Autore Topic: Riflessioni sulla displasia  (Letto 27042 volte)

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Offline kaffa

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #15 il: 07 Aprile 2011, 03:51:29 »
L'articolo è interessante, e molte cose possono essere condivisibili, mentre altre decisamente no...

Intanto una grossa parte delle cose che vengono dette si riferiscono alla situazione FRANCESE, che permette ad un club di razza di scegliere da chi far ufficializzare le letture, cosa assurda e delirante, visto che si presta a vari tipi di connivenza...
Non oso pensare cosa potrebbe accadere in Italia se le cose andassero così... se ne vedrebbero di cotte e di crude...
Per fortuna in Italia ci sono delle centrali (2) di lettura ufficiali, e l'unico modo di avere una lettura UFFICIALE è far leggere le proprie lastre da loro.
Qualunque altro tipo di lettura non viene ufficializzato, e lascia il tempo che trova.
In seconda battuta, in italia le lastre vanno effettuate secondo un rigido protocollo, che prevede obbligatoriamente la sedazione del cane, in quanto per poter effattuare la lettura deve esserci il completo rilassamento muscolare.
Dell'articolo, in particolare condivido i timori dell'allevatrice, riguardo al diffuso malcostume di tanti veterinari, che per ragioni facilmente intuibili consigliano vari tipi di intervento.
Sposo in pieno questa frase:
"Il NON intervento deve diventare la regola : se non ci sono segni evidenti e forti di dolore fisico del cane, e se questo dolore può essere ridotto con trattamenti medici, la chirurgia deve essere ( ripeto DEVE essere) l’ultima spiaggia"

In pratica, fino a che il cane è asintomatico, non vedo la necessitò di intervenire chirurgicamente.
Molto spesso cani anche gravemente displasici, sono asintomatici o quasi, e riescono a portare avanti una vita soddisfacente senza la necessitòdi interventi chirurgici.
Viceversa vi sono casi di displasia GRAVE, che sono invalidanti ed il cane non ha modo di condurre una vita normale, perchè ha dolori lancinanti che gli impediscono letteralmente di camminare, in tal caso, è evidente che la soluzione chirrgica, ed in particolare la protesi di anca, è l'unica soluzione percorribile.

NON SONO PER NULLA DACCORDO invece sulla inutilità delle lastre preventive.

Fino a prova contraria, al giorno d'oggi, queste sono l'unico mezzo diagnostico che abbiamo per sapere se il cucciolo sta crescendo bene o se si iniziano ad evidenziare dei problemi.
E non sto parlando di lassità muscolare, che a 6 mesi è la normalità, ma parlo di altri evidenti problemi, appiattimenti della testa del femore, acetaboli più o meno consumati, etc etc.
Questi sono dei forti campanelli di allarme che ci stanno dicendo che qualcosa non va...
Potrebbe trattarsi di un problema genetico, ma spesso si tratta solo di una gestione non ottimale del cucciolo.

Il fatto è che lastrando "solo" ad un anno, ci si limita a prendere atto del problema, senza ahimè avere più il modo di porci rimedio, menre a 5/6 mesi si è ancora in tempo a fare un sacco di cose per cercare di migliorare la situazione.

Se il cane non è stato gestito al meglio, ha fatto scale a capicollo, e gli è stato permesso di fare "di tutto e di più", possiamo cambiare il nostro modo di gestilo.
Se il cane è stato alimentato male, siamo in grado di cambiare la sua alimentazione
Se il cane è sovrappeso, siamo ancora in grado di farlo dimagrire e ridurre in tal modo il carico sulle sue articolazioni.
Se il cene non ha mai preso dei condroprotettori, siamo ancora in grado di somministrarli.
Siamo in grado di fargli fare del movimento adatto, magari portandolo a nuotare, in modo da rinforzare la massa muscolare in condizioni di scarico di peso.
Volendo possiamo anche tentare di fare delle cure, allopatiche o omeopatiche, a piacere, pur di cercare di migliorare la situazione....

Ma tutto questo solo a condizione di non mettere la testa sotto la sabbia e far finta che il problema non esista.

Quindi viva le preventive, che sono il nostro unico mezzo per sapere a che punto siamo quando siamo ancora a metà del percorso, con qualche possibilità di tentare di correggere la rotta....

