Autore Topic: Standard, attitudine e "destinazione"  (Letto 14293 volte)

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Offline teppista11

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Standard, attitudine e "destinazione"
« il: 26 Febbraio 2016, 12:59:52 »
Mi aggancio ad una chiaccherata su Fb sull’eterna diatriba caccia sì-caccia no, meglio i fagiani o i riportelli, cani da lavoro o cani da “divano” e mi chiedo, nel momento in cui scegliamo una determinata razza fino a che punto siamo consapevoli e assecondiamo le specifiche attitudini richieste dallo standard?
E quanto invece è accettabile il compromesso che ci impone la propria coscienza, il proprio stile di vita, sempre e comunque nel rispetto del benessere del cane?
Il golden retriever è un cane da caccia, da riporto, non ci piove; molti di voi seguono con passione una determinata disciplina, che sia riporto, obedience, salvataggio mare/terra, agility.  Ma il golden è anche un cane “duttile”, facilmente addestrabile a qualsiasi attività, caratterialmente docile e “pacioccoso , e tanti altri, come me , lo hanno  scelto perché complessivamente compatibile con le proprie necessità quotidiane (cane attivo ma non irrefrenabile, docile con bimbi e altri animali domestici, con una determinata stazza/linea estetica, non territoriale ecc), insomma perché candidato ad essere un buon compagno di famiglia.
Vi chiedete mai quanto sia giusto privarli della loro predisposizione alla caccia, deviare le loro attitudini su attività che non siano prettamente il riporto, o ancora destinarli a “semplici cani di famiglia”?
Ho un cavallo frisone selezionato per la guerra e il dressage, un cavallo purosangue ideato per le corse negli ippodromi, un bovaro bernese destinato a guardare mucche e trainare carretti del latte, e nessuno di loro fa ciò per cui “espressamente” è nato, tantomeno ho intenzione di far ammazzare delle anatre per il gusto predatorio di golia (perché i dummies non regalano la stessa estasi del selvatico vero e proprio)…ma non mi sento di affermare che sono animali tenuti “contro natura”….oppure dovrei?? Dovrei sentirmi in colpa se trascino la bovara in lunghi trekking quando in realtà è una razza statica? Quando impedisco al golden di rincorrere gatti soffocando il suo istinto predatorio??
E’ giusto valutare una sorta di evoluzione nella scelta/destinazione di una razza o così facendo si minano le basi per cui quella stessa razza ha ragion d’essere??
E gli allevatori come dovrebbero porsi??  Prodigandosi per la selezione e il mantenimento dello standard di razza, dovrebbero esclusivamente assegnare i propri cuccioli a chi garantisce loro  la necessaria dose quotidiana di lavoro con selvaggina?? Dovrebbero davvero indirizzare le “famiglie comuni” a prendersi un bel bubo al canile??
Non è per far polemica, perché sono la prima a mettermi in discussione,  solo curiosità di sapere come la pensate!   ;D



Offline LaMaria

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Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #1 il: 26 Febbraio 2016, 13:02:44 »
Domanda molto molto interessante (sono appena tornata da una passeggiata con shopping in centro, con Maebh che se fosse stata libera avrebbe fatto un macello in piazza, a correre dietro ai piccioni!)
Se penso a come tanti cacciatori trattano i loro cani, relegandoli a stare sempre nei box tranne la domenica, meglio un Golden da salotto, però.

Offline Tiziana

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #2 il: 26 Febbraio 2016, 14:28:04 »
@Barbara, tu mi conosci bene e sai anche come la penso....


I cani sono animali "estremamente sociali", amano stare con noi, fare "cose" con noi, imparare con noi, giocare con noi, come vedi il tema ricorrente è NOI...


