E' strano, ascoltare una canzone dolce,
sentire le melodie struggenti della chitarra
e ritrovarsi proiettato indietro nel tempo,
a tanti anni fa, un'atmosfera buia e fumosa
di un garage da noi ragazzi trasformato in discoteca,
il buio rotto solo dalle luci pseudo psichedeliche
che sciabolavano intorno agli improvvisati ballerini,
un lento, il nostro lento e tu che ti stringevi a me,
aspiravo i tuoi capelli, percepivo il tuo odore fresco,
mi si accendevano mille fantasie e ti baciavo piano,
gli anni passano,son passati, ma tu per me sei sempre
quella ragazzina che stringevo e faceva batter forte il cuore.