Riguardo al fatto che a volte si può capitare nelle mani sbagliate, ed il veterinario cerca di approfittare del disorientamento del padrone, per convincerlo ad operare il cane... ebbene, è un altro discorso... Si tratta di scegliere il professionista giusto, e di fare selezione, cercando di fare terra briciata intorno agli incompetenti ed ai disonesti, che ci sono in tutte le professioni, senza però fare di tutta un erba un fascio.
I professionisti capaci, seri, deontologicamente corretti esistono, si tratta solo di informarsi e cercarli.

Una volta trovato il professionista giusto, poi, occorre FIDARSI di lui e farsi consigliare al meglio...
Allo stesso modo occorrerebbe fiducia nell'allevatore, che in base alla sua esperienza dovrebbe saper consigliare al meglio, ovviamente sempre che sia un ALLEVATORE...

Kaffa
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E io, con chi mi ritiene un idiota, preferirei non avere nulla a che fare.

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Offline Francesca*

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #16 il: 07 Aprile 2011, 08:44:37 »
se fare le preventive non serve allora non serve nemmeno fare il pap test, la mammografia, gli esami del sangue...tanto all fine si muore tutti, no?

 ;D
cmq c'è chi asserisce pure codeste cose (tra i medici degli umani) senza ironia  :girl_sigh:

Offline Gin

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #17 il: 07 Aprile 2011, 11:56:55 »
Allora...
leggendo questo articolo mi è venuta in mente intanto una discrepanza fra due linee di pensiero riguardo alla prevenzione della displasia che mi ha creato fin dall'inizio non poca confusione.

La nostra allevatrice Mari Mandelli ha sempre detto - e scritto sul contratto - che il cane fino al primo anno di vita va trattato con cautela... cercando di evitargli di fare  le scale fino a 6 mesi e anche più (che per noi è stato impossibile da seguire visto che a 4 mesi Holly pesava già parecchio e mio marito non riusciva più a portarla, quindi le facevamo fare le scale tenendola con il guinzaglio molto corto... ma le ha fatte) evitando salti, corse, pavimenti di piastrelle e marmo, giochi violenti ecc. Ora, non so come vivono i vostri cani, ma noi vivendo fra appartamento ed ufficio le piastrelle le abbiamo, eccome! Ed era impensabile ricoprire tutti i pavimenti con la moquette, anche se dei pezzi li abbiamo pure comprati per farla muovere in libertà.  ::)

Dall'altra parte, quando siamo stati a visitare l'allevamento Maciarot invece, parlando con la sig.ra Rosanna (grave perdita per il mondo canino friulano) emergeva tutta un'altra etica comportamentale. Il cane non è così delicato e può e deve fare le scale fin da subito. Tant'è che lei teneva i cuccioli in casa - abitando al primo piano - e per uscire gli faceva fare due rampe di scale piuttosto ripide.  :o

Quindi, ricapitolando...
C'è chi dice che la displasia è genetica e se è genetica le attenzioni di cui parla la mia allevatrice non hanno alcuna efficacia; mentre, se come dice la francese non lo è... allora bisogna stilare un vero e proprio protocollo di comportamento al fine di preservare la salute dei cuccioli.
Ma chi ha ragione?

Offline wendy

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #18 il: 07 Aprile 2011, 12:11:36 »
Si in effetti, ci sono varie ideologie.... Io preferisco prendere cmq atto di tutte le diverse scuole di pensiero, e alla fine applico la logica al buon senso, ossia per quello che so. L ossatura del cucciolo è ancora morbida, non ben fissata, e da questo desumo che scale e pavimenti vadano evitati, non in senso assoluto ma evitando di  fare forzature sui posteriori, agire con condroprotettori, male non fa,
Insomma attenzioni si ma senza esagerare,  e ovviamente il tutto é a scopo preventivo, e da qui le lastre tra i 5 e 6 mesi
Diciamo che  mi sembra la via migliore....

Offline Gin

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #19 il: 07 Aprile 2011, 12:15:33 »
Si in effetti, ci sono varie ideologie.... Io preferisco prendere cmq atto di tutte le diverse scuole di pensiero, e alla fine applico laogica al buon senso, ossia per quello che so. L ossatura del cucciolo è ancora morbida, non ben fissata, e da questo desumo che scale e pavimenti vadano evitati, non in senso assoluto ma tentando due fare forzature sui posteriori, agire con condroprotettori, male non fa,
Insomma attenzioni si ma senza esagerare,  e ovviamente il tutto é a scopo preventivo, e da qui le lastre tra i 5 e 6 mesi
Diciamo che  mi sembra la via migliore....