Personalmente non amo la caccia, non abbatterei mai un pennuto per il puro piacere MIO di far lavorare un mio cane con una preda viva...., e negli anni inutile dire che ho visto la gioia nel muso dei miei cani anche solo lavorando con un riportello, con un legnetto, con una palla, con una bottiglia vuota o il perizoma steso di Romi...insomma con qualcosa che potessero riportare DA ME...questo non lo chiamo snaturare ma semplicemente assecondare la dote innata del riporto...
Assolutamente nulla da dire con chi invece si diletta nel riporto con animali vivi...ma non fà per me e tantomeno per i miei cani che con le anatre del ruscello dietro casa o ci giocano e scappano :D


Io credo che la cosa importante sia appunto interagire con i nostri cani, per me l'esempio più lampante è il Malin di Attilio, l'educatore cinofilo che alcuni di voi hanno conosciuto, bene, un cane nato in un allevamento serissimo, che seleziona cani per la ricerca di esplosivi....ecco Deg non fà assolutamente questo, lavora in simbiosi con Attilio, è un cane pacificatore, un cane che lavora con i cani dei vari canili, un cane con un temperamento stupendo quando viene messo nel recinto con i cuccioli....un cane FELICE E INNAMORATO di Attilio...si può volere altro??? NO io non credo, alla base di tutto c'è la felicità dei nostri cani, e per questo non dobbiamo per forza crucciarci se non facciamo lavorare i nostri cani per quello che dovrebbe essere le loro attitudini...


Teniamo poi presente che le etichette come sempre hanno anche il loro retro....il Golden è un cane da riporto, da acqua...bene prova a dirlo ad alcuni dei miei....Yuma il riporto lo fà due volte, la terza ti guarda e il suo pensiero è "ascolta l'hai tirato e per due volte te l'ho riportato...adesso te lo vai a prendere tu"....Dyson prova a farlo entrare in acqua...bene ci riesci fino alla pancia...poi si và a sdraiare all'asciutto...
Poi ci sono anche quelli che fanno tutto e il contrario di tutto...ma per me la cosa importante è che siano felici...


Così come sono felici la zia Trudy e il fantastico Golia...


ps. Personalmente non affido i miei cuccioli ai cacciatori :P


Baciiiiiiiiiiii

Offline teppista11

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #3 il: 26 Febbraio 2016, 15:23:36 »
  Eh eh Tiziana mi hai fatto morì :biggrin:  ne conosco parecchi anche io di cani che di riporto e acqua non ne vogliono proprio sapere!!!  :P

Condivido in pieno tutto ciò che dici come 'proprietaria' e come 'allevatrice'  ma la mia curiosità andava un passo oltre, nel senso che il far felice il proprio cane e farlo stare CON NOI, dovrebbe essere condizione minima e indiscutibile per poter accogliere un peloso (qualsiasi peloso!!!) ma posso prendere un lagotto e non fargli cercar tartufi? Un terranova e non farlo nuotare?? Ecc ecc...
O, come mi è stato ipotizzato, probabilmente i miei cani sono felici sì, ma solo fino all' 80% ?!?  :-\



Online orsidanna

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #4 il: 26 Febbraio 2016, 15:28:18 »
sottoscrivo ogni parola di Tizi...

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Offline Aslan & April

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #5 il: 26 Febbraio 2016, 15:36:20 »
Comunque Barbara anch'io mi sono fatta tante volte questa domanda , soprattutto perché Aslan ha un forte istinto predatorio  , lui parte come un missile e non c'è richiamo che  tenga , ed io tendo sempre a frenarlo ! 

E mi chiedo sempre farò bene ?


