomma, lasciamo perdere i monumenti storici ovviamente esclusi, ma le scuole, i palazzi anni '70 e così via? Il fatto che questa volta siano crollati borghi antichi cancella con un colpo di spugna L'Aquila? Ma come si può dimenticare la storia del nostro paese? Come si può chiudere gli occhi e godersi il tramonto? Questa cosa mi fa ancora più rabbia: sicuramente noi italiani siamo brava gente, però sopportiamo l'assenza della politica su problemi cruciali. Ripeto, quanti morti dobbiamo contare per avere la forza di pretendere da qualunque governo di qualunque colore un progetto serio su rischio sismico e idrogeologico?