Ok, il buon senso  mi sta bene, ma come la mettiamo con lo sviluppo muscolare?
Mi spiego: se il cane fin da piccolo fa poco movimento e viene "contenuto", come farà il muscolo a sviluppare forza e tonicità per supportare il rapido accrescimento dello scheletro? Del resto diamo mangime sano e di qualità proprio per aiutare i muscoli nel loro lavoro...

Offline Vicky2010 (aggiornare e-mail)

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #20 il: 07 Aprile 2011, 12:16:31 »
Secondo me bisogna semplicemente come in tutte le cose trovare la giusta via di mezzo.

Sembrerà banale e scontato ,ma penso sia la cosa migliore da fare. Sentire si mille pareri e leggere mille cose, ma affidarsi anche un pò al buon senso e a quello che anche noi riteniamo giusto per il nostro cucciolo, non SOLO ESCLUSIVAMENTE a ciò che ci dicono gli altri.

Hai fatto un'esempio giustissimo: Che faccio cambio i pavimenti di casa? Dai ragazzi non esgeriamo. Io per esempio ho il laminato e la patatina scivola ovviamente, ma scivola solo se la faccio correre o giocare in casa. SOluzione: non la faccio correre e giocare in casa e le lascio solo giochi da masticare e non palline a cui correre dietro. Le scale si evitano > si fanno percorsi alternativi e quando non si possono evitare, la tengo vicina al guinzaglio  e le faccio fare tutto con molta calma.

Se no mi compro un soprammobile in cristallo al posto di un compagno di vita.

E te lo dice uno che è molto apprensivo e si caga addosso al minimo colpo di tosse che fa strano o simili, però riflettendoci a mente fredda, è sbagliato.

Offline kaffa

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #21 il: 07 Aprile 2011, 12:17:08 »
Ma chi ha ragione?

Entrambi.
La displasia ha una componente genetica, e lo provano innumerevoli studi, ed è fortemente influenzata dalla componente ambientale.
Questo vuol dire che:
Un cane geneticamente displasico, se non seguito adeguatamente rischia di essere un cane con gravi problemi di salute, tali da non garantirgli una qualità di vita soddisfacente, ed in questo caso, di fronte a forti dolori, la soluzione chirurgica resta una delle uniche alternative.
Lo stesso cane, però, se ben seguito, sopratutto nel primo anno di vita, alimentato correttamente, evitando per quanto possibile di stressare le sue articolazioni con giochi violenti, salti, scale fatte a capicollo, e quant'altro, ma sopratutto tenuto in linea, evitando il sovrappeso, che è micidiale per le articolazioni, potrebbe sviluppare una media displasia, in molti casi fortunatamente asintomatica, che con adeguati supporti gli permetterà di svolgere una vita normale senza conoscere il bisturi. Ovviamente non andrà riprodotto, ma potrà essere un ottimo compagno di vita senza avere o creare problemi.

Viceversa, un cane "non displasico" difficilmente potrà sviluppare una grave displasia, a meno di essere sottoposto a forti traumi, o essere molto in sovrappeso, e lasciato libero di ruzzolare e saltare su terreni impervi scale e quant'altro senza alcun controllo.
Anche in questo caso, un sano controllo alimentare e ambientale non otranno che migliorare il suo stato di salute.
Ovviamente un cane sano geneticamente e ben curato, non avrà alcun modo di svliluppare una displasia anche lieve...

Resta fermo il fatto che non essendo indovini, lunico modo per cercare di capire se ci sono problemi resta la lastra preventiva, fatta ad un età ragionevole, 5/6 mesi, in modo da potersi rendere conto della rotta che stiamo tenendo, e poter eventualmente correggerela in caso di bisogno.
Kaffa
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Offline Lorij

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #22 il: 07 Aprile 2011, 12:21:17 »
Allora...
leggendo questo articolo mi è venuta in mente intanto una discrepanza fra due linee di pensiero riguardo alla prevenzione della displasia che mi ha creato fin dall'inizio non poca confusione.