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Offline PAMandCO

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #6 il: 26 Febbraio 2016, 16:39:01 »
Boh, secondo me dovremmo assecondare le loro "attitudini" nel limite delle nostre possibilità.
Con Aylin ho avuto vita facile. A lei il riporto a terra non piace. Quello in acqua un po' di più. Ma lei ha l'aria appagata anche con una semplice e rilassante passeggiata nel bosco. Basta stare insieme.
Con Dhaki ho capito cosa vuol dire un cane felice perché "lavora" (a me piace di più "gioca") con me. Ma io non ho la possibilità di farlo a tempo pieno. Come penso la maggior parte delle persone. Perché lavoriamo o perché magari abbiamo una famiglia che pur amando i cani non condivide al 100% la nostra passione.
E allora abbiamo cani infelici? O cani felici all'80%? Boh chi lo sa?
Se guardo i miei cani mi sembra che siano felici quando andiamo per boschi (anzi loro vanno per boschi e io sto lì ad aspettarli), quando facciamo gli esercizi al campo, ma anche quando siamo vicini sul divano e ci facciamo le coccole. E allora penso che forse noi umani ci facciamo troppe domande sulla felicità e ci godiamo poco le cose che ci fanno felici, anche solo per un istante.
e abbiamo tanto da imparare da loro....
Ciascuno ha il cane di cui ha bisogno.

Offline esso

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #7 il: 26 Febbraio 2016, 17:06:39 »
ho avuto modo di frequentare dei campi di educazione cinofila con Gilda, e mi son fatto un sacco di domande se lei in quel contesto fosse felice. ho capito che non le interessava un bel niente di stare la a lavorare o giocare li. di contro la porto in montagna piena, e lei di sua spontanea volontà prende qualcosa la porta da me e la vuole tirata, ma soltanto qualche volta poi la ritiro e va da tutt'altra parte come se non le interessasse più. quindi dico che dopo aver provato svariate attività che piacevano più a me che a lei, ho deciso di rispettarla per quello che è il suo modo di vivere la vita. ok mare le piace tanto, ma nella misura in cui vado pure io in acqua altrimenti sta fuori con me. benissimo le montagne o aperta campagna e per me è un cane felice, che sta bene in famiglia, ci capisce e si fa capire benissimo, e quando mi sveglio la mattina e  mi viene incontro ridendo, a me basta questo per capire che tutto è al suo posto. con Cloe è tutto diverso, lei deve lavorare, vuole riportare, e fare attività si fisica che mentale, e mi tocca ogni tanto di dover tornare al campo per farla sfogare, e parliamo di un meticcio. per le attività di caccia, non mi esprimo in quanto socio di gruppo venatorio, ed è triste quello che si vede.


Offline Tiziana

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #8 il: 26 Febbraio 2016, 17:30:47 »
Siamo tutti d'accordo vedo e questo mi rende felice...


IO sono convinta che NON ESISTE IL CANE DA.... esistono i cani con le loro peculiarità, le loro attitudini e il loro piacere...


Come possiamo sapere se i nostri cani sono felici...direi che guardarli è già una gran bella cosa...un cane sereno è quel cane se la dorme beato, se se vuole si mette pancia all'aria, che ci accoglie felice al nostro rientro ma che se lasciato da solo non và in ansia, è quel cane che sul divano accanto a noi si gode le nostre coccole ma che se andiamo per boschi o montagne o laghi o mare si diverte CON NOI...


Sono sinceramente convinta che un lagotto sia davvero felice anche se al posto dei tartufi si impegnerà a cercare i calzini del mal capitato proprietario, che il golden ci riporterà qualsiasi cosa possa prendere in bocca...o forse no...che una Bull Mastiff, (vedi Musa) se ne fregherà di essere nata come cane da guardia e per suo piacere farà le coccole a chiunque le capiti a tiro, perchè noi umani non le abbiamo imposto di vivere fuori e di stendere chiunque si permetta di entrare nel suo territorio, e vi assicuro che non ne patisce assolutamente....così come zia Trudy non mi sembra abbia patito o si sia intristita di non aver controllato mucche...per lei il suo gregge site Voi, la sua famiglia ed è felice quando siete tutti insieme...glielo si legge in "muso" e soprattutto dai suoi comportamenti....


Secondo me dobbiamo guardare i musi dei nostri cani, i loro comportamenti...e goderceli fino in fondo...