La nostra allevatrice Mari Mandelli ha sempre detto - e scritto sul contratto - che il cane fino al primo anno di vita va trattato con cautela... cercando di evitargli di fare  le scale fino a 6 mesi e anche più (che per noi è stato impossibile da seguire visto che a 4 mesi Holly pesava già parecchio e mio marito non riusciva più a portarla, quindi le facevamo fare le scale tenendola con il guinzaglio molto corto... ma le ha fatte) evitando salti, corse, pavimenti di piastrelle e marmo, giochi violenti ecc. Ora, non so come vivono i vostri cani, ma noi vivendo fra appartamento ed ufficio le piastrelle le abbiamo, eccome! Ed era impensabile ricoprire tutti i pavimenti con la moquette, anche se dei pezzi li abbiamo pure comprati per farla muovere in libertà.  ::)

Dall'altra parte, quando siamo stati a visitare l'allevamento Maciarot invece, parlando con la sig.ra Rosanna (grave perdita per il mondo canino friulano) emergeva tutta un'altra etica comportamentale. Il cane non è così delicato e può e deve fare le scale fin da subito. Tant'è che lei teneva i cuccioli in casa - abitando al primo piano - e per uscire gli faceva fare due rampe di scale piuttosto ripide.  :o

Quindi, ricapitolando...
C'è chi dice che la displasia è genetica e se è genetica le attenzioni di cui parla la mia allevatrice non hanno alcuna efficacia; mentre, se come dice la francese non lo è... allora bisogna stilare un vero e proprio protocollo di comportamento al fine di preservare la salute dei cuccioli.
Ma chi ha ragione?

Forse un vero studio clinico su un campione consistente non è mai stato fatto e sono state solo valutate delle statistiche in base alle iscrizioni al pedigree. Come asserisce l'allevatrice  nell'articolo, la prevenzione della displasia tenendo sotto controllo le linee di sangue ha dato scarsi miglioramenti sulla casistica. Questo lo scrive lei, ma chi lo sa?
Io sono più propenso a dar retta ad un'esperienza trentennale di allevamento che a un vet di ambulatorio che lavora per il profitto. Ma c'è da dire che Valhalla non ha più lastrato cani, quindi? Siamo al punto di prima.

D'altro canto nella medicina umana è pieno di questi casi. Quasi tutti i medicinali hanno solo una probabilità bassa di funzionare su malattie croniche.
Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu!


Offline wendy

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #23 il: 07 Aprile 2011, 12:21:48 »
Io mi preoccuperei dell'aspetto muscolare la dove le preventive fossero non buone, perchè a quel punto il muscolo aiuta a sostenere il peso.
Diciamo che mi fa più gioco svuppare i muscoli quando ho una preventiva in mano

Offline kaffa

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #24 il: 07 Aprile 2011, 12:37:26 »
Ok, il buon senso  mi sta bene, ma come la mettiamo con lo sviluppo muscolare?
Mi spiego: se il cane fin da piccolo fa poco movimento e viene "contenuto", come farà il muscolo a sviluppare forza e tonicità per supportare il rapido accrescimento dello scheletro? Del resto diamo mangime sano e di qualità proprio per aiutare i muscoli nel loro lavoro...

GIN, guarda che nessuno dice di chiudere il cane in una scatola imbottita di bambagia e di lasciarcelo per un anno!
I muscoli si formano ugualmente, facendo la giusta quantità di moto.
Il cucciolo non ha la testa per ragionare su cosa è bene e cosa e male, ed ha addosso un energia tale che quando tende a sfogarla rischia di esagerare e farsi del male.

Rapportiamo la cosa a quello che succede in umana...
Un cane di un anno è rapportabile ad un uomo di 14 anni.
Quanti sport puoi iniziare a fare con bambini di età inferiore ai 10 anni?
Ci sono sport che sono Tabu, ed altri che possono essere essere svolti tranquillamente...
Il nuoto va sempre bene, se non si esagera, a qualunque età...
ma manderesti un bambino di 8 anni a giocare a calcio con dei ragazzini ai 15? Credo di no, perchè lo sfascerebbero in men che non si dica!
Ci sono sport più o meno violenti, ed alcuni di questi non sono adatti a bambini prima dei 12 anni...

Tornando ai cani....
l'attività fisica, è sempre ben accetta, purchè non si eageri... camminate, corse anche sfrenate, purchè su un prato IN PIANO e SENZA BUCHE O SALTI, e non su asfalto o cemento, etc etc..
Il nuoto... è OTTIMO, sempre  senza esagerare, le scale... se fatte al quinzaglio e sotto controllo, non sono poi questo dramma, diverso è lasciare il cucciolo libero che fa i gradini 3 a 3...
in pratica... CI VUOLE BUONSENSO.... come per tutto...



Kaffa
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Offline joy

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #25 il: 07 Aprile 2011, 14:09:27 »
se si può fare un paragone con i cuccioli umani, posso dirvi che per loro, fino ai 10 anni circa - a seconda dell'effettivo sviluppo muscolo-scheletrico - è TABù qualunque tipo di movimento che sviluppi troppo le capacità condizionali (forza, velocità, resistenza..), un pò sì....ma troppo no visto che la forma del corpo non assomiglia ancora lontanamente a quella da adulto e si rischia di sviluppare i muscoli sbagliati....credo che anke per i cani possa valere una cosa del genere visto che anke loro cominciano ad avere una forma + adulta verso l'anno d'età....
quelle che invece, in umano, si devono incentivare molto di + prima dei 10 anni sono le capacità coordinative:
-  capacità di orientamento spazio temporale;
-  capacità di reazione;
-  capacità di trasformazione del movimento;
-  capacità di differenzazione;
-  capacità di equilibrio;
-  capacità di combinazione dei movimenti;
-  capacità di ritmizzazione.

....si possono tradurre in giochi d'attivazione mentale in canino?

scusate magari ho scritto una marea di  mi :spam: ate ...però leggendo riflettevo su questa cosa...
Arianna

Offline wendy

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #26 il: 07 Aprile 2011, 14:25:05 »
AHAHHAHHAH JOY ti leggerei anche se scrivessi la divina commedia al contrario  ;D

Offline orsidanna

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #27 il: 07 Aprile 2011, 14:38:24 »
AHAHHAHHAH JOY ti leggerei anche se scrivessi la divina commedia al contrario  ;D

quotissimo !!!!

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Offline Tiziana

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #28 il: 07 Aprile 2011, 16:35:48 »
No Ary non hai scritto un mare di ca....te anzi, hai tradotto in canino quello che succede in umana....

ci sono milioni di modi per far giocare ed interagire un cucciolo, che non siano corse sfrenate o salti da scavezzacollo...i giochi d'attivazione mentale appunto.

E questo non vuol dire che il cucciolo debba stare chiuso 24 ore in gabbia, assolutamente no, và solo e semplicemente aiutato a crescere nel modo giusto.....

COME SEMPRE IL BUON SENSO LA VINCE!!!!

Ma il controllo radiografico ai 5/6 mesi è IMPORTANTISSIMO.

Ma.....tutti noi che stiamo scrivendo e leggendo....mettiamo il caso che qualcuno di voi andasse in francia da questa allevatrice o da un'altra o perchè no da una italiana, che alla richiesta "i genitori sono sani" ottenesse come risposta "io non lastro i miei cani....."come reagirebbe?????

E' assolutamente vero che non si riproducono "anche" ma cani.....ma sapere se i due esemplari che sto andando a riprodurre hanno una percentuale alta o meno di passare qualche problema credo sia corretto nei confronti di chi chiede notizie su quei cuccioli......che poi nemmeno questo dia la totale certezza che i cuccioli cresceranno sani è verissimo......ma la palla di cristallo purtroppo ancora non ci è stata regalata da nessuno....

Offline Belver

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Re: Riflessioni sulla displasia
« Risposta #29 il: 07 Aprile 2011, 20:31:26 »
Noi abbiamo portato fuori Leo, al parco senza guinzaglio da quando aveva 80 giorni. Questo vuol dire che si faceva le sue zampettate, i suoi giochi...crescendo le sue corse e le lotte con gli altri cani...ma mai piu' di 20/30 minuti per volta e sempre sull'erba in piano...quano era il momento di tornare a casa LO PRENDEVAMO IN BRACCIO e lo portavamo a casa cosi'...fino ai 4 mesi e anche quando pesava 16/20 Kg...in questo modo eravamo sicuri che potesse usare tutte le energie che gli erano consentite per giocare e socializzare. Si faceva le sue lotte con gli altri cani ma sempre sotto la nostra supervisione.
In casa abbiam omesso un grande tappeto e i 4 scalini che separano lascensore dal pianerottolo ha iniziato a farli a 6 mesi (28 KG). Infatti anche oggi non ama particolarmente le scale e si eccita da pazzi a farle!  ;D

Alle preventive e' risultato perfetto...il miglior cane che la vet - lettrice celemasche che vede decine di lastre al giorno - avesse visto negli ultimi 5 anni, parole sue. Ci voleva particamente obbligare a farlo riprodurre per il bene della razza...

Da quel momento consapevoli che non avremmo probabilmente mai avuto un cane che soffre...abbiamo mollato le redini....salti, corse, scivoltate, lotte con i pitbull...alle definitive le anche sono risultate A/B ufficializzate poi in B e i gomiti sempre 0.

Questo significa che la displasia e' veramente multifattoriale...avessimo mantenuto un regime piu' rigido sarebbe risultato sicuramente A...ma abbiamo preferito il suo benessere psicofisico ovviamente...

 


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