I cani con problemi comportamentali dovuti a stress da sbagliato approccio credetemi che si riconoscono, un cane che si lecca fino a farsi sanguinare è un cane stressato, un cane che abbaia forsennatamente a tutto e tutti è un cane stressato, un cane che se ne frega bellamente del rapporto con il suo umano è un cane stressato...e conoscendo i vostri cani direi che non ci sono di questi problemi....quindi direi che i vostri cani, e ci metto anche i miei, sono cani felici e sereni....


Per cui ragazzi facciamoci pure i complimenti, tutti noi abbiamo preso i nostri cani decidendo di farli vivere al meglio, come parte integrante della famiglia, cercando nei limiti della vita, di farli vivere DA CANI, che è la cosa che più esprime il nostro amore per loro....poi ci sarà chi li farà lavorare, chi li porterà per campi, chi se li coccolerà sul divano...ma tutti loro secondo me sono CANI FELICI!!!!




Offline chiccarose

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #9 il: 26 Febbraio 2016, 17:58:18 »
BRAVA!!!! 
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Offline LaMaria

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #10 il: 26 Febbraio 2016, 18:31:14 »
da me e  da Maebh cane felice!

Offline Tiziana

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #11 il: 26 Febbraio 2016, 20:53:13 »
@Barbara...credo di aver letto su fb quel post che parla di riporto....


Ok visto da chi arriva, visto che conosco il suo percorso...e viste tante altre cose che preferisco non scrivere....direi che possiamo tranquillamente passare oltre....


Questo ripeto, sempre senza aver niente da contestare a chi decide di lavorare con il proprio cane, ci mancherebbe altro, io stessa ammiro @Francipanci per quello che fà con i suoi Labrador....


TANTE COCCOLE AI NOSTRI CANI "DIVANOSI"...hei sia mai che finiamo all'Accademia della Crusca....ahahahahahahahah

Offline PAMandCO

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #12 il: 26 Febbraio 2016, 22:47:03 »
Poi Barbara su fb leggi tante di quelle c....te...
Persone che si fanno passare per quello che non sono, tutte miele e zucchero ma se le conosci...
Leggi frasi D'ammmmore che ti fanno venire il diabete
E con i cani poi...
Tutti campioni,tutti bravi, mai un problema....
La vita reale è  poi un'altra  cosa...
Per carità  chi può  "lavorare" (quanto mi da fastidio  questa parola) con i propri  cani e trasformare un hobby in qualcosa che ti da da vivere è  fortunato, chi lo può fare perché  non si deve preoccupare  di andare davvero  a lavorare lo è  ancora di più,  ma nessuno  si può  permettere  di dire se i cani altrui sono felici o no...
Ognuno  credo che faccia tutto quello che può  per rendere dignitosa la loro vita...

Ciascuno ha il cane di cui ha bisogno.

Offline Mauro•Aaron

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #13 il: 26 Febbraio 2016, 22:57:21 »

Ognuno  credo che faccia tutto quello che può  per rendere dignitosa la loro vita...

Proprio così





Aaron Barbara & Mauro

Offline Hélène & Ariel

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Re:Standard, attitudine e "destinazione"
« Risposta #14 il: 26 Febbraio 2016, 23:13:34 »
Anche io mi pongo la domanda. Ogni tanto Ariel mi fa un espressione da "tristolino". E allora mi chiedo "Faccio tutto per renderlo felice ?" Che poi vuol dire che se e' felice lui, lo sono anche io..
Poi quando lo porto ai campi dove può fare sfogo al suo istinto di cacciatore forsennato per almeno 1 h al giorno e io resto li sostanzialmente a controllare se arrivano guardie, vigili, se ci sono processionarie, se ci sono altri cani liberi che potrebbero attaccarlo, se ci sono esche avvelenate, se ci sono troppi rovi dove lui si va a cacciare e esce con un sacco di spine addosso, se non con tagli ad estremità di occhi o muso... allora mi dico, si ! Faccio di tutto per renderlo felice.
PS oggi ancor di più visto che sono stata in macelleria ho porzionato, tagliato e messo nel congelatore 5 kg di carne, visto che tra poco di inizia pure la casalinga. Ero a pezzi (io !!!).

